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InChiostroVeritas (23) – Stato di legittima difesa

InChiostroVeritas non è andato ai Caraibi. Ha solo mancato di dire la sua per un po’: perché si sta trasformando, sta indagando il mondo con occhi nuovi. Perché fare sempre le stesse cose non solo stufa, ma finisce per farti avere una visione monolitica, dogmatica, della realtà. Della vita vera, espressione a cui sono molto affezionato e di cui parlerò molto nei prossimi mesi. Vi avverto: a breve ci saranno delle novità. “Non cambiate canale!” si direbbe in televisione (capirete poi, con la trasformazione a cui ho accennato, quanto questa espressione sia più adatta che mai!).

Ho vestito i miei soliti panni di apprendista filosofo, la sera di mercoledì 16 al Collegio Cardano di Pavia, dove il professore di Estetica presso la nostra Università Simone Regazzoni ha presentato il suo ultimo libro dal titolo Stato di legittima difesa– Obama e la filosofia della guerra al terrore. Questo filosofo non è nuovo a speculazioni filosofiche che partono da fatti del “quotidiano”, che in questo particolare caso ha sia significato di “tutti i giorni”, sia di “giornale” (basti pensare infatti agli altri titoli irriverenti che si possono leggere nella sua bibliografia: Harry Potter e la filosofia– Fenomenologia di un mito pop, La filosofia di dr. House– Etica, logica ed epistemologia di un eroe televisivo, Pornosofia, per citarne alcuni). Quella che è stata chiamata filosofia pop, un nome che sembra calzarle a pennello: pop come un qualcosa che interessa e fa parlare tutti, che non riesci a ignorare. Qualcosa di cui il “popolo” si fa un’opinione che diffonderà di bar in bar, di panchina in panchina, di fermata dell’autobus in fermata dell’autobus. Ed è molto interessante che la filosofia parta da qui. In questo modo esce dagli studi dei professori universitari e dalle aule, vive in stanze che hanno sempre un solo tavolo ma molte meno sedie, che vengono occupate per pranzare o, meglio, per dare vita a un convivium dove il pensiero si inserisce tra un boccone e l’altro.

La riflessione pop da cui è partito il professor Regazzoni questa volta è racchiusa appunto nel titolo della sua ultima opera. La domanda di base è questa: fino a che punto la democrazia può definirsi tale? Nella pratica: gli Stati Uniti, che si stanno difendendo con le armi, usando il proprio ingegno per uccidere meglio il nemico rappresentato dai terroristi, sono ancora effettivamente una democrazia? Si stanno difendendo/attaccando in modo legittimo?

La risposta di Regazzoni è negativa.
I terroristi sono un nemico anomalo, inedito: non sono semplici civili perché si servono di armi, ma non sono neanche militari a tutti gli effetti perché non appartengono a un esercito. Eppure sembrava che gli Stati Uniti avessero catalogato eccome i terroristi: il fuoco è stato aperto. Questo scenario genera moltissimi quesiti sulla qualità della guerra, sulla legittimità dell’attacco e della difesa, sul comportamento politico-sociale del governo e degli uomini. Tutti interrogativi che il professor Regazzoni ha sviluppato con estrema lucidità e precisione, con l’attenzione e la cura del filosofo che si pone una domanda, reperisce tutto il materiale necessario, lo analizza e poi propone una risposta. Ma, come sