BirdmenTeatro

La scuola delle scimmie: il fanatismo ieri e oggi

Cosa lega un caldo e torrido mese di luglio del 1925 nello stato americano del Tennessee, a un’estate altrettanto rovente nella periferia di una città italiana del 2015? La paura di chi è diverso perché ha e vuole mostrare una visione del mondo differente, in particolare dal resto della comunità in cui vive. La paura è infatti alla base del fanatismo religioso, tema principale della rappresentazione teatrale.

Nel Tennessee degli anni Venti il professore di biologia John Scopes si macchia del reato di aver insegnato nella sua scuola la teoria dell’evoluzione di Darwin, violando la legge dello stato. A distanza di novanta anni un professore italiano di scienze naturali, che vuole aprire le menti dei suoi studenti alla conoscenza delle religioni, studiandone la loro evoluzione, è costretto a fare i conti con la chiusura mentale di una preside, che vede la scuola in chiave meccanicistica; il fanatismo sembra assediarlo: addirittura suo fratello è diventato un foreign fighter. Né Scopes né il professore italiano si lasciano scoraggiare dall’ostilità della realtà che li circonda: nonostante amici e famigliari non sempre si rivelino dalla loro parte, non abbandonano le proprie idee e convinzioni, certi che l’ignoranza e la chiusura mentale possano essere sconfitte, attraverso la condivisione della conoscenza. Sia in Tennessee sia in Italia la situazione sembra precipitare, diventando sempre più soffocante. Per fortuna è in arrivo un temporale: forse la pioggia riuscirà a risvegliare le menti e le coscienze dei personaggi, ottenebrate dal caldo e dal fanatismo religioso.

La scuola delle scimmie, di Bruno Fornasari, con Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Luigi Aquilino, Sara Bertelà, Silvia Lorenzo, Giancarlo Previati e Irene Urciuoli, punta a far riflettere, non senza una componente ironica con punte di comicità, sul tema del fondamentalismo religioso: cambiano epoche e luoghi ma l’ignoranza e l’oscurantismo sono sempre presenti.  L’azione teatrale è caratterizzata da continui salti temporali tra il 1925 e il 2015, resi dalla sapiente e dinamica regia dello stesso Fornasari. Gli attori si muovono liberamente nello spazio scenico, con movimenti e gesti spontanei, carichi di energia. Il pubblico si trova immerso nell’azione teatrale: rimanendo seduto in platea, si ritrova catapultato nella lezione dei due professori, che scendono dal palcoscenico, rompendo la quarta parete. Gli abili attori del cast riescono a coniugare la drammaticità degli accesi scontri verbali tra i personaggi, con l’ironia di alcuni dialoghi.   Scuola 2
La scenografia, smontata e ricomposta, scena dopo scena, quasi plasmata dagli attori stessi, risulta essenziale ma pregnante e mette in relazione le due vicende: la parete della cella in cui è rinchiuso Scopes durante il processo, viene trasformata, a sipario aperto, nella facciata del bar gestito dall’ironico zio del professore italiano; così come l’albero sotto cui Scopes e Mary, la ragazza da lui amata, si incontrano per parlare, diventa un albero del cortile della scuola italiana. Anche le luci e la musica, fattori di poesia scenica, contribuiscono a creare continuità. Filo conduttore tra le due epoche storiche, sono i movimenti meccanici ripetuti ritmicamente dagli attori che indossano una maschera da scimmia: compaiono spesso nel salto temporale e, annullando la propria identità attraverso la maschera, evidenziano come alcuni comportamenti umani finiscano per ripetersi uguali nel tempo. La scuola delle scimmie costringe lo spettatore a fare i conti con l’attualità, portandolo a un confronto tra i fanatismi e gli estremismi che interessano diversi luoghi, epoche e realtà, e destinati sempre a sfociare nella violenza. L’unica speranza è rappresentata da chi, come il professore, crede nella forza della conoscenza, nonostante sia sempre ostacolata.

La scuola delle scimmie è in scena al Teatro Filodrammatici di Milano dal 25 gennaio all’11 febbraio 2018. Ricordiamo che per gli studenti dell’Università di Pavia è riservato uno sconto speciale sul biglietto d’ingresso. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito: http://www.teatrofilodrammatici.eu/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *