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Le pagelle della Serie A – 17^ Giornata

di Giuseppe Enrico Battaglia

 

Mattia Destro voto 7,5: chi era scettico riguardo alle dichiarazioni di Mezzaroma, ds del Siena, che volevano tre quarti di serie A interessata a questo gioiello, ha trovato risposta nella prestazione maior sfoderata contro la Lazio. Fa piangere Stankevicius e ruba la merenda a Biava come il peggior ragazzaccio di periferia, facendo piangere le aquile e ridimensionandone le aspettative. BULLO

Diego Milito voto 8: due goal e un assist sono un grandissimo modo di iniziare l’anno. Se sul primo ha il classico guizzo da rapace, sul secondo fa un’incursione da spellarsi le mani per gli applausi. Se continuerà così, la fine del mondo ipotizzata per il 21 dicembre diverrebbe meno inverosimile. AVVISAGLIA

Antonio Mirante voto 4: quando in 90 minuti ti chini 5 volte a raccogliere il pallone dal sacco, di riffa o di raffa qualche colpa ce l’hai. La sua, in particolare, è quella di non riuscire a dare ordine alla propria retroguardia e di rimanere a guardare il siluro scagliato da Alvarez, confidando che la divina provvidenza lo spinga sopra la traversa. Perché va bene la religione, ma ogni tanto non sarebbe male metterci il guantone, come il contratto prevede. DEVOTO

Zlatan Ibrahimovic voto 8: fa ammattire la difesa dell’Atalanta a più riprese: il rigore è innescato da un suo assist, e agli onori della cronaca balzano pure una triangolazione tutta samba e allegria con Robinho e l’assist che regala lo 0-2 al Milan e a Boateng. Dove c’è lui c’è il panico, TERRORISTA

Andrea Pirlo voto 4+: la retroguardia del Lecce gli lascia libertà d’azione per i primi 20 minuti, e lui decide di giocare in slow motion per tutto il match perdendo diversi palloni e causando svariati grattacapi alla retroguardia bianconera. LEZIOSO

Juan Cuadrado voto 7+: costringe Chiellini all’alcol test a più riprese, regalando spettacolo agli spettatori del Lecce, e brividi freddi a quelli della Juventus. La mancanza di lucidità dimostrata sottoporta la si deve anche al fatto che ha macinato più chilometri di un treno merci internazionale. PENDOLINO

Stefano Sorrentino voto 6,5: senza di lui, i goal della Roma sarebbero tranquillamente molti di più. Osa sfidare diverse leggi della fisica, e capitola solo di fronte a due rigori. Sul primo, curiosamente, rimane paralizzato dallo sguardo sottozero di Totti Texas Ranger, che lo fredda senza pietà. FERMO IMMAGINE

Riccardo Montolivo voto 7: per andare allo stadio si deve pagare un biglietto, e, indipendentemente da settore e prezzo, possiamo dire al di là di ogni dubbio che il gesto con cui impacchetta il secondo goal della Fiorentina valga tutti i soldi spesi per andare allo stadio. SPETTACOLO

Franco Damian Vasquez voto 4,5: sulla sua coscienza grava come un macigno la clamorosa palla goal divorata davanti a De Sanctis. Per il resto della partita si fa vedere poco e male, e non essendo fatto di vodka e gin questo fatto non gioca certo a suo favore. INVISIBILE

Edinson Cavani voto 7: si sbatte per la squadra procacciando e smistando palloni, ma il tesoro vero arriva quando la conchiglia si schiude. E’ infatti al minuto 54 che l’idolo partenopeo, tramite pressione del tasto R1, infila sotto l’incrocio del secondo palo una perla a giro su cui sarebbe inumano anche solo tentare di opporre resistenza. IMPLACABILE

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