Scienza

La mensa della mente

di Daniele Pane Mantione e Valentina Montagna

 

Che mondo sarebbe senza…biblioteca? Nell’ambiente universitario la biblioteca non viene intesa solo come servizio di prestito e consultazione di libri, ma anche come spazio per studiare, confrontarsi, riunirsi, utilizzare i PC e accedere al web.
L’assenza della biblioteca comporta una serie di disavventure che ultimamente hanno coinvolto da vicino il dipartimento di chimica: quest’anno la sezione di chimica è aperta soltanto due mattine a settimana mentre, nello scorso anno accademico, rimaneva aperta tutta la settimana (mattina e pomeriggio). A questo proposito, siamo andati a parlare con la direttrice della biblioteca, la dottoressa Bendiscioli.
Le nostre domande erano dirette a capire come mai la biblioteca di chimica (che è parte della biblioteca delle scienze, comprendente le sezioni di chimica, fisica e farmacia) sia l’unica ad avere un orario così limitato rispetto alle altre due che, invece, sono aperte tutti i giorni anche il pomeriggio.
La Direttrice spiega che, per tenere aperta una biblioteca tutto il giorno, sono necessarie almeno due persone e che loro non hanno più a disposizione personale sufficiente. Nonostante abbiano già inoltrato richiesta all’amministrazione universitaria per un’ulteriore persona, questa richiesta non è ancora stata soddisfatta a causa della generale contrazione di personale. Da qui l’obbligo a “tirare la cinghia”. La scelta di tagliare, difficile ma indispensabile, è ricaduta su chimica per motivi legati al minor bacino di utenza, flusso di persone e orari di chiusura del dipartimento.
Verrebbe spontaneo confrontare l’orario della biblioteca di farmacia (aperta fino alle 19) con l’orario di chimica; in realtà pesa molto il fatto che la biblioteca di farmacia possieda un ingresso esterno che le permette di essere indipendente dall’orario di chiusura del dipartimento, di solito non oltre le 17.
La direttrice, inoltre, ha fatto presente che, qualora qualche studente necessitasse di un libro o una rivista risiedenti a chimica, potrebbe richiederla in una delle altre sedi: in tal caso, verrebbe accompagnato per la consultazione oppure gli si renderebbe disponibile il materiale il giorno successivo. In ogni caso, nonostante la buona volontà e la disponibilità del personale della biblioteca, il disagio si sente e toglie spazi e risorse di cui studenti e docenti hanno bisogno per poter apprendere, fare ricerca e rifugiarsi in un luogo dove la cultura è di casa.

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