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Le pagelle della Serie A – 31^ giornata

di Giuseppe Enrico Battaglia

 

Colpi di scena, ribaltoni e personaggi redivivi. Per chi ha poco tempo consigliamo la visione di una puntata a caso di “Beautiful”. Ma se avete tempo date un occhio anche al campionato, raramente così appassionante, tanto che fanno capolino anche voti “estremi”, come avrete modo di vedere. ma è inutile spoilerarvi cose che potrete vedere proseguendo nella lettura: eccovi dunque le pagelle della trentunesima giornata.

Philippe Mexes voto 3 di incoraggiamento: la sua ennesima cappella stagioale costa il primato al Milan e un’ulcera gastrointestinale ai tifosi più sfegatati. Per dare sicurezza a un reparto bisognerebbe evitare certe boutade, e lui non riesce proprio ad evitare di andare a farfalle almeno una volta a partita, ma i complottisti credono che sia una mossa per rilanciare il brand dei Pokémon in Italia. PIGLIAMOSCHE

 

Carvalho de Oliveira Amauri voto 7: gioca poco e sconvolge la classifica. Nel giorno decisivo per la sua squadra lui resuscità un giorno prima di Gesù Cristo, rovinando la festa a quest’ultimo: le copertine del giorno dopo erano tutte per lui, la speranza è che questo non sia stato il proverbiale fuoco di paglia. LAZZARO

 

Maxi Lopez voto 6,5: si sbatte e si rende pericoloso con ogni mezzo e da ogni posizione. Non trova la porta e per sfortuna e per abilità di Boruc, ma la sua è una prestazione che andrebbe ben oltre il 6,5, ma è macchiata da una simulazione in area che darà il vantaggio su rigore ai rossoneri (conto dei torti arbitrali pareggiato dalla rete in fuorigioco di Jovetic). TUFFATORE

 

Luis Muriel voto 9: il Lecce è chiamato a vincere per giocarsi le ultime chances di salvezza, e ci pensa il giovane colombiano a caricarsi sulle spalle la squadra. Irride la difesa capitolina a più riprese andando ad infilare due goal che gridano all’unisono che il Lecce c’è, e se la giocherà fino all’ultima giornata. DURO A MORIRE

 

Gabriel Heinze voto 1: questo è il voto che si dà a chi fa scena muta nelle interrogazioni, e questo è il voto che si merita il responsabile di 3 dei 4 goal incassati da una squadra che lotta per l’ingresso in Champions League. Supera ogni apice quando, sul raddoppio dei pugliesi, invece di marcare il rapace Di Michele si mette le mani nei capelli, probabilmente aspettando una non meglio specificata provvidenza divina. DISASTRO TOTALE

 

Alessandro Matri voto 6,5: gioca poco e gioca bene, facendo il lavoro sporco per la squadra. Se l’assist per Quagliarella portasse la firma di un certo signor Ibrahimovic, a quest’ora si starebbe gridando al genio indiscusso e indiscutibile, ma essendo stato eseguito dal più modesto Matri poco importa. La saggezza popolare vuole però che le grandi imprese partano “dal basso”, e per la Juventus anche il suo contributo diventa un diamante grezzo. CLASSE OPERAIA

 

Morgan De Sanctis voto 4: la sveglia gli s’inceppa sul più bello, e nelle battute iniziali del match si fa letteralmente uccellare con un errore che non si vede nemmeno nei campetti di periferia.

Un errore così, se compiuto a fine partita e con un vantaggio di qualche goal farebbe pure sorridere, ma all’inizio di una partita così importante non può che pregiudicarne l’andamento. BUCATO


Stefano Mauri voto 10: più che il giocatore, per una volta si va a valutare il gesto tecnico dello stesso. Non solo Mauri porta in vantaggio la lazio nello spareggio Champions contro il Napoli, ma lo fa con un gesto tecnico che lo ascrive all’olimpo in cui vengono idolatrati dei grandi del passato quali Boninsegna e Parola. Oltre ad essere impossibile, sarebbe anche stato un dispiacere se una simile rovesciata non fosse culminata in un’esplosione di festa sugli spalti. HAPPY ENDING

 

Goran Pandev voto 7,5: finché rimane in campo il Napoli è lui. Non si fa timori reverenziali contro la sua ex squadra, e firma la rete del momentaneo pareggio, oltre a procacciarsi un rigore inspiegabilmente ignorato dalla quaterna arbitrale. Si arrende sol oquando viene richiamato in panchina, e la sua squadra perde ogni pericolosità là davanti. ANIMA

 

5 pensieri riguardo “Le pagelle della Serie A – 31^ giornata

  • Francesco

    Non credo che Maxi Lopez abbia simulato, è semplicemente scivolato; l’arbitro ha visto solo la parte finale e lui non è certo andato a raccontargli la vera dinamica dell’azione.
    Il gol di Jovetic (probabilmente) era regolare, c’era Abate in fondo che lo teneva in gioco. La compensazione semmai è arrivata col rigore su Cassano non dato nel finale. Giusto così e Juve meritatamente in testa (ma mi piacerebbe vedere un Milan con lo stesso numero di indisponibili dei Bianconeri, cioè zero).

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    • Giuseppe Enrico Battaglia

      Mah oddio si è lasciato cadere abbastanza platealmente, troppo per essere semplicemente uno scivolone. Ad ogni modo lo svarione è stato compensato dal goal di Jovetic che, si, era in offside millimetrico (Abate ha sminchiato come al solito il fuorigioco, ma era comunque più avanti al momento del passaggio).
      Gli infortuni secondo me dipendono molto anche dal tipo di preparazione: bravo dunque l’allenatore che riesce a far rendere al massimo i suoi uomini senza sovraccaricarli.

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      • Francesco

        Se leggo la formazione che probabilmente scenderà in campo stasera mi vengono i brividi…
        Abbiati
        De Sciglio, Nesta, Yepes, Zambrotta
        Gattuso, Seedorf, Nocerino
        Muntari
        Ibrahimovic, Robinho
        Speriamo di riuscirla almeno a pareggiare…

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  • Giuseppe Enrico Battaglia

    Altro che brividi: era ora!
    De Sciglio è un ragazzo promettente, e se non commette gli stessi errori tattici di Abate (di cui ho sempre apprezzato il sacrificio, ma la cui intelligenza tattica è ben al di sotto dello zero) può essere importante per la squadra in prospettiva futura.
    Yepes, a mio parere, da più sicurezze di quel morto di Mexes.

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    • Francesco Iacona

      E’ un ragazzo promettente, ma per una partita così delicata potrebbe non essere all’altezza. E poi Yepes, Zambrotta, Gattuso e Seedorf sono ormai degli ex giocatori, Nesta è lì lì per diventarlo e Muntari un giocatore non lo è mai stato.
      Speriamo che Ibra riesca a salvarci il culo come al solito e che Abbiati raggiunga i livelli di santità necessari per non subire gol.

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