Attualità

La coscienza della montagna

 

di Giovanni Cervi Ciboldi

 

Ferrero non sprechi fiato: non è stata la polizia. E’ stato un atto volontario e ponderato: non solo quello di arrampicarsi su un traliccio, ma anche quello di “sfuggire ai controlli” e “farla sotto il naso ai poliziotti”. Così come ponderate sono le sassaiole, i roghi, il cacciavite alla gola della giornalista di Mediaset e l’assalto alle troupe del Corriere e di H24.
Hanno scelto. Così come ha scelto la politica, italiana ed europea, che sulla TAV ha deciso da tempo e non può tornare indietro, nonostante relitti ideologici e demagoghi vari siano pronti a legittimare ancora le violenze.
E’ già stato abbastanza specificato che non tutti sono violenti, si sono già fatti tutti i distinguo del caso. Ora basta, dal momento che i primi a non avversare i violenti sono proprio i manifestanti. Abbattute le distinzioni, allora, appoggiare questo tipo di protesta ora significa anche fiancheggiare i facinorosi. Instaurare un dialogo ora significherebbe ammettere che con la violenza è possibile raggiungere un qualche risultato. Per questo lo stato non lo farà, e per questo dovrebbero essere gli stessi manifestanti a sbarazzarsi dei delinquenti.
Non è affatto una guerra civile. Non se uno dei due attori è il popolo italiano. Perché gli “sbirri”, o “pecorelle”, sono rappresentanti di uno stato democratico, e dall’altra parte sta una retroguardia di deficienti, addestrati in piccole Robbiano, che fanno tutto il possibile per trasformarsi in criminali. In democrazia, chi assalta lo stato si chiama proprio così, criminale, trasgressore della legge.
Il quale, solitamente, va in galera, anche se spesso siamo costretti a subirci la retorica di chi spalleggia dei miserabili che sfottono i poliziotti, pronti a trasformarli, alla prima manganellata, in delinquenti, trasformando al contempo in martiri chi appicca incendi, tira sassi e blocca strade.
No, non sono martiri. Volete celebrarli? Celebrateli come vittime. Vittime di se stessi, vittime di chi li ha chiamati eroi, di chi ha promosso una strada sbagliata per opporsi a una decisione statale, di chi stimola atti violenti, di chi non condanna la guerriglia. Di chi, con l’oscurantismo ideologico e la disinformazione, li ha portati alla guerra.
Perché poi gli Abbà cadono dai tralicci. E sulla coscienza dovrà pure averceli qualcuno.

 

124 pensieri riguardo “La coscienza della montagna

  • Prima insultano e provocano i poliziotti, poi si lamentano se questi non intervengono quando rimangono feriti per le loro stesse azioni.
    Prima bloccano le strade, poi si lamentano se le ambulanze arrivano in ritardo.
    Bah…

    • Francesco

      Sacrosante parole

    • marco gallucci

      prima di cosa? perchè vedi l’ordine cronologico degli eventi è importante, o reputi che 20 anni di contestazione si riducono alle giornate in cui le fortissime tensioni (di cui evidentemente non conoscete le ragioni) portano alle violenze. Il prima si riferisce ai 19 anni in cui la determinazione valsusina è riuscita a resistere mantenendo un profilo non violento, o si riferisce al prima delle cariche quando ormai migliaia di poliziotti in tenuta antisommossa si preparano a scatenare la guerriglia?

      “dovete comunque cercare di isolare i violenti!”
      “S’, ci proviamo, abbiamo anche fatto delle barricate … ma loro hanno manganelli, lacrimogeni ed idranti, non è facile!”

  • Francesco

    “In democrazia, chi assalta lo stato si chiama proprio così, criminale, trasgressore della legge”.
    Io li chiamerei anche TERRORISTI e da tali dovrebbero essere trattati.

    • marco gallucci

      A me non sembra che in val susa si assaltino i comuni, i palazzi di potere o commissariati di polizia, non c’è un assalto allo stato. A me pare che lo stato abbia invaso militarmente un territorio non consenziente … questo non credo faccia parte della democrazia, poi dipende cosa si intenda per essa!

  • marco gallucci

    spegnete la televisione e ripulitevi il cervello. Non avete espresso nessuna opinione sulla vicenda tav, ma solo sparato fuori una serie di banalità che in questi giorni rigurgitano i media mainstream. Al di là dell’irrispettosità verso una protesta determinata e non violenta che rischia di costare la vita per l’arroganza e l’incuranza delle FDO, avette appiattito una vasta argomentazione su una dicotomia buoni cattivi (un tempo associata ai violenti/non violenti, oggi addirittura basta essere no tav per essere “il male”)dimostrando di non conoscere nulla di una lotta ultra 20ennale, ne tantomeno di esserne interessati(e smentitemi se avete il coraggio). Ma ormai è diventato un “caso” quindi un “bravo giornalista” non può esimersi dall’esprimere la propria opinione, per quanto essa sia pressochè inesistente e totalmente avulsa dalla realtà, e allora via con una serie di giudizi ed insulti sparati totalmente a caso, senza dare nessuna informazione utile al lettore, ma solo rigurgitando tanta rabbia ingiustificabile data l’ignoranza dell’argomento in questione.

    • Francesco Ringressi

      parole sante! condivido tutto. uno dei peggior articoli “sulla” tav di sempre

  • Emmanuela (Emme)

    Ma “và in galera” è una licenza giornalistica?

  • Andrea (Endriu)

    E avete ancora il coraggio di chiamarvi giornalisti e pretendere dall’università 8000 euro per scrivere le opinioni no nargomentate di un signor nessuno? Ha ragione su una cosa: siamo delle vittime, vittime dell’idiozia di certa gente che giudica senza sapere, parla senza informarsi e agisce per il proprio tornaconto.

  • studente valsusino

    Questo articolo è vergognoso e scritto da qualcuno che sicuramente non ha letto molto sull’argomento…se non gli editoriali di repubblica io della stampa.
    Vedere che gli studenti universitari, che dovrebbero essere informati (perchè ne hanno i mezzi) non hanno nemmeno la decenza di non scrivere su argomenti a loro ignoti senza informarsi…è sintomo di una bassezza culturale e intellettuale.
    Se questo giornale è finanziato dall’università ora presenterò un esposto affinché evitino di dargli i miei soldi,..

    D’altronde oggi vanno di moda gli opinionisti che parlano di tutto senza sapere nulla di niente….l’importante è dire la propria e fingere di essere degli intellettuali per farsi belli con le amiche no?

    • Francesco

      Sono anche io un redattore di questo giornale (anche se, forse, ancora per non molto, causa impegni lavorativi).
      Innanzi tutto, vorrei precisare una cosa: ogni articolo è scritto a titolo personale dell’autore (il quale si assume la responsabilità di ciò che scrive) e non necessariamente rispecchia il pensiero di tutti i redattori. La nostra redazione è molto ampia; è formata da tante persone che hanno idee differenti, per questo si cerca di dare la possibilità a ogni membro di esprimere la propria opinione, senza censure (come giusto che sia).

      Sul “grandissimi coglioni” personalmente non mi offendo, ognuno è liberissimo di avere la sua opinioni nei nostri confronti, positiva o negativa che sia. Mi infastidisce solo che ci sono persone che si sentono in diritto di offendere altri solo perché la pensano diversamente da loro…
      Certo sarebbe auspicabile un confronto un pochino più pacato, che tu stesso hai invocato poco prima di scrivere la parola “coglioni”.
      Un confronto a quattrochi? Sarebbe interessante! Venire in Valle? Aspetterei tempi migliori, in questo periodo la Val di Susa non mi sembra uno dei posti più tranquilli e sicuri… Puoi venire tu (ti accoglieremo a braccia aperte) o, nel mentre che aspettiamo che i lanciapietre incappucciati si diano una calmata, puoi anticiparci tu qualcosa del pensiero dei valligiani. Però mi piacerebbe ascoltare anche il pensiero dei valligiani che la pensano diversamente da te, di quelli che alla Tav sono favorevoli o comunque neutrali (e ce ne sono! Infatti, stando a quanto letto nei mezzi di comunicazione sono la stramaggioranza).

      • Andrea (Endriu)

        Perché dovresti sentire i valligiani neutrali? non gli importa per definizione.

        • Francesco

          Vorrei sentirli per chiedergli perchè assumono questa posizione, perchè non gli importa.
          Sono d’accordo su una cosa: bisogna informarsi e documentarsi. Ora come ora noi possiamo farlo soltanto tramite i media: leggiamo gli articoli e le interviste, ascoltiamo i servizi alla tv e ci facciamo un’opinione.
          Non nascondo che sarebbe interessante realizzare una piccola inchiesta andando di persona nei luoghi interessati raccogliendo opinioni e testimonianze di ogni corrente di pensiero a riguardo.

          • Andrea (Endriu)

            Perfettamente concorde, ma se chi c’è stato torna con una certa opinione ci sarà un motivo, no? Forse puoi dire che è questione di gente che incontri là ma mi sembra un po’ riduttivo.

          • Francesco

            Vero. Non posso (mai) escludere di poter cambiare idea (sarebbe da stupidi).
            Magari se andassi in Val di Susa tornerei con opinioni diverse (cosa non automatica ma neanche impossibile); sta di fatto che per ora il mio pensiero è fermo (l’ho esposto qualche post più sotto).

      • marco gallucci

        che l’articolo abbia una responsabilità personale è ovvio e giusto, che gli editori non decidano una linea editoriale o perlomeno non discutano sull’opportunità o meno di un articolo è opinabile, ma tutto sommato accettabile.

        Tra l’altro ogni singolo post che pubblicate trasuda tanta, troppa ignoranza , con una sfilza di luoghi comuni bestiali, che non possono che risultare offensivi (non gli analizzo perchè viene il voltastomaco).

        • Giovanni Cervi Ciboldi

          La frase che citi non l’ho detta io. Io ho una pila di documenti, interviste, piani, progetti sulla mia scrivania che riguardano la tav. E sulla tav sono molto documentato, quindi qui toppi.
          Il resto si commenta da solo.

  • Emmanuela (Emme)

    Sono tornata. Vorrei una definizione di “democrazia” da parte di Giovanni Cervi Ciboldi, per favore.

  • a cervibò! accetta il mio consiglio: appendi la stilografica al chiodo. i giornali lautamente finanziati da costruttori interessati al tav hanno le redazioni già piene di sputasentenze senza formazione. non atteggiarti a loro imitatore e ricorda che alla fin fine tu scrivi per “inchiostro”. piuttosto, pensa a un bell’editoriale sulla fine delle mezze stagioni o a un pensierino sul tuo compagno di banco. sono esercizi di scrittura molto interessanti, letti i quali gli studenti o la maestra non riterranno doveroso reputarti l’ennesimo eccentrico arrivista wannabe-giornalista che dispensa saggezza alla plebaglia dall’alto delle colonne della “velina del rettorato” mentre sorseggia brandy dopo una battuta di caccia.

  • Giovanni Cervi Ciboldi

    Siete licenziati come esegeti del mio articolo.

    Ps.
    Faccio presente che io la TAV la tratto da anni e sono talmente poco informato che, pila di dati alla mano, ho contestato i comuni pensieri pro TAV. Ognuno ha la sua idea, il confronto è accettabile, i roghi no.

    Pps.
    Emme, la definizione di democrazia che cerchi non è quella che trasuda dalle pagine del tuo giornale.

    • Andrea (Endriu)

      Articolo senza argomentazione= spazzatura. è un’argomentazione. tu ne hai date adesso? No. hai vantato una cultura che forse hai. Non mi pare che ne hai date.

      • Andrea (Endriu)

        Ne abbia date, pardon, sono di fretta.

    • marco gallucci

      Comunque, siete licenziati come esegeti del mio articolo

      Battuta alquanto fuori luogo per un giornalista!!!

      PS: se hai argomentazioni e non le usi nei tuoi articoli, ma ti senti comunque libero si sparare giudizi a raffica, chiediti qual’è il tuo ruolo di giornalista, ma soprattutto chiediti PER CHI stai scrivendo quell’articolo?

      Non ci sei arrivato?

      La risposta è per te stesso!

      • Giovanni Cervi Ciboldi

        Purtroppo devo licenziarti anche come esegeta del mio pensiero.

  • Giovanni Cervi Ciboldi

    Servono forse argomentazioni per aborrire roghi e sassaiole?

    • marco gallucci

      si un giornlista deve fare anche questo. Strano che non te l’abbiano mai spiegato!

  • Emmanuela (Emme)

    Cioè?

  • Questo articolo è l’accozzaglia di luoghi comuni peggiore che abbia mai letto, condito del moralismo più ipocrita. Sallusti in confronto è un giornalista attento e ponderato. Non c’è un’ argomentazione che sia una. Non dice perchè la tav sarebbe utile, non dice perchè dovremmo spenderci tutti quei soldi, non dice assolutamente niente di niente.
    La perla delle argomentazioni proposte: “Abbattute le distinzioni, allora, appoggiare questo tipo di protesta ora significa anche fiancheggiare i facinorosi.”
    Chi mi risarcirà per i 40 secondi della mia vita che ho buttato nel cesso leggendo questa accozzaglia di bestialità e che non torneranno più?!

    • Giovanni Cervi Ciboldi

      Nessuno ti risarcirà i 40 secondi.
      Mi pare evidente che l’articolo sia calibrato per condannare le violenze. Le questioni riguardanti l’opera sono già state lungamente trattate e approfondite.
      Siete rimasti in pochi, poi. Molti dei contestatori, ricevuta la notizia che il treno – passando per una galleria – né si vedrà né si sentirà, hanno lasciato, così come hanno lasciato molti che hanno scelto di non immischiarsi nelle violenze. O nelle contestazioni a Caselli.
      Suvvia, condannate roghi e sassaiole, con le quali si passa sempre dalla parte del torto. In caso contrario continuerete a non essere credibili.

    • Francesco

      I 40 secondi che hai speso per leggere l’articolo sarebbero ben spesi se adesso ce le fornissi tu delle argomentazioni. Critichi l’autore dell’articolo per non avere usato argomentazioni? Bene, allora ti prego di fornircele tu delle argomentazioni, possibilmente esposte in maniera serena, sull’argomento.

      Ti dico la mia.
      Per me la Tav è utile per una questione di modernizzazione delle infrastrutture, dei trasporti e degli scambi commerciali con l’Europa. I collegamenti ad alta velocità con l’Europa permetterebbero di accorciare notevolmente i tempi dei collegamenti con le città europee: Milano-Parigi scenderebbe da 7 a 3,5 ore, Milano-Barcellona da 13 a 5 ore, Milano-Bruxelles da 10 a 5 ore, Milano-Londra da 11 a 6 ore, Milano-Lione da 6 a 2 ore, Milano-Marsiglia da 7 a 3 ore. Io una cosa del genere, se effettivamente realizzata, la troverei fantastica!
      Alcune critiche che vengono fatte:
      – C’è chi sostiene il rischio di infiltrazioni mafiose. Vero, purtroppo il rischio è reale. Ma questo rischio appartiene a tutte le infrastrutture italiane, dalla più grande alla più piccola (smettiamo di costruire in tutto il Paese?). Ovviamente bisogna stare attenti a questo per prevenirle.
      – Inquinamento acustico: problema che non sussiste, passando i treni in galleria…
      – Pericoli per la salute: il Ministero della Salute garantisce che non ce ne sono, in base ai suoi continui controlli e verifiche. Il Ministero può non dire il vero? Non tutti, forse, sanno che nella stessa montagna è in corso la costruzione di una galleria di 12 km uguale, adibita alla costruzione di un tunnel di sicurezza dell’autostrada del Frejus. Questa galleria non è oggetto di nessuna problematica. Inoltre, alcuni anni fa, sempre nella stessa montagna, è stata scavata una galleria sotterranea – circa della stessa lunghezza – per delle condotte idrauliche; anche in questo caso nessuna polemica e nessuna traccia di uranio o altre sostanze pericolose
      – La linea ferroviaria Torino-Lione c’è già: si, ma è obsoleta e perciò scomoda, sconveniente e ormai poco utilizzata.
      – C’erano altri progetti alternativi: può essere. Ma il tutto risale a circa vent’anni fa, ormai sarebbe assurdo e controproducente cambiare. E poi questo progetto è stato approvato da: Commissione europea, Parlamento europeo, Parlamento italiano, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino e da quasi tutti i comuni della Valle; ci sarà un motivo?

      Inoltre, vorrei precisare che da parte francese (si scava anche di lì!) non è stato fatto alcun impedimento. Un’altra cosa interessante è che al Brennero e a San Gotterdo sono in fase di realizzazione altre opere simili, ovviamente non ostacolate da nessuno. Ciò dimostra la politicizzazione di questa protesta.
      Cmq, io posso capire benissimo che i valligiani possano essere contrari a questi lavori (anche se in realtà pare che siano una netta minoranza): la loro bella valle verrebbe deturpata (è verissimo, mi rendo conto; è brutto da dire, ma gli interessi nazionali dovrebbero prevalere) e non hanno tutta questa voglia di vedere cantieri a casa loro per anni. Non capisco però la presenza di ragazzi provenienti dai centri sociali di tutta Italia; o meglio, la capisco benissimo: strumentalizzazione politica e guerra alle forze dell’ordine.
      Perciò, penso che sia importante che i manifestanti locali e pacifici prendano le distanze dai facinorosi. Inoltre, fermare ora i lavori significherebbe darla vinta a chi usa la violenza.
      Ciò non toglie che dalla politica è mancata comunicazione sul progetto.

      Scusami, sono sempre troppo prolisso…
      Spero di essere stato chiaro. Non pretendo di averti fatto cambiare idea, ma spero di aver soddisfatto la richiesta di argomentazioni da parte tua e di altri commentatori.

      • Francesco

        Tengo inoltre a precisare una cosa.
        Queste sono le mie opinioni personali. Non so se quelle dell’autore dell’articolo o di altri redattori di Inchiostro ci si avvicinino o meno, magari loro hanno diverse argomentazioni.

        • Giovanni Cervi Ciboldi

          Le mie opinioni sono già state espresse altrove.
          Una sola precisazione: la comunicazione con la politica c’è stata eccome, tanto che i progetti dell’opera in questi anni sono profondamente cambiati.
          La volontà di continuare con la TAV è stata votata in un parlamento rappresentante la cittadinanza. Così funziona la democrazia.

          • Andrea (Endriu)

            Allora devo leggere tutti i tuoi testi per capire cosa vuoi dire? Ci prendiamo in giro?

            Così funziona la poliarchia. Ma evidentemente manco sai cos’è.

          • Giovanni Cervi Ciboldi

            No, devi leggere i miei testi prima di sparare sentenze.
            E lascia perdere la poliarchia.

      • Andrea (Endriu)

        Ti rispondo pacatamente come tu, giustamente, porti le tue argomentazioni.
        1- l’accorciamento dei tempi è necessario? teoricamente si potrebbe costruire un tunnel pechino-newyork con treni a levitazione magnetica che ti farebbero fare tale tratta in 2 ore. Ma nessuno lo fa. Cosa o chi (al limite, perchè pare che tale tratta di cui si parla) dobbiamo trasportare con mezz’ora di tempo in meno(la parte che realmente verrebbe accorciata dal tratto in cui sorge la protesta)?
        2- vero, sono dappertutto, e sì, bisognerebbe smetterla di costruire il paese, ma è un discorso a parte sul consumo dle territorio che farei, sinceramente, da altra parte.
        3- Non credo sinceramente di aver ele capacità per giudicare quanto e dove ci sarebbe un inquinamento acustico (e neanche mi importa)
        4- I pericoli della salute esistono, anche se alcun istudi dimostrano che l’uranio e l’amianto non sono preoccupanti. Di contro però, il traffico dei tir del trasporto, l’aumento dell’inquinamento dei treni (c’è un ostudio, svedese mi pare, generale sull’inquinamento ferroviario) porterebbe circa a 10.000 persone in più malate di malattie cardiopolmonari. E immagino che se c’è un pericolo solitamente se lo si prede per qualcosa di utile, non dimentichiamolo mai.
        5- Sbagliato, la linea c’è, la sua capacità di carico è sottoutilizzata e il livello di scmabi commerciali è in diminuizione in senso generale per cui non si tratta solo (nel caso in cui tu avessi ragione sulla presunta scomodità) dell’inefficenza del trasporto su rotaia ma di una diminuizione generale dello scambio merci che renderebbe di per sé inutile un’altra linea.
        6- il che rende teoricamente legittimo farla, non per questo “giusta”. Sta di fatto che per essere legittimo, sempre per normative europee, serva il consenso delle popolazione locale, cosa che, a me pare, non ci sia.

        Certo, più che soddisfatto delle argomentazioni, un articolo così sarebbe stato decisamente migliore.

        • Francesco

          6- “[…] Sta di fatto che per essere legittimo, sempre per normative europee, serva il consenso delle popolazione locale, cosa che, a me pare, non ci sia.”

          Per quanto ho appreso sui media (giornali, tv, radio) la popolazione locale contraria è in minoranza: infatti si parla di 1000-2000 persone, a cui si aggiungono quelle venute da fuori (che, in quanto non autoctone, vanno distinte).
          Inoltre, il progetto iniziale risale a più di vent’anni fa. Magari a quel tempo non erano state riscontrate proteste da parte della popolazione locale (sto ipotizzando; onestamente non lo so) e le autorità hanno autorizzato tranquillamente il progetto.

          Per il resto, prendo atto delle tue opinioni sugli altri argomenti.

          • Andrea (Endriu)

            Perché no fare un bel minireferendum all’interno della Val di Susa allora? costa anche meno che mandare ddei militari nella valle…

          • Giovanni Cervi Ciboldi

            Perché è una decisione nazionale, presa da un governo nazionale democratico.
            Ma sapete come funziona la democrazia o no?

          • Francesco

            Se si facesse un referendum lo si dovrebbe fare a livello nazionale.
            Giusta o no che sia, la Tav è un’infrastruttura che dovrebbe interessare l’intero Paese.

          • Andrea (Endriu)

            E ti ripeto che non è democrazia ma poliarchia, che evidentemente manco sai cos’è visto che mi dici di non parlarne. Vai a googlarla, fatti un piacere.

            Per Francesco: in teoria è di interesse nazionale ma le normative europee, come ho già spiegato, pretendon oche vi sia il consenso della popolazione, quindi basterebbe il no della Val di susa. Fila come ragionamento, no? Quindi, mio carissimo Ciboldi, ti voglio ricordar eche la democrazia funziona perché vi è stato di diritto della tutela delle minoranze e in questo caso non sono state tutelate come norme prevedono.

      • marco gallucci

        La tua argomentazione sulla tav sono solo 6 righe riguardanti la sola velocità della percorrenza con dati che non appaiono per niente verosimili … milano barcellona 5 ore, sono curiosissimo delle fonti.
        peccato che le giustificazioni date all’opera siano tutt’altre. L’ipotesi di un incremento di passeggeri è stata scartata, in quanto la linea gia presente da dove passano i TGV al momento è estremamente sottoutilizzata. Allora come argomentazione principale riguardo all’effettiva utilità dell’opera si utilizzato il fattore merci. Di fatto però non solo una ferrovia del genere non per forza è più conveniente rispetto al trasporto su gomma, ma soprattutto le molto ottimistiche stime di 20 anni fa sull’incremento di merci si sono invece rivelati un ribasso, invece di sestuplicare si sono quasi dimezzate. Fermo restando che è abbastanza difficile capire quale sia l’utilità di far viaggiare le merci con non più di 1 ora di anticipo.

        Siccome sarebbe veramente troppo pretendere di argomentare pienamente in un singolo post tutte le ragioni, mi limiterò semplicemente a rispondere alle tue considerazioni.

        – la questione mafiosa è sistemica. cosa vuol dire: il problema non è che “forse” ci sono dei mafiosi nelle ditte che hanno vinto gli appalti, ma il fatto che tale opera non ha alcuna utilità sociale. Spesso viene rinfacciato che quest’opera da lavoro, ma di fatto toglie risorse al paese per pagare un’opera faronica i cui introiti finiranno nelle casse degli amici di partiti siano essi nelle cooperative del pd o in inciuci con PDL o Lega. In realtà questa viene reputata uno dei più forti motivi di interesse reale nell’opera, e rispecchierebbe quel “socializzare le perdite e privatizzare i guadagni” che è un cancro interno allo stato tanto quanto la mafia e ne garantisce una pacifica connivenza.

        -inquinamento acustico: la rivendicazione assolutamente minore e marginale all’interno del movimento NO TAV.

        – sulla salute adesso vorrei proprio sapere da chi diavolo le prendete ste dannate fonti. Prima di costruire il tunnel della tav, bisogna fare un tunnel geognostico, è per far quello che stanno cercando di allargare l’area per iniziare il cantiere, ed è per questo che l’opera ha tempi così lunghi (stimati ad altri 20 anni, con le solite stime). Questo tunnel servirà per studiare la conformazione della roccia e la sua pericolosità (uranio in primis), per poi procedere al tnell principale. Ora come fa in anticipo il ministero a garantire della sicurezza della montagna, io inizierei a cercare di controllare meglio le proprie fonti.

        -il punto è che non “servono altri potenziamenti, specie se il costo sociale ed economico sono cosi elevati. Ci dimentichiamo forse che stiamo passando una crisi denominato del “debito sovrano”, dove il debito pubblico è diventata un’arma taglientissima, quasi una spada di damocle sulle teste degli stati? i 16 miliardi stimati da pagare (stimati perchè si sa i costi lievitano e in alcuni casi si sono triplicati in italia) chi li paga? Se non diventano lacrime e sanguie si trasformano in tagli ai servizi alla sanita all’istruzione etc… è principalmente questa la ragione per cui non serve essere valsusino per essere NO TAV. Basta odiare i sopprusi arroganti che hanno tentato di calpestare la valle (comprese le amministrazioni locali che si sono infatti chiaramente schierate) per interessi di clientelismo politico anche mafioso. Per essere NO TAV non serve essere valsusini, basta essere informati.

        Il resto mi evito di commentarlo, sulle ragioni rispondo alle banalità, sui giudizi ora non voglio sprecare tempo e rabbia. Pacatamente prima di sparare giudizi sulla questione no tav, informatevi o evitate di utilizzare certe argomentazioni, altrimenti 1) passate per dei coglioni 2) vi beccate giustamente gli insulti.

  • Emmanuela (Emme)

    Comunque si dice IL Treno Alta Velocità, non LA Treno Alta Velocità. E’ già il secondo errore 🙂

    • Giovanni Cervi Ciboldi

      Contestato non è il vagone di un treno, ma un’opera pubblica normalmente conosciuta come TAV. Ergo, uso il femminile.

      Ps. Anche linea ferroviaria è femminile.

      Pps. C’è posto libero per fare il correttore di bozze.

      • Andrea (Endriu)

        Ppps. da noi c’è un posto libero per fare il facchino invece, che ne dici?

        • Giovanni Cervi Ciboldi

          Declino l’offerta, ma ringrazio.

  • E tu saresti un giornalista?!?! Per gli sfoghi da bimbominkia usa fb non un giornale universitario pagato con i soldi degli studenti…

  • Giovanni Cervi Ciboldi

    Amo questo ostracismo. Ho proprio colto nel segno.

    • Non è ostracismo e ti spiego perchè: mi pare ovvio che questo non sia giornalismo, ma un sfogo assolutamente personale, da me non condiviso, ma legittimo se non fosse che l’hai scritto su un giornale universitario pagato dagli studenti.

      • Giovanni Cervi Ciboldi

        Non è affatto uno sfogo personale, è una critica all’ipocrisia di chi crede che roghi e sassaiole siano legittimi, a chi dice che i poliziotti sono criminali, e tutti gli altri deliri che si sono sentiti in questi giorni.

        • Andrea (Endriu)

          è uno sfogo personale, dato che:
          a) non citi chi dice cose del genere
          b) non citi fatti
          c) non argomenti l’opposto
          d) si può riassumere in “i poliziotti sono boni, i cattivi sono loro”. Dov’è l’argomentazione? opinione legittima (ci mancherebbe che ti togliessi la libertà di opinione!) ma se non argomenti…

          • Giovanni Cervi Ciboldi

            SI chiama articolo di opinione, in cui:
            1 – “Cose del genere” le dice l’autore.
            2 – I fatti sono dati per noti a chi sia mediamente informato.
            3 – Non solo l’argomento opposto è citato, ma è criticato nel merito (anche se chi appoggia la guerriglia non meriterebbe citazioni)
            4 – Va da se che i poliziotti siano i rappresentanti dello stato e i violenti criminali.

          • Andrea (Endriu)

            Prima frase: “non è stato blablablabla” non dai un’opinione ma dici un fatto, hai una perizia? No, ergo no nargomenti ma disinformi.
            Seconda Frase: “sassaiole ponderate” affermazione, non opinione. Hai le prove che sia così? no? bene, altra disinformazione.
            “relitti ideologici a remare contro” altra affermazione, peccato che i relitti ideologici dell osviluppo siano quelli che appoggiano la tav e non viceversa. Questa non solo è una tua opinione che dai per vera ma è pure l’opposto di quello che un coglioncello qualsiasi prendendo google può dirti il contrario.
            “instaurare un dialogo vorrebbe dire…” allora se scopriamo che per fare il tunnel creperanno 80 milioni di persone bisogna farlo per non cedere alla violenza? La violenza è il risultato del rimaner sordi: con un mea culpa da parte dello stato si risolverebbe tutto pacificamente. Quello che ti deve preoccupare è il caso contrario quando, continuando a non ascoltare, i no tav otterrebbero veramente qualcosa con la violenza.
            “in democrazia chi assalta lo stato” ma è lo stato che ha assaltato la popolazione e non viceversa ma evidentemente sono dettagli trascurabili per te.
            Sull’oscurantismo ideologico (PROGRESSO!1!!!!!) e disinformazione (la tav si deve fare. perchè? …… Progresso.) stendiamo un velo pietoso che è meglio. (anche se ammetto che spesso l’informazione è lacunosa anche dall’altra parte, ma vi è differenza tra lacunosa, sbagliata e assente).
            Ti basta come breve analisi delle argomentazioni mancanti?

          • Giovanni Cervi Ciboldi

            Questa sarà l’ultima volta che mi ridurrò a risponderti punto per punto, anche se a sentire la parola “argomentazioni” mi viene da ridere. Poi, sia il mio tempo che la mia voglia finiranno.
            1 – Il rocciatore saliva per mettere in sicurezza Abbà che è salito volontariamente dopo essere scappato ai controlli. E’ stata una suo scelta. Se dici il contrario, racconti balle.
            2 – Relitto ideologico è chi sostiene ideologie fallite, che sono rimasti gli unici ad appoggiare i violenti.
            3 – Se tu fossi informato, sapresti che lo stato e i suoi rappresentanti hanno dialogato una enormità di volte con i notav, e che il progetto è stato continuamente cambiato.
            4 – Lo stato ha fatto una scelta democratica. Punto. Gli viene risposto a sassate, e sta pure li a prenderle. E se reagisse per difendersi, avendo il monopolio della violenza datogli da uno stato democratico, non c’è reato. Quindi?
            E adesso che fai, invochi la lapidazione anche per me oltre che per i poliziotti?

          • marco gallucci

            un giornalista che non argomenta è come un professore che non spiega, ovvero non fa il suo mestiere. Un'”opinionista” che non argomenta ha evidenti manie di narcisismo e di egocentrismo.

            1) Abbà era già stato OVVIAMENTE già identificato dai filmati della digos, e saliva come atto di protesta per rallentare l’esproprio illegale delle proprie terre già esproprio illegale in quanto quelle terre sono loro e non è stata comunicata nessun atto, quindi senza possibilità di fare ricorso, ma direttamente manu militari. Di fronte a questo gesto il rocciatore è salito tentando di raggiungere Abbà tentando ed intimandogli di farlo scendere, nonostante avesse comunicato la sua intenzione di salire più in alto se inseguito. Luca determinato a non cedere, preso dall’agitazione è salito troppo ed è rimasto folgorato. E’ inutile sprecare parole sulla colposità di tale avvenimento, contrario a qualsiasi regola di approccio sia a qualsiasi buonsenso, se uno ti dice fermo o mi buttò come minimo non gli corro incontro. Detto questo, in questi ciechi giudizi nei confronti di una persona che ha rischiato di morire si legge tutto il risentimento di chi vuole proprio vomitare tutto il rancore verso questo movimento, questo è il tuo articolo di opinione!

            2) ideologie fallite in val susa? ma che dici? E’ la battaglia più materiale e meno ideologica che sia sta portata avanti negli ultimi 60 anni. In valle c’è una trasversalità politica, sociale e generazionale entusiasmante. il cuore No tav è valsusino non comunista!

            3) Ma che dici? ma da dove minchia le prendete le fonti? Il movimento NO TAV in 20 anni non ha mai pensato di trattare sul come farlo, ma solo sul farlo o meno e chi non lo sa o è malinformato o è in malafede (o malinformato da fonti in malafede)

            4) lo stato HA GIA’ EVIDENTEMENTE IL MONOPOLIO DELLA VIOLENZA, ma se evidentemente la popolazione civile e così determinata nel resistere, l’eccesso di violenza potrebbe rivelarsi controproducente nell’esito del cantiere e darebbe una forte spallata a tutto l’equilibrio istituzionale. Questa è l’unica arma che è rimasta ad una valle stuprata dallo stato (in quanto non consenziente) a costo della propria incolumità fisica. Ed è per questo che la valle si merita il RISPETTO di tutta italia. C’è chi non si dimentica gli stupri chiamati riforma moratti-gelmini, o pacchetto treu-legge biagi. C’è un Italia che resiste e la sua capitale è la val susa.

          • marco gallucci

            Credere alla storia del rocciatore per mettere in sicurezza (senza materassi?) è peggio che credere alle favole o alle cazzate di Fede, veramente troppo per un “opinionista” (che tra l’altro si crede così autorevole da non pensare di dover argomentare, tranquillo ci fideremo sulla TUA parola).
            Il fatto che Askatasuna altri C.S. e movimenti di ogni genere partecipino, non dimostrano l’ideologia, bensì la stupenda trasversalità che attraversa la val susa, essi sono alcune delle tante anime del movimento, e non di certo i capipopolo, ma daltronde per te i sillogismi sono utili solo a giustificare la tua cieca incazzatura. Il fatto che siano state proposte o approvate modifiche per edulcorare la pillola non vuole assolutamente dire che il movimento NO TAV abbia mai accettato un tavolo di concertazione sull’opera. Chi tra noi due è più informato non sei tu a sceglierlo caro il mio presuntuosetto. Perchè vedi io è dai fatti di venaus del 2005 che sto seguendo il movimento (allora già 15ennale), anch’io leggo gli articoli e ascolto i telegiornali e attingo dalle fonti del mainstrem, ma allo stesso tempo attingo anche da informazioni indipendentie mi sono recato in vale almeno una dozzina di volte, il che mi ha permesso di sentire tutte le campane e farmi un idea più chiara di cosa sia il movimento NO TAV (cosa che tu ignori totalmente, cosa che il tuo smisurato ego orgoglioso si rifiuta di accettare). Tu in valle non ci andrai mai ad ascoltare le motivazioni della gente, perchè a te non te ne può fregare di meno, e questo lo sappiamo tutti. Continua a vomitare rancore e chiamalo giornalismo.

          • Giovanni Cervi Ciboldi

            Corro a segnarmi che Askatasuna sia simbolo della “stupenda trasversalità che attraversa la val di susa”.
            E’ vero, chi tra noi due non è informato non lo scelgo io. Lo dicono i fatti.
            E al mio giornale ho fatto avere l’articolo più letto e commentato dell’ultimo anno.

          • marco gallucci

            Beh mi vorrai anche dire che tu conosci i ragazzi dell’askatasuna (ah già a te non serve), oppure come si svolgono le assemblee gestionali NO TAV (già, ma che te frega). D’altronde i fatti (quali scusa?) dimostrano che non è necessario conoscere le cose per essere informati. Ah già, dimenticavo, tu non hai torto, sei semplicemente superiore già.
            Cmq sì vedere autonomi, anarchici, pink, professionisti, studenti, pensionati lavorare comunemente in un progetto unitario è una grande magia tutta val susina, segno di una ritrovata trasversalità!

          • marco gallucci

            ancora una volta correggi palesi errori ortografici, scusa se scappano mentre rispondo a 5 post dovendomi dilungare. Fosse un articolo li rileggerei, così invece li butto di getto (altrimenrti a rispondere a tutto ci metterei ore).
            Cmq per l’ennesima volta eludi la risposta (forse perchè stizzito), ma infondo penso che sia una scelta saggia.

            saluti!

          • Giovanni Cervi Ciboldi

            Ma non posso seguirti nel delirio, caro mio!!!
            Andremmo al manicomio entrambi!!!

  • Emmanuela (Emme)

    Però continui a non rispondere alla mia domanda. Che in realtà oramai sono due. Lo prenderò come un non so cosa risponderti e dunque ho detto la prima cosa che mi veniva in mente, che tra l’altro non ha alcun senso ma faccio finta che ce l’abbia”.
    Saluti a voi.

    • Giovanni Cervi Ciboldi

      Ma che domande sono, suvvia, non diciamo baggianate. Basta col dire che una roghi e sassaiole sono democrazia, è pura ipocrisia. Uno stato democratico ha preso una decisione, punto e basta.

      • Andrea (Endriu)

        Evidentemente non sai leggere un articolo di giornale, figurati scriverne uno.

      • Emmanuela (Emme)

        Ma nessuno ha dato alcuna definizione di democrazia, perchè te la prendi tanto? Sei tu che continui ad usare il termine con tanta scioltezza e, siccome il suo significato è tutt’altro che scontato, vorrei capire come lo intendi. Visto che continui a tergiversare devo pensare che non ne hai idea nemmeno tu? Ma sarebbe normale eh, ci sono studiosi che tutt’ora si pongono la domanda, in tema Primavera Araba, per esempio. Non devi vergognarti.

      • Emmanuela (Emme)

        In realtà non avevo finito. Stai dicendo che qui nessuno vuole avere un confronto civile con te, io sto provando ad averlo ma non sto ricevendo risposte incoraggianti e mi dispiace.

        • Giovanni Cervi Ciboldi

          Quando condannerete le violenze, si potrà avere un confronto civile.
          Chi in questa situazione sostiene porcherie come roghi e sassaiole è incivile, quindi evidentemente incapace di un civile confronto.

          • Emmanuela (Emme)

            Direi che la tua risposta si commenta da sè.

          • Andrea (Endriu)

            Noi le condianniamo le violenze, a cominciare da quella dello Stato italiano.

          • Giovanni Cervi Ciboldi

            E’ incredibile, riuscite a svalutarvi da soli.

          • marco gallucci

            basta con sti roghi. i roghi in autostrada servono ad impedire che la polizia ti possa caricare a freddo, non sono strumenti offensivi, ma difensivi.

          • Giovanni Cervi Ciboldi

            Ahahah.
            Ma i fini strateghi non pensano che forse c’é qualcuno che deve passare per lavorare?

          • marco gallucci

            evidentemente tu non sopporti il conflitto sociale. E’ una tua libera scelta, puoi criticarlo e non essere d’accordo. Ma il conflitto nasce laddove riesci ad instaurare un rapporto di forza. Il blocco dei flussi dalle rivolte anti CPE francesi è risultato un mezzo molto efficcace inquanto bloccare l’ingranaggio dei flussi porta ad un immediato danno economico. E’ violenza? E’ conflitto, se con violenza si vuole dare un accezione fisica di fatto non lo è, se le si da un accezione generale, non solo lo è, ma lo è nei confronti di una violenza considerata molto più grave.
            Ma tanto tu critichi i NO TAV tout cuor, non ti interessa argomentare ne confrontarsi, tu possiedi la tua verità, e tutti i tuoi ragionamenti sono finalizzati a dimostrare che hai ragione.

