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Le pagelle di Beppe – Serie A, 14^ giornata

di Giuseppe Enrico Battaglia

La 14^ giornata ha regalato emozioni, sorprese, e sketch che farebbero la felicità della Gialappa’s dei bei tempi. Per questo motivo, questa settimana avremo anche svariate bocciature, ma prima di essere accusato di fare troppi spoiler preferisco passare ai fatti. Ecco anche per questa settimana le pagelle della serie A:

Kakhaber Kaladze voto 4,5: in sei minuti di panico e follia commette un fallo più stupido dell’altro, procacciandosi un’espulsione che sarebbe stata in piedi anche solo con il secondo fallaccio. La trebbiatrice georgiana lascia in 10 la sua squadra in un momento delicato contro una delle squadre più in forma del campionato, dimostrando da una parte uno straordinario agonismo, ma dall’altra un’incredibile mancanza di senso tattico. La qual cosa, per un difensore oltre i 30 anni, è una lacuna abbastanza grave. SCONSIDERATO

Mauro Zarate voto 3: è curioso vederlo festeggiare in maniera più che malcelata, come se le disgrazie dell’Internazionale fossero da imputare solo allo sfortunato Pazzini. Inutile in campo, e dannoso per lo spogliatoio, quello che a fine estate era stato caldeggiato come il colpo dell’estate nerazzurra si sta rivelando un acquisto stile vecchia Inter. Che poi no nvadano a lamentarsi da Guido Rossi se non vincono più nulla, AMARCORD

Damiano Ferronetti voto 5: fa una partita ordinata e pulita come da istruzioni del mister, fino a quando non perde la testa. Se già investire su Milito al giorno d’oggi sarebbe un suicidio, investire Milito quando veste la casacca degli avversari rischia di produrre effetti ancor più deleteri, e lo salva solo la clemenza del fato. CARRARMATO

Ezequiel Lavezzi voto 7: nel momento d’oro del Napoli, lo zampino più significativo ce lo mette lui. Porta in vantaggio i partenopei, e ogni sua discesa è causa scatenante di attacchi di panico per la retroguardia leccese, ed esondazioni goderecce per la tifoseria napoletana.Fintanto che continuerà così, sarà lui il leader del Napoli, PRIMADONNA

Marco Rossi voto 4: con un arbitro capace di farsi rispettare, il sopracitato Rossi sarebbe tornato sotto la doccia ben prima della fine del primo tempo. Visto che invece gli si lascia spazio per agire, stende a turno Pepe, Vidal, Chiellini, Marchisio, Matri e Quagliarella senza soluzione di continuità, riservandosi il colpo da maestro (da rosso diretto, peraltro) per bagnare col sangue la cinquecentesima presenza in bianconero di Del Piero. Non pago, sullo scadere dei 90 minuti rischia pure di lanciare a rete Eder, MACELLAIO PAZZO

Alessandro Matri voto 4,5: non ci vuole molto per capire che, forse, è il caso di fargli tirare un po’ il fiato. Non riesce a fare i movimenti che gli chiede Conte, costringendo Vucinic e Pepe a stringere troppo e cambiando, di fatto, la costruzione della manovra dei bianconeri. Una giornata no gliela si può anche perdonare, CHIUSO PER FERIE

Francesco Antonioli voto 7-: elemento chiave del gioco del Cesena, da lui passano praticamente tutti i palloni della partita di Torino. Gioca bene fin quando l’arbitro decide di fargli espiare colpe che non gli spettano con un’espulsione, sacrificandolo per togliere i peccati del mondo. AGNELLO DI DIO

Claudio Marchisio voto 7: al minuto 72 si mette la parrucca della Britney dei bei tempi, e insacca causando l’implosione dello Juventus Stadium sulle note di “Oops I did it again”. Quando la Juventus soffre, è sempre lui a decidere le sorti dell’incontro, e sempre sul finale. E d’altronde, i cosiddetti “carichi” non li si può giocare a metà partita. ASSO DI BRISCOLA

Stevan Jovetic voto 8: si esibisce in un one man show degno di ogni plauso, battendo la Roma praticamente da solo. Lascia la Roma in 9 causando le espulsioni di Juan e Gago, e a più riprese semina il panico in area giallorossa con discese e sassate dalla distanza. Vale il prezzo del biglietto, SPETTACOLO

