Sport

Le pagelle della Serie A – 35^ Giornata

di Giuseppe Enrico Battaglia (@OhErri)

Nella serata di domenica, un tale che ho casualmente trovato su Twitter, si diceva sicuro di due cose: lo Scudetto alla Juventus e l’immortalità di Andreotti.
Per la sua seconda sicurezza non smetterò mai di sorridere pensando al tempismo con cui ce ne ha resi partecipi, ma veniamo alla prima notizia.

La Juventus è Campione d’Italia. 29? 31? Ovviamente si è scatenato un dibattito per niente costruttivo che si è risolto con tutte le parti in causa rimaste sulle loro posizioni e “con te non gioco più ecco!”
Da più parti si è sentito dire che questo Scudetto sia stato, per la Juventus, più facile da conquistare di quello dell’anno scorso. Qui storco il naso: la gente dimentica.
Quando è iniziata la stagione, sulla panchina bianconera sedeva un tale Massimo Carrera, seguito poi da Angelo Alessio e, solo a metà dicembre, è arrivato lui: l’uomo che “non poteva non sapere”.
Senza allenatore e per quattro mesi, con la pressione di doversi ripetere, questa squadra ha tirato fuori un’annata condotta magistralmente, fermata soltanto dalla squadra attualmente più forte in Europa, quel Bayern Monaco che si giocherà la finale di Wembley contro la gioventù rampante del Borussia Dortmund.

Se lì in vetta c’è dunque motivo di festeggiare, la situazione nei bassifondi è ancora avvincente e incerta.
Il Pescara saluta ufficialmente il massimo campionato. Gli abruzzesi non mancheranno a molti, eccezion fatta per Bjarnason e Weiss.
Il Siena, immeritatamente, è ad un passo dai saluti. Un grosso peccato per una squadra che avrebbe strameritato di rimanere in massima serie.
Tra Palermo e Genoa alla fine vinceranno i secondi: da una parte c’è la gioia di vedere Zamparini e Aronica in serie B, dall’altra c’è un Genoa che continuando così non durerà ancora a lungo in questo campionato. Dopo un paio d’anni di sofferenze, Preziosi continua a fare della squadra ciò che gli pare senza darle continuità alcuna, e il suo Genoa è solo Frey e Borriello. Con buona pace di chi vede questa squadra sprecata per una simile posizione.

Se siete arrivati fino a questo punto, meritate di svagarvi un po’ dopo le troppe chiacchierette serie scritte qui sopra; ecco a voi le pagelle dunque.

 

 

Miroslav Klose voto 10: al tavolo verde i suoi occhi di ghiaccio osservano attoniti le grosse puntate degli avversari, poi al river cala un pokerissimo che lascia in mutande avversari (per la disperazione) e tifosi (per la gioia). PAMELAZO

 

 

 

 

 

Edinson Cavani voto 9: stendere l’Inter è di moda, di questi tempi, e lui vuole sempre essere all’ultimo grido. Con la scusa coglie l’occasione per fare 101 con la maglia del Napoli. Nei prossimi giorni previsto un summit con Crudelia Demon. FASHION VICTIM

 

 

Paul Pogba voto 8 alla stagione: lui vorrebbe un impiego stagionale come irrigatore, ma si sa che c’è crisi. Decide quindi di mostrare ad Aronica quanto sarebbe benefico per il suo giardino, l’arbitro travisa e lo manda negli spogliatoi. INCOMPRESO (e Aronica è inspiegabilmente rimasto in campo fino alla fine, di nuovo)

Marco Borriello voto 7: come il numero di sfitinzie che avrà sicuramente rimorchiato dopo i due eurogol al Pescara. ESTETA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *