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La Professoressa Candura risponde alle proteste del 22 ottobre 2018

Con riferimento all’articolo apparso il giorno 22 ottobre 2018, sulla pagina web del nostro giornale, pubblichiamo la seguente comunicazione, pervenutaci dalla signora Anna Rosa Candura, professore associato presso il dipartimento studi umanistici – sezione di scienze storiche e geografiche dell’Università di Pavia.

“- Desidero precisare che, in occasione della manifestazione studentesca (non autorizzata), la sottoscritta era presente, in compagnia di un altro collega; la nostra presenza (e disponibilità) non è riferita nell’articolo a firma “Redazione Online”.
– L’accesso agli atti, contrariamente a quanto sostenuto dal signor Federico Melchionna è stato concesso per ben due volte (a breve distanza di tempo); il verbale “dell’ostensione” (di cui gli studenti erano a conoscenza nel momento della manifestazione) dimostra, anzi, come la sottoscritta abbia agito nel pieno rispetto delle regole e della deontologia.
– La carriera e i verbali degli esami svolti dal 2001 (anno della presa di servizio) ad oggi dimostrano incontrovertibilmente la professionalità e la competenza della sottoscritta, che mai, prima di questa sgradevole situazione, aveva avuto problemi inerenti il proprio insegnamento.
-I dati relativi alla percentuale di superamento degli esami da parte degli studenti, dimostrano che non si tratta di un esame “impossibile”, purche’ affrontato con il dovuto impegno e la necessaria preparazione.
– Gli studenti intervistati dal vostro giornale sanno perfettamente come la compilazione dei bandi di tutorato non sia di competenza della sottoscritta (bensì di un collega incaricato, come facilmente si può riscontrare sull’apposita pagina web di Ateneo); pertanto non comprendo quali negligenze mi si possano imputare.
Sperando di aver chiarito definitivamente la mia posizione, invito gli studenti ad un confronto diretto, posto che non ho mai negato ad alcuno un colloquio anche fuori dei miei orari di ricevimento.
Colgo, infine, l’occasione per ribadire la mia integrita’ morale e professionale e per informarvi che non tollerero’ piu’ comportamenti diffamatori diretti alla mia persona.

In fede,

Anna Rosa Candura”

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