Jean François Gillet voto 7,5: la sua parata su Larrondo vale un 7% buono della quota punti per la salvezza, e non è dunque sbagliato dire che è stato più che determinante, fondamentale. I riflessi lo portano dove i comuni mortali non potrebbero arrivare, SPECCHIO

Alessandro Diamanti voto 7: l’uomo più pericoloso del Bologna è sempre lui, e l’assist di tacco con cui lancia a rete Di Vaio è tanto efficace, quanto coreografico, ponendosi perfettamente in mezzo a due filosofie di gioco tra cui non sono mai corsi sentimenti positivi. STRISCIA DI GAZA

Victor Ibarbo voto 7-: prima seduce Cossu e si fa invitare a nozze, salvo poi mollarlo sull’altare gettando in faccia ad Andujar la palla del vantaggio, poi fa tutto da solo, diventa verde, distrugge qualche centinaio di nemici e si dirige verso la porta mettendo a cuccia tutta la difesa etnea. All’anagrafe fa Bruce Banner, ma pobabilmente senza passaporto falso non lo farebbero giocare, INCREDIBILE HULK

Samir Ujkani voto 4,5: la sua difesa è un colabrodo, e se la colpa può essere attribuita ad un allenatore (Tesser) che no nriesce a studiare bene i movimenti degl’avversari, è indubbio che anche la mancanza di comunicazione fra compagni di reparto faccia il suo. Memorabile l’uscita che gli consente di portare a casa un bottino di quattro libellule e due farfalle, lasciando Biava libero di siglare il vantaggio biancoceleste. CREDITO ESAURITO

2 pensieri riguardo “Le pagelle di Beppe – Serie A, 14^ giornata

  • Francesco

    Vorrei aggiungere altri tre nomi:

    NOCERINO voto 7: da acquisto low cost dell’ultima ora a perno fondamentale del centrocampo del Milan. Il suo compito è quello di correre e recuperare palloni, ma nell’anticipo del venerdì contro il Genoa fa di più: si inserisce innumerevoli volte in area genoana creando importanti occasioni da gol, peraltro, trovandone uno nel finale.
    All’inizio della stagione ci si aspettava senz’altro molto meno da quello che è diventato il vicecapocannoniere dei Campioni d’Italia. MOTORINO INESAURIBILE

    ROBINHO voto 4: da un campione come lui, titolare della prestigiosa nazionale brasiliana, ci si aspettano assist, gol e performance formidabili. E invece? Così come nell’incontro contro il Barcellona sbaglia un gol facile facile, davanti ad una porta spalancata. Le probabilità di sbagliare erano una su un milione, lui ci è riuscito, vanificando un assist formidabile di Aquilani (che non a caso si dispera sferrando pugni sul terreno di gioco). INADEGUATO

    DOVERI (arbitro di Juventus-Cesena)voto -1: non espelle Rossi in occasione della scarpata a Del Piero e conferma la sua inettitudine nell’occasione del raddoppio juventino: in una normalissima azione d’attacco della Juve Giaccherini finisce addosso ad Antonioli che è in uscita sul pallone. Un arbitro competente avrebbe lasciato proseguire con una rimessa dal fondo o al limite, se si vuole esagerare, avrebbe fischiato fallo di carica sul portiere di Giaccherini. Ma invece no, il buon Doveri di Roma fischia un inesistente rigore alla Juve e non contento espelle l’incolpevole Antonioli, spegnendo le residue speranze di rimonta del Cesena. BECERO INCAPACE

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    • Giuseppe Enrico Battaglia

      Mi sembrava quasi superfluo esprimermi sul Milan per questa settimana: è una macchina che, pur con qualche ingranaggio che fa i capricci, gira veramente molto bene (mi ricorda la Juventus pre-calciopoli), e fare la pagella a Ibra piuttosto che a Nocerino mi sarebbe sembrato sminuente nei confronti dei loro compagni.
      Per ciò che concerne l’arbitro di Juventus-Cesena, a me piace parlare di giocatori e di calcio giocato. Certo è che serviva un arbitro di polso, e Doveri si è dimostrato totalmente inadeguato alla circostanza, come spero ia risaltato da alcune delle pagelle di questa settimana.

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