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La Bellezza di VideoSlam: cinque Sensi più uno

“Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio; significa prolungare i giochi dell’infanzia.”François Truffaut

VideoSlam, il contest di short-film organizzato tradizionalmente da Sottovento ormai da anni, è tornato, e per quest’edizione ha avuto la Bellezza come protagonista.

22339449_1706394279394041_6146708766083552023_oGiunto alla tredicesima edizione, la seconda organizzata nel 2017 – dopo la riuscitissima versione estiva a tema Paura –, il Concorso (aperto a tutti, professionisti ed amatori) ha vantato la compartecipazione del Festival dei Diritti e degli attori di Loft39, uno spazio polifunzionale dedicato ad attività d’Arte, cultura, corsi e piccoli eventi. Citando le parole degli organizzatori, “Cos’è per noi la Bellezza? È la bellezza di fare 23754649_1742601295773339_6868647868721559988_nCinema, una meravigliosa opera d’Arte collettiva, dove sono chiamate a lavorare insieme diverse persone, ognuna con un ruolo specifico, ed è solo grazie alla collaborazione di tutti che alla fine il film è realizzato con successo. Tutti sono indispensabili, dallo sceneggiatore al regista, dalle maestranze agli attori, dal compositore al montatore. Il Cinema crea comunità e aiuta a stare insieme, perché si collabora ad un obiettivo comune.”.

Per la durata massima di otto minuti, ogni squadra, con a disposizione solo una settimana di tempo per realizzare un cortometraggio completamente originale ed inedito, dalle musiche alla sceneggiatura, ha dovuto declinare la Bellezza in base ad uno dei “sei Sensi”: Olfatto, Udito, Vista, Gusto, Tatto ed il Sesto Senso. L’estrazione dei Sensi per i vari team è avvenuta martedì 14 novembre. La visione pubblica dei corti e la premiazione, invece, hanno avuto luogo ieri, martedì 21 novembre, durante la serata presentata dalla sceneggiatrice Claudia Palermiti.

PREMI

I tre migliori cortometraggi saranno proiettati al Cinema Politeama durante l’ultima serata del Festival dei Diritti, giovedì 30 novembre, prima del film Human Flow (2017), un documentario di Ai Weiwei, pluripremiato al Festival di Venezia. I realizzatori del cortometraggio decretato miglior film dell’edizione, in più, hanno ricevuto un buono per l’acquisto di materiale ed attrezzatura tecnica. E non dimentichiamoci delle bottiglie di vino omaggiate dal Sottovento ai vari corti premiati e menzionati.

GIURIA

La Giuria, presieduta da Federica Villa, docente di Storia e critica del Cinema presso l’Università di Pavia, era composta da Nicola Grignani (regista e video-maker), Filippo Ticozzi (regista e documentarista pavese), Lorenzo Filippo Giardina (Fondatore e Direttore editoriale della rivista d’approfondimento cinematografico, televisivo e teatrale Birdmen) e Giorgio Montolivo (pubblicitario e cultore della materia).

CORTOMETRAGGI IN GARA

1. Punti di vista [VISTA], di Federico Arfini – 2. Tango [TATTO], della Squadra Pasta col tonno – 3. Ludwig [UDITO], di Andrea Sala – 4. Il Duomo dei destini incrociati [VISTA], di Bautte Stories – 5. La bellezza di una fine [UDITO], di Ciak Aut – 6. Liberi sapori [GUSTO], della Cloudy Sunset Production – 7. Gustibor [GUSTO], di Jérome e Patti – 8. Impulso irresistibile [OLFATTO], di Michele Canevari – 9. La bellezza perduta del Gusto [GUSTO], di Paolo Scalese – 10. Entropia [SESTO SENSO], del Gruppo Ortica – 11. Mind energy [SESTO SENSO], di Riccardo Babel Traversa – 12. Touch [TATTO], di Ryan Spring Dooley – 13. Mani [TATTO], di Squadra volante – 14. De gustibus [GUSTO], di Andrea Teramo – 15. Immagini di quotidiano incanto [VISTA], di Valentina Iacchetta

PREMIATI E VINCITORI

Premio del pubblico: Tango [TATTO], della Squadra Pasta col tonno;

Menzione speciale per l’utilizzo dell’Animazione: Il Duomo dei destini incrociati, di Bautte Stories [VISTA];

Menzione speciale per l’opera primaImmagini di quotidiano incanto [VISTA], di Valentina Iacchetta, che, da sola, ha realizzato un cortometraggio ingenuamente delicato e con una puntuale attinenza al tema;

Miglior recitazione: Chiara Benzi, in primis per l’interpretazione in La bellezza di una fine [UDITO]. Benzi ha colpito la Giuria con una recitazione naturale e spontanea, fra gesti e sguardi;

Miglior sonoro: Ludwig, di Andrea Sala [UDITO];

Miglior sceneggiatura: Impulso irresistibile [OLFATTO], di Michele Canevari, che ha saputo confezionare un buon mockumentary dalla suspance palpabile, anche grazie ad un ottimo team di attori;

Miglior regia: Touch [TATTO], di Ryan Spring Dooley; un’opera esistenziale narrata, dalla bellezza infantile e dal forte carattere autoriale e registico;

Miglior film: Tango [TATTO], della Squadra Pasta col tonno; il cortometraggio, dalle ottime fotografia e struttura narrativa, ha messo d’accordo tutti all’unanimità. Un film sulla Bellezza, che fa del sonoro un punto di forza.

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