  • Giovanni Cervi Ciboldi

    Ma come fate a non considerare criminali gesti come quelli che sono accaduti in Val di Susa? Mi meraviglio veramente. Veramente.

  • Francesco

    Vorrei spendere altre parole in favore della Tav Torino-Lione (giusto per completare il discorso che ho iniziato precedentemente).
    Pare che Stato e Regione Piemonte stanzieranno 300 milioni di € (rispettivamente 200 e 100), ai quali forse si aggiungerebbero dei soldi europei, per la ristrutturazione e il miglioramento delle ferrovie e del relativo trasporto ferroviario del Nord Ovest (soprattutto per quanto riguarda i collegamenti con Torino e tutta la linea di alta velocità). In contemporanea, le Ferrovie dello Stato si impegneranno a ristrutturare le stazioni interessate.
    Evidentemente questo progetto non è limitato a una sola tratta, ma è di ampio raggio. Tutto il Nord Ovest italiano (soprattutto il Piemonte) ne beneficerebbe. A me sembra una cosa assolutamente positiva.
    Poi certo, si può ribattere dicendo che non è facile fidarsi delle promesse dei politici (verissimo!). Ma a questo punto la protesta dovrebbe cambiare il proprio movente e spostarsi a Roma.

    • Andrea (Endriu)

      Francesco, credo che il punto non sia se è un bel progetto, ma se il progetto serva, il che è un pelo differente.

  • Io non capisco se certa gentaccia venga pagata per scrivere le bestialità che scrive. E non mi riferisco a Giovanni, il quale CONDANNA ESCLUSIVAMENTE GLI ATTI VIOLENTI, quanto a quelle TESTE VUOTE che continuano a legittimare questi atti.
    Chi vuole uscire dall’Europa lo faccia senza tirarsi dietro l’Italia. Siete contro il progresso tecnologico? Andatevene in Zimbabwe e non avrete motivo di manifestare, non avrete microonde e connessioni a internet, e la smetterete di rompere i coglioni con una polemica che in un paese civilizzato non esisterebbe neanche.
    Accozzaglia di luoghi comuni? Finché vi pare. Io, sulla A32, ci vado solo se sono armato fino ai denti in questo periodo, e vaffanculo ai buonismi. Altro che gente che propugna ideali di democrazia e rispetto dell’ambiente e poi va a bruciare copertoni e cassonetti.
    Chi fa queste cose non è idealista, è affetto da una demenza adulta, e sarebbe anche ora che qualcuno iniziasse a render conto del motivo per cui difende certa gente, anziché condannarne gli atti.

  • Luca Martelengo

    Beppe, dire che chi è contro la TAV è automaticamente contro il progresso tecnologico e vuole allontanare l’Italia dall’Europa è esso stesso un luogo comune. Io sono contro la TAV proprio perchè sono favorevole ad un progresso teconologico che sia effettivamente un progresso, non la creazione di una infrastruttura inutile basata su calcoli di capacità vecchi di vent’anni. Ben altre dovrebbero essere le priorità italiane ed europee in questi termini, basti pensare a come è conciato il trasporto su rotaia di breve distanza. Oggi abbiamo la tecnologia per fare molto meglio di quanto si vuole fare in val di Susa. E lo dico anche con un certo Europeismo: pensa a quando ci si accorgerà dell’inutilità dell’opera, questo andrà ad inficiare sull’opinione che la popolazione ha dell’Unione Europea, che non riesce ad agire sulle cose necessarie (vedi crisi del debito) ma in compenso non ha il coraggio di rivedere le proprie decisioni.

    • Giuseppe Enrico Battaglia

      Il fatto è che si deve procedere per tappe. Siamo vent’anni indietro: l’alta velocità in paesi come la Francia è arrivata da tempo immemore (il primo TGV lo vidi all’età di 10 anni, ora ne ho 22).
      Se l’UE non mette il becco nella questione, è perché evientemente la linea varata dal governo è ritenuta quella giusta, e ribadisco per l’nnesima volta che il dialogo non si potrà mai avere con gli angeli ambientalisti che pur di salvare la val di Susa hanno trasformato in discarica la A32 (Ci sono le foto eh, quindi non rompiamo i coglioni con la disinformazione di Stampa o Corriere).

  • Luca Martelengo

    vorrei in questo senso segnalare questo articolo di un giornale sovversivo e di estrema sinistra: l’Econimist. Parte dal caso inglese ma tocca anche quello italiano.
    http://www.economist.com/node/21528263

    • Giovanni Cervi Ciboldi

      Guarda che l’articolo che citi è pro treni veloci, basta non fermarsi al titolo. L’unica cosa che contesta è la possibilità di fallimento di alcune linee. E qual’é la possibilità che un braccio di ferrovia che attraversa l’europa fallisca?
      E ribadisco, l’articolo non è sull’opportunità o no della tav, ma sulle violenze.

      • Luca Martelengo

        si, giovanni, ho letto l’articolo, l’avevo postato non a proposito dell’opposizione alla tav in in val di susa, le cui ragioni si sono già ampliamente spiegate nei commenti precedenti e non vorrei ripeterle, ma per rispondere al commento di beppe, secondo il quale criticare l’alta velocità vorrebbe dire opporsi al progresso tecnico e che in altri paesi la polemica non esisterebbe nemmeno.

        • Luca Martelengo

          chiedo venia se non mi sono spiegato…

  • Giuseppe Lanfranchi

    Non entro nel merito della questione ” pro-Tav ” oppure ” no-Tav ” dato che è stato detto già abbastanza qui sopra. Ma comunque l’ incipit dell’ articolo è davvero pessimo o comunque denota una sorta di mancanza di informazione proprio da parte di colui che si atteggia a ” giornalista “. La sostanza che Luca Abbà era un pirla perchè lo spiegano pure da piccoli che con la corrente è meglio non avere a che fare. Se il ” giornalista” Cervi Ciboldi perdesse qualche minuto del suo tempo ad informarsi su cosa succede in queste situazioni prima di fare andare le manine sulla tastiera, eviterebbe figuracce. A Napoli, dove è attivo da molti anni il movimento dei disoccupati disorganizzati, di cui la fazione più estrema si chiama ” Bros “, queste cose sono all’ ordine del giorno; un tipo si arrampica su un punto più alto e minaccia di buttarsi giù. I poliziotti e i pompieri agiscono in modo totalmente diverso rispetto a quanto fatto dal rocciatore: prima si mettono i materassi per terra, perchè è fondamentale l’ incolumità del manifestante, e poi iniziano le trattative per farlo scendere. Non esiste da nessuna parte che uno che è disperato e vuole fare una ” pazzia ” venga raggiunto dal poliziotto che lo insegue, così quello si agita ancor di più e succede la tragedia ( come è successo; sottolineo però che Luca non ha messo la mano sul filo della corrente altrimenti non sarebbe più tra noi, ma con lo zainetto ha toccato la ” U ” del cavo e questo ha fatto da ponte ).Poi un’ ultima considerazione: vuoi parlare male della manifestazioni ” di piazza “, anche quelle un pò più radicali e violente ? Fallo, ne hai il diritto, ma avendo partecipato a queste con voce critica. Probabilmente tu appartieni a quella generazione di presunti giornalisti che parlano di Roma 14 dicembre, Roma 15 ottobre e Val Susa non avendo mai partecipato a nessuna di queste ( neppure negli spezzoni più pacifici che possano esistere, come quelli dell’ Arci ). Cos’è ti caghi sotto ? Pensi che il lavoro del cronista lo si faccia andando il mercoledì al Nirvana o andando a sentire Riotta al Ghislieri ? Segui il mio consiglio, buttati sugli argomenti della cultura, della politica parlamentare, rimani sul vago insomma dove lì puoi dire la tua senza essere smerdato subito. Se vuoi il cronista lo facciamo noi, che siamo tra la gente e con la gente; di sicuro il pezzo sarà molto più entusiasmante e più corrispondente al vero…

  • Emmanuela (Emme)

    Molto semplicemente: secondo la saggezza popolare napoletana “‘O putecaro chello ca tene, chello te venne”. Tradotto in italiano, non letteralmente, sarebbe “Il bottegaio ti vende quello che ha”.

