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La corsa allo spazio

Alla fine della seconda guerra mondiale, molti scienziati tedeschi sono stati reclutati dagli Stati Uniti per l’Operazione paperclip. L’intento era quello di evitare che le conoscenze scientifiche, a cui i nazisti erano giunti, andassero nelle mani dell’altra potenza mondiale: l’Unione Sovietica.

Nella prima metà del Novecento i tedeschi avevano raggiunto risultati molto importanti in vari campi della scienza. Per esempio, nel 1938 i due chimici tedeschi Otto Hahn e Fritz Strassmann dimostrarono per la prima volta sperimentalmente la fissione del nucleo di uranio235, fenomeno che sarebbe stato utilizzato nella preparazione della bomba atomica.

Uno scienziato in particolare, però, attirò l’attenzione degli statunitensi: il barone Wernher von Braun.

Egli contribuì allo sviluppo della tecnologia utilizzata nella costruzione dei razzi e grazie ai suoi lavori la Germania nazista ha ottenuto molteplici vittorie, in particolare contro i britannici: ricordiamo, ad esempio, il bombardamento di Londra durante la seconda guerra mondiale, per cui sono stati utilizzati i razzi V-2 di sua invenzione.

Con la sconfitta della Germania, von Braunn fu portato negli USA: prima, è stato inserito nella già citata operazione paperclip (una prima concretizzazione della Guerra Fredda); successivamente, è stato fondamentale nello sviluppo della NASA, acronimo per National Aeronautics and Space Administration (Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche).

La NASA è un’agenzia governativa civile il cui motto è: “ For the Benefit of All”; è nata ufficialmente il 29 luglio 1958, dopo il National Aeronautic and Space Act firmato dal presidente Eisenhower, ma è diventata operativa il 1° ottobre dello stesso anno, rimpiazzando il NACA (National Advisory Committee for Aeronautics).

Ment800px-Sputnik_asmre il NACA (fondato nel 1915) era nato per promuovere la ricerca nell’ambito dell’aviazione militare, la NASA aveva lo scopo di affrontare la rivoluzione del programma spaziale americano, con la speranza di contrastare la supremazia dei sovietici. L’Unione Sovietica, infatti, aveva lanciato con successo il primo satellite artificiale: lo Sputnik 1, che il 4 ottobre 1957 iniziava la sua orbita intorno alla Terra.

La sfida tra le due potenze mondiali, che si collocava certamente nell’ambito della Guerra Fredda, viene ricordata come corsa allo spazio.

Il primo satellite statunitense che sarebbe dovuto andare in orbita è stato il razzo Vanguard TV3 che, però, si è rivelato un enorme fallimento: il 6 dicembre 1957 è esploso disastrosamente dopo essersi sollevato da terra per soli 1.2 metri. Le cause non sono state mai note con chiarezza: è certo che questo risultato fatale non è passato inosservato. I quotidiani americani hanno sottolineato la disfatta con articoli e titoli pungenti: Flopnik, Kaputnik, Oopsnik sono solo alcuni dei giochi di parole emersi in quei giorni, ricordando il successo dello Sputnik 1 sovietico.

Nonostante il gioco politico alla base della corsa allo spazio, sia i sovietici che gli americani hanno raggiunto notevoli successi passati alla storia come conquiste del genere umano.NASA-Apollo8-Dec24-Earthrise

Ricordiamo a tal proposito che il 12 aprile 1961 (festa nazionale in Russia) Yuri Gagarin è entrato in orbita diventando il primo uomo a raggiungere lo spazio mentre John Glenn è stato il primo americano a orbitare con successo attorno alla Terra, completando addirittura tre orbite a bordo del Friendship 7 nel febbraio 1962.

Il risultato più affascinante rimane indubbiamente l’atterraggio lunare: l’astronauta americano Neil Armstrong, il pilota del modulo di comando Michael Collins e il pilota del modulo lunare Buzz Aldrin, sono stati i primi uomini a raggiungere la luna. Era il 20 luglio 1969 e Armstrong pronuncia le seguenti parole: “One small step for man, a giant leap for mankind”.

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