La pazienza ha un limite…Pazienza no

Questo era uno dei motti di Andrea Pazienza, artista geniale e dal talento unico, scomparso esattamente 20 anni fa, il 16 giugno 1988, a soli trentadue anni.
Delle circostanze relative alla sua morte (mai chiarite), come della sua arte, si è detto praticamente di tutto.
Ora, che la sua fine sia stata simile a quella di “Pompeo” o a quella del protagonista de “Il segno di una resa invincibile”, poco importa.
Ciò che ancora conta è la sua arte, ed i suoi capolavori: da “Pentothal” a “Zanardi”, sino alle strisce di “Pertini” e appunto al tragico “Pompeo”.
Il modo migliore per ricordarlo è (ri)prendere in mano le sue opere.
< title=”pazsamurai.gif”>
Spero che ora riposi dove prospera la vite e l’inverno è alquanto mite…
“Spero che ora riposi dove prospera la vite e l’inverno è alquanto mite…”
… quindi non è a Pavia!
Onore al Paz, il più grande…
” Mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa“.