    Davanti a tutte queste accuse che sento, rivolte ai NoTav e ai loro sostenitori, di essere “pagati”, devo pensare che le persone da cui partono siano abituate così?

    • Giovanni Cervi Ciboldi

      Mai detto che siano pagati.

    • Emmanuela (Emme)

      E c’hai pure la coda di paglia perchè mi pare evidente che non ce l’avessi con te. Se l’avessi detto, avrei fatto questo commento ben prima, ti pare?

      • Giovanni Cervi Ciboldi

        In questo delirio non si capisce più nulla.

        • Giuseppe Lanfranchi

          Perdonami, ma l’ unico che sta delirando ( sparando anche cagate ) sei tu …

          • Giovanni Cervi Ciboldi

            Ah, ok. Non me ne ero accorto, chiedo venia.

            Ps. Cit. Giuseppe Lanfranchi: “Cos’è ti caghi sotto ?”

      • Emmanuela (Emme)

        Ma mi sembravi quasi contento di questo delirio,quando hai detto che avevi colto bel segno 😛

        • Giovanni Cervi Ciboldi

          Confermo la mia soddisfazione per il delirio creatosi. Parla da sé.

    • Giuseppe Enrico Battaglia

      State dando ragione agli pseudo-ambientalisti che bruciano copertoni in mezzo all’autostrada.
      Cosa deve pensare una persona sana di mente?
      Cerca di argomentare PER UNA VOLTA.

      • Giuseppe Enrico Battaglia

        E, sì, non solo ho detto IO che sta gente è pagata, ma LO RIBADISCO ANCHE.
        “Sono presenti problemi?”

        • marco gallucci

          io sono no tav e non sono esattamente ambientalista, così come l’ambientalismo è una ragione ed un anima del movimenrto tanto importante, quanto non prioritaria ne necessariamente determinante (a meno che non si consideri i problemi di salute problemi ambientali).

          Sì sono presenti problemi, abbiamo un decerebrato che è orgoglioso di sostenere un’accusa infamante senza la bencheminima prova del fatto. Pensa te che scrive su un giornale pagato dagli studenti.

          complimentoni al geniaccio di turno, non perdete occasione per richiamare insulti!

  • “E al mio giornale ho fatto avere l’articolo più letto e commentato dell’ultimo anno”
    Anche Scilipoti è famoso.

    • Giovanni Cervi Ciboldi

      Tu no.

      • Ma ci sei o ci fai?

        • marco gallucci

          non sta dietro ai nostri deliri.

          Sai com’è quando in una discussione tutti danno del pazzo ad uno e uno da del pazzo a tutti gli altri, è lui ad avere ragione (e ne è pure orgoglioso).

        • Giovanni Cervi Ciboldi

          Ti sto banalmente prendendo in giro.

          • Credo che il 90% di chi ha commentato questo articolo pensi solo che sei uno con l’aria da saputello che crede di dare risposte graffianti senza riuscirci…se la tua intenzione era prendere in giro “ritenta e sarai più fortunato”.

  • Probabilmente il motivo per cui questo è l’articolo più letto e commentato nell’ultimo anno perchè nell’ultimo anno Inchiostro ha pubblicato interessantissime interviste in ginocchio al sindaco di Pavia o altrettanto interessanti resoconti dei tornei dei collegi.
    La qualità dell’articolo invece sta al livello bassissimo del dibattito pubblico in Italia. Manca giusto la citazione di Pasolini, per il resto mi sembra un ricicciamento del pessimo giornalismo finto cattivo stile Parenzo o altri personaggi che scrivono banalità atteggiandosi a grandi trasgressori.

    • Francesco

      Liberissimo di pensarla come vuoi su tutto, ma vorrei che mi giustificassi il fatto di ritenere l’intervista a Cattaneo un’intervista in ginocchio. Non accetto quest’accusa.

      – PUNTO PRIMO. Io ero presente alla realizzazione di quell’intervista (c’erano anche l’allora direttore di Inchiostro e una ormai ex redattrice). Ti posso assicurare che essa si è svolta nella massima cordialità, ma che non c’è stato alcun tentativo di mettere nè in buona nè in cattiva luce il Sindaco; lo scopo era soltanto quello di cercare di chiarire alcune vicende riguardanti la città di Pavia in quel periodo (era maggio o giugno 2011) e chiederle alla persona capace di fornire le risposte più precise è senz’altro la cosa più opportuna da fare.
      Inoltre, egli a un certo punto si era anche un po’ risentito e ci aveva criticato così: “Perché scrivete solo delle cose che vanno male e mai di quelle che invece vanno bene?”.
      In ultimo, preciso che il Sindaco si era anche scordato dell’intervista! Lo avevamo contattato su Facebook – e non per vie ufficiali – ed evidentemente si era dimenticato di segnalare l’appuntamento alla segretaria. Siamo arrivati in Municipio – era quasi ora di chiusura – e la segretaria, che stava tornando a casa, lo ha dovuto richiamare. Programmare delle interviste in ginocchio e poi dimenticarsele? Bha…
      Cmq dovremmo avere ancora la registrazione dell’intervista; se vuoi, è a disposizione.

      – PUNTO SECONDO. Mi sono laureato meno di un mese fa con una tesi in “Etica e deontologia dell’intervista”; ne so abbastanza a riguardo e l’intervista a Cattaneo è ben lontana da essere un’intervista in ginocchio.

      • Mi sa che stai parlando di un intervista diversa di quella a cui mi riferisco io. Io avevo in mente quella sulla ‘ndrangheta a Pavia, in cui non si faceva altro che chiedere a Cattaneo di copincollare i suoi comunicati stampa…
        Probabilmente ti riferisci a quella sui divieti (che rientra “nell’ultimo anno”, a differenza di quella sulla mafia). Che Cattaneo riesca a trovare fastidiosa anche ogni minima domanda non mi stupisce.

        • Francesco

          Si, adesso ho capito qual è. Io ero appena entrato in redazione e quindi non ne so molto (e onestamente non so molto neanche di quella vicenda).
          Ricordo senz’altro che fu realizzata da Mauro e Matteo. Li conosco bene (soprattutto il secondo con cui ho condiviso molte più riunioni redazionali) e ti assicuro che da parte loro non c’è alcuna simpatia per il Sindaco, anzi…
          Se ritieni che da quell’intervista emerse qualche tipo di “lecchinaggio” nei confronti del Sindaco, penso di poter affermare che non è stato assolutamente volontario.
          Cmq andrò a rileggermela, anche se non so dove trovare i comunicati stampa di cui parli.

          • […]

            N.d.d. COMMENTO ELIMINATO in quanto contenente allusioni oscene.

          • Giovanni Cervi Ciboldi

            Ah già, tu sei quello che si reputa “nostalgico del biennio rosso” ma dice a me che sono nato vecchio. Stranezze di questo mondo.

            Ma secondo te, noi possiamo prendere lezioni da uno che dice “il trotskismo è anche il mio punto di vista sul mondo”?
            Su, su, puoi fare di meglio.

          • Francesco

            Peccato non aver avuto una macchina fotografica allora. Averemmo potuto ricattarlo, altro che Corona…!
            Ma va…

          • Domande del tipo “può spiegarci il suo punto di vista”, o “può spiegarci come funziona la commissione antimafia” sono inviti a ripetere la linea senza neanche fare lo sforzo di rielaborare un attimo.

            Poi vabbè, spiegate al vostro redattore che attaccare la gente dicendo “sei comunista quindi non ti parlo gnè gnè gnè” è imbarazzante, soprattutto dopo aver scritto un intero articolo per sfogarsi contro il segretario del PRC. Per certe cose dovrebbe esserci Libero o il Giornale.

  • Ovviamente dovevo scrivere “è che nell’ultimo anno”

  • (Ma a qualcuno è venuto in mente che se uno si arrampica su un traliccio il compito della polizia non è inseguirlo per farlo cadere giù ma stendere un telone nel caso che cada? Così, tanto per sapere se ad Inchiostro si usa ossigenare il cervello quando si scrive.)

    • Francesco

      E’ vero, probabilmente la polizia non ha gestito la situazione nella maniera migliore. Forse in quel momento non disponeva delle attrezzature adatte (i teloni), forse nella concitazione non hanno avuto il tempo di prepararli o addirittura non ci hanno nemmeno pensato, oppure – volendo pure pensare male – non hanno messo i teloni volontariamente. Nessuno di noi era lì e quindi non possiamo saperlo.
      Sta di fatto che Abbà è salito volontariamente su quel traliccio e sono sicuro che sapesse quanto fosse pericoloso (senza il pericolo l’azione dimostrativa non avrebbe avuto senso); perciò è responsabile del suo gesto, poichè compiuto nel pieno delle sue facoltà mentali. Per sua sfortuna purtroppo è successa quasi la cosa peggiore che potesse capitare (quasi, perchè per fortuna è ancora vivo). Se non avesse deciso di arrischiarsi così tanto starebbe ancora benissimo.

    • Giovanni Cervi Ciboldi

      (Ma a te non è venuto in mente che i vigili del fuoco, se blocchi un autostrada, non passano?)

    • “Nessuno di noi era lì e quindi non possiamo saperlo.”

      Eppure potete scrivere ugualmente un articolo al proposito, infamando una persona che ha rischiato di morire. Insomma, scrivete a cazzo di cane.

      “Se non avesse deciso di arrischiarsi così tanto starebbe ancora benissimo.”

      “(Ma a te non è venuto in mente che i vigili del fuoco, se blocchi un autostrada, non passano?)”

      Il blocco dell’autostrada è avvenuto dopo e in un’altra zona.

      • Giovanni Cervi Ciboldi

        Banalmente non vero.

        • Giovanni Cervi Ciboldi

          Ps. Puoi dare tutte le risposte che vuoi, acide, ficcanti eccetera, e ti sarà risposto allo stesso modo, ma evita di usare volgarità.
          E non rispondere “le volgarità e dite voi che scrivete così colà eccetera eccetera”.
          Ti è solo richiesto di contenerti un attimo, per il resto puoi fare quello che vuoi, grazie.

        • marco gallucci

          Il problema della vicenda Abbà è il fatto che la polizia abbia ritenuto prioritario la continuazione dei lavori di allargamento, piuttosto che la garanzia di incolumità di un manifestante. Su questo gioco di forza la polizia e gli operai hanno preso una scelta ben precisa abbà doveva scendere e i lavori non si dovevano fermare. Questo è gravissimo, vuol dire non accettare i giochi di forza di contestazione neanche quando la determinazione si esprime in forma non violenta anche a rischio della vita dei manifestanti.
          Questo aspetto è ancorpiù evidente visto il fatto che quando Luca è caduto dal traliccio le ruspe hanno continuato il loro lavoro passando anche di fianco al suo corpo, come se l’evento non fosse “abbastanza” grave.
          Ora noi non ersvamo là, ma insieme a Luca c’erano un’altra dozina di persone alla Baita Clarea, che hanno testimonianza diretta dei fatti, quindi questo lo si può dire con certezza: mettere in sicurezza l’area non è stato reputato prioritario, mentre farlo scendere SI’, questo è certo.

          Il blocco dell’autostrada è stato fatto in risposta a questo gravissimo atto, caro giovanni non si può difendere a spada tratta una tesi non solo palesemente falsa, ma del tutto inverosimile: cazzo ci facevano i No Tav in autostrada prima? Lo sai che il fortino di chiomonte possiede 2 ambulanze che non necessitano dell’autostrada per arrivare sul posto?
          No già i notav sono tutti stupidi, brutti, stronzi, cattivi e hanno sempre torto, mentre tu sai tutto sei in grado di smerdarli in pieno e hai sempre ragione yeah!

      • Francesco

        Se ritieni che facciamo così cagare sei liberissimo di non leggerci. Anzi, ti preghiamo di non farlo più.

        Però se tu sei (giustissimamente) libero di pensare ciò che vuoi su di noi, i nostri redattori sono liberissimi di scrivere dei corsivi (è così che si chiamano in termine tecnico questi articoli) per esprimere la loro opinione riguardo ad alcuni temi.
        Per quanto dura e poco condivisibile agli occhi di molti, l’opinione di una persona va discussa e criticata ma non insultata (“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto, e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Primo e secondo comma dell’articolo 21 della Costituzione italiana).

        Perciò, se qualcuno qui si deve vergognare, è colui che insulta una persona solo perchè la pensa diversamente da lui.

        • Fammi capire, “una retroguardia di deficienti” e “miserabili” non sono insulti verso un numero molto grande di persone? O gli insulti vanno bene solo quando li fa Cervi Riboldi contro qualcuno in coma o colpito dalla repressione delle vostre amiche pecorelle?

          • Non voglio essere criticato? Non l’ho mai detto né lo penso. Criticate pure. Gli unici ad aver detto agli altri cosa potevano o non potevano scrivere siete voi.

  • Cervi Ciboldi ha ragione su tutto. Contesta le baruffe e la vergogna.
    Ha ragione quando dice che la scelta è di uno stato democratico.
    Ha ragione quando parla di matrice ideologica, sennò non avrebbero attaccato Caselli, come ha poi giustamente ricordato.
    Questo articolo vi ha dato fastidio perché vi sbatte in faccia la realtà con molta più capacità di quanta voi non ne abbiate.
    L’unica cosa in cui ha torto è nel continuare a rispondervi, perché ai vostri papiri risponde smerdandovi in continuazione e mettendovi in ridicolo, ma fa il vostro gioco.
    Siete degli intolleranti e non sapete cosa sia la democrazia. Anche voi siete le “vittime” di cui parla nell’articolo, perché siete indottrinati. E ricordatevi che l’Italia del buonsenso è contro di voi, e con Inchiostro che dice la sua, e si schiera dalla parte della legalità in modo forte: è il segno che ci sono giovani informati che sanno pensare con la loro testa, e c’è da sperare che di gente impegnata come l’autore di questo articolo ce ne sia sempre di più.

    • Tu non mi conosci, non sai cosa faccio nella vita, quali esperienze politiche e sociali ho vissuto però mi dai dell’indottrinato, dell’incapace, del ridicolo, dell’intollerante, dell’antidemocratico, del disinformato e velatamente altri aggettivi poco simpatici schierandoti dalla parte dell’informazione, della democrazia e della non dottrina. Io mi sono limitato a criticare un articolo che articolo non è e la boria e saccenza del suo autore. Chi di noi due l’ha fatta fuori dal vaso?

    • marco gallucci

      io ho un sasso che mi protegge dalle tigri.

      funziona.

      nessuna tigre mi ha mai attaccato in vita mia.

      ah dimenticavo Giovanni Cervi Ciboldi ha ragione!

  • mah, sono un lettore distratto e saltuario di inchiostro, e francamente quest’articolo non vuol dire niente.
    Non dice nulla sulla Tav, rimandando ad “altrove” per le ragioni del si: legittimo, ci mancherebbe…resta da chiedersi se il posto giusto per questi editoriali siano il giornale/blog di inchiostro. Non credo, ma va bhe.
    A questo punto immagino che l’articolo sia sulla legittimità della protesta e dei suoi mezzi: a prescindere dalla tav? Arrampicarsi su tralicci e torri per difendere il lavoro è giusto o sbagliato? i blocchi stradali e le occupazioni delle fabbriche sono giusti o no?
    Poi, ammetto di non sapere come funziona la democrazia, non essendo un costituzionalista nè esperto in architetture istituzionali, ma ne so abbastanza per pensare che non sia un mero fatto procedurale, per cui se una determina governativa compie tutto il suo iter allora resta scritta nella pietra per sempre e pace all’anima del conflitto sociale.
    Infine, sempre senza essere giurista, legalità e giustizia non sono sinonimi, e non ho dubbi su quale parte scegliere in caso di “conflitto”: pieno il mondo e la storia di “criminali” a cui sono grato.

    • Bell’intervento, avrei voluto avere la pacatezza di Marco.

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