“La vita è un mazzo di fiori rossi.” Renoir a Pavia

di Irene Brusa

Nelle Scuderie del Castello Visconteo c’è un angolo di Provenza, pronta ad  accogliere i visitatori fino al 16 dicembre 2012. Pierre-Auguste Renoir ne è il protagonista, con alcuni tra i suoi dipinti e disegni pieni di luce.

Visitare una mostra è difficile, vuol dire abbandonarsi  all’osservazione dei colori. È questione di pazienza e umiltà. Sono condizioni essenziali, per accedere a Renoir.

“Life is a red flower bouquet”, disse. La vita che muta, e cambiò anche per il pittore quando decise di uscire dall’atelier per dipingere en plein air.

Renoir apprezzava la setosità della pelle, una grana “con una buona circolazione”. La mostra conferma quest’attenzione offrendo alcuni tra i suoi capolavori più noti, quali Jeune femme au chapeau noir  (Fanciulla con cappello nero) o Les baigneuses (Le bagnanti) e ancora La loge.

La retrospettiva riesce ad incuriosire con particolarità, come Tête de chien,  ed alcune opere presenti per la prima volta in Italia.

Pierre-Auguste fu un uomo che come pochi altri seppe infondere la “joie de vivre” nel suo lavoro, sempre appassionato e alla ricerca dell’equilibrio di luci e ombre. Lungo il percorso curato da Philippe Cros si arriva a uno spazio interattivo dove la campagna estiva rivive, con i suoi colori e i suoni.

La tela dal titolo La cueillette des fleurs, oggi alla National Gallery of Art di Washington, è vibrante di un’emozione ancora viva, la vita dei fiori, della passione che non muore.

 

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