Sport

Le pagelle della serie A, 21^ Giornata.

di Giuseppe Enrico Battaglia

Tra neve, partite rimandate e pagelle mai uscite, il campionato sta conoscendo una fase in cui i diritti tv potrebbero finalmente essere mandati a quel paese, e in cui si sta valutando che forse la Juventus non ha poi fatto male a costruirsi un impianto di proprietà all’avanguardia.

Il maltempo ha messo in evidenza problematiche legate al nostro movimento calcistico da TROPPO tempo e a cui, forse, si inizierà a pensare di porre rimedio.

Nella speranza che ciò accada, smetto di smacchiare i giaguari e passo a cose più serie: le pagelle.

 

Diego Milito voto 10: dargli di meno sarebbe malafede. Non sbaglia nulla, mette nel sacco quattro palloni e lascia a Sneijder un appuntamento galante a tu per tu con Viviano. La neve non gli impedisce dunque di dare spettacolo, e di mostrare prepotente la propria rinascita dopo le ultime, difficili stagioni. FENICE

 

 

Fabrizio Miccoli voto 9: all’attivo ha tre reti e un assist, e non possiamo fare a meno di pensare che “se si chiamasse Miccolinho i top club starebbero già bussando alla porta”. Lui, destro, segna due goal con due sinistri a incrociare sul secondo palo di rara efficacia; e sempre lui, alto un metro e un pacchetto di Cipster, segna di testa la rete del momentaneo 3 a 3. Perché i grandi interpreti di qualunque disciplina hanno il loro repertorio di mosse preferite, ma non per questo disdegnano l’improvvisazione. OSCAR


Maarten Stekelenburg voto 5-: indubbiamente la difesa ci mette del suo, ma un portiere che si prende quattro reti, di cui una sul proprio palo facendosi scattare una foto dal missile diretto in rete, ha pure qualche responsabilità. Non è chiaramente al top della forma e non riesce nemmanco a coordinare decentemente le mosse dei suoi là dietro. Dov’è finito il portiere finalista nell’ultimo campionato del mondo? SMARRITO

Christian Abbiati voto 6 di stima: la sua partita ordinata meriterebbe anche qualcosa in più, ma per quanto velenoso, il tiro di Hernanes era uno di quelli proverbialmente definiti “latte e merda”, passatemi l’espressione, dal contado. Per questa ragione andare oltre al sei specificando che è di stima sarebbe premiare oltremisura un atleta che, indubbiamente, può fare di più. OFFUSCATO

Tommaso Rocchi voto 7: più che la rete, cercata e trovata grazie ad un mirabile senso della posizione, si distingue per l’assist al retrogusto di limone duro fornito a Hernanes: un autentico gioiello come raramente se ne vedono. ORAFO

Antonio Di Natale voto 7,5: manco fosse il frontman di una rock band, quando gira bene a lui gira bene a tutta la squadra. Le sue scorribande causano più di un grattacapo alla retroguardia leccese, a cui infligge il colpo del ko depositando con un tiro a giro il goal della vittoria, rinnovando il duello con Ibrahimovic per il titolo di capocannoniere del campionato. STARSergio Pellissier voto 6,5: quando un attaccante non segna per un tot di tempo, l’idea che il parallelepipedo reticolato comunemente definito “goal” sia solo un’illusione ottica o un’invenzione del sistema per vendere pacchetti e abbonamenti satellitari si fa prepotentemente strada nella sua testa. Ma il pilastro del Chievo non demorde, e dopo un sombrero magistralmente bello e tamarro colpisce ancora, depositando il pallone alle spalle di Ujkani. IMPERO


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