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L’arte dello scrivere – La trama [1a puntata]

di Andrea Gobbato

 

Ndd. Inizia oggi una nuova rubrica, dedicata agli aspiranti scrittori, con i consigli del nostro raccontista, derivanti da letture, ma soprattutto dalla sua esperienza nell’ambito della scrittura creativa. Divisa in sezioni tematiche, la rubrica è una occasione per approfondire e confrontarsi sugli elementi che interessano a coloro che vogliono fare della scrittura il loro percorso di vita.

Da poco si è conclusa con grande successo la Sesta Edizione del concorso letterario “Inchiostro a volontà”; più di 120 aspiranti scrittori hanno inviato i propri racconti, cercando di aggiudicarsi la posta in palio ( i racconti vincitori verranno poi pubblicati sul numero di Inchiostro di gennaio).

Io stesso ho partecipato a diversi concorsi letterari e sto cercando (ahimé) di ritagliarmi un posticino nel panorama editoriale. Vorrei così condividere con voi quello che ho imparato sulla scrittura in questi anni, sperando magari di poter essere d’aiuto a chi per la prima volta vuole provare a cimentarsi con carta e penna.

Stephen King, nel saggio sulla scrittura creativa intitolato On Writing, afferma che ogni scrittore dovrebbe avere «la propria cassetta degli utensili con tutti gli attrezzi  necessari per mettersi all’opera». È proprio ciò che voglio trattare in questo articolo e in quelli che lo seguiranno, di quali sono i punti per scrivere una storia in grado di catturare l’attenzione del lettore.

La prima cosa di cui parleremo è la trama. Come un albero cresce da un seme, anche il vostro racconto (o il vostro romanzo, se avete tempo e passione da investirci) si svilupperà attorno alla trama che avete pensato, all’idea che avete avuto. Per molti scrittori alle prime armi si tratta di uno scoglio arduo da superare: spesso temono di non avere abbastanza fantasia e fanno fatica a trovare l’ispirazione per le proprie storie.

Lasciate che vi sveli un segreto: non dovete aspettare che l’idea per un racconto vi colga come un fulmine a ciel sereno, perché rischierete di aspettare in eterno e di sprecare tempo prezioso che potreste invece investire nell’affinare la vostra abilità nello scrivere. Siete voi che dovete andare a cercare l’ispirazione.

Non sempre bisogna spingersi con l’immaginazione chissà dove per abbozzare una trama: uscite e fatevi una passeggiata, oppure leggete un giornale o pensate alla vostra vita, alle vostre esperienze; vi renderete conto che il mondo è ricco di centinaia di storie da narrare, basta saperle stare a sentire. Le idee per una trama vi circondano, sta a voi essere capaci di coglierle come un frutto maturo.

Una volta deciso che cosa si vuole raccontare, si passa alla fase più gratificante e, allo stesso tempo, più scoraggiante: scrivere. Non buttatevi giù di morale, nessuno ha scritto un capolavoro al primo colpo (benché alcuni lo pensino). Se le prime pagine della vostra creazione vi deludono o non ricevono l’apprezzamento che speravate, non demordete: ricominciate semplicemente da capo, mettete da parte l’orgoglio e tenete bene a mente che le critiche servono a farvi crescere. Imparare a scrivere è come imparare a suonare la chitarra, bisogna metterci impegno e dedizione e soprattutto fare molta pratica.

Ora passiamo agli aspetti più tecnici. La trama si sviluppa suddividendola in tre parti:

–         inizio: in questa prima parte vengono presentati i personaggi, le ambientazioni e le situazioni che faranno da sfondo al racconto;

–         sviluppo: qui è dove la narrazione entra nel vivo. Ora è dove dovete dare il meglio di voi, perché è qui che “succede qualcosa”: il protagonista si ritrova a dover affrontare una situazione di conflitto, a cercare di superare un ostacolo. I conflitti in una storia sono necessari, servono ad aumentarne il climax e a tenere il lettore col fiato sospeso, a fare in modo che si appassioni;

–         conclusione: la conclusione è dove la storia si risolve, dove il protagonista supera (o non supera) l’ostacolo che gli si era presentato davanti. Ricordate che non sempre ci deve essere un lieto fine: nella vita reale purtroppo le cose non sempre vanno come si vorrebbe. La vostra abilità di scrittori sta anche nel riuscire a lasciare al lettore qualcosa nonostante un finale negativo.

 

Infine vorrei darvi un piccolo consiglio: almeno per le prime volte, cercate di raccontare qualcosa che conoscete bene. È vero che la fantasia umana non conosce confini, ma all’inizio sarebbe meglio cercare di muovervi in un campo dove non rischiate di inciampare. Certo, potreste benissimo partire scrivendo un giallo giuridico ma credo che, a meno che non conosciate alla perfezione il modo di operare di un magistrato o di un avvocato, la vostra storia risulterà lacunosa e poco credibile.

Inoltre, se non avete mai scritto sarebbe bene iniziare con dei racconti brevi, in modo da farvi un po’ le ossa; quando avrete fatto sufficiente esperienza e vi sentirete pronti, potrete anche iniziare a pensare a qualcosa di più impegnativo come un racconto lungo o addirittura un romanzo.

Con questo si conclude la prima parte del nostro viaggio alla scoperta dell’arte dello scrivere, sperando che leggerla vi abbia fatto piacere come a me lo ha fatto scriverla. Vi do appuntamento alla settimana prossima, dove si parlerà dei personaggi.

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