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ItaliaCamp: let your idea fly

di Valeria Sforzini

Sarebbe bello che le voci dei giovani venissero ascoltate, sarebbe stupendo che alle loro idee fosse dato spazio. Sarebbe ancora meglio che queste idee fossero messe in pratica. A chi non è mai capitato di fantasticare su una soluzione che potesse risolvere i problemi della propria città, della propria nazione o addirittura del mondo intero? Venti ragazzi hanno coltivato il loro sogno, e nel 2010 lo hanno trasformato in realtà: ItaliaCamp. Progetto ambizioso, forte e teso a migliorare la realtà e i valori italiani a livello internazionale. Con la conferenza tenutasi in data 16 ottobre presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “L.Spallanzani”, questa associazione ha presentato la 3° edizione del concorso “La tua idea per il Paese” e la missione internazionale USACamp (febbraio 2014) volta a valorizzare il made in Italy all’estero e a presentare nuove strategie e soluzioni di medio-lungo periodo per stimolare la ripresa del mercato del lavoro in Italia, a favore di un autentico sviluppo economico e sociale. Ognuno può inviare la propria proposta per migliorare il Paese in ambito di business e policy; le idee migliori verranno presentate nel corso di BarCamp organizzati dall’associazione al fine di mettere in contatto gli ideatori e i gruppi di ricerca con istituzioni, imprese e fondi d’investimento interessati alla messa in pratica delle idee più valide.

Moltissimi sono stati i progetti presentati fino ad ora nei sei BarCamp tenutisi in Italia, presso la Città del Vaticano e al Parlamento Europeo, e più di venti progetti sono ora in fase di realizzazione per un valore complessivo che supera i 20 milioni di euro. Voglia di fare, intelligenza, tanta intraprendenza e fiducia sono doti indubbiamente indispensabili per la riuscita di un progetto, per la ricerca di un futuro migliore per se stessi e per il proprio paese. Se a queste si aggiunge poi la giusta spinta, il cammino verso il successo diventa più leggero e un futuro più roseo comincia a non sembrare più solo un miraggio. È quindi facilmente comprensibile lo stupore e la delusione suscitati dalla scarsissima affluenza degli studenti alla conferenza e della poca visibilità che è stata data all’evento. Probabilmente è più facile parlare di cambiamento che proporre idee concrete e dare un contributo materiale, seppur piccolo, allo sblocco e alla crescita del Paese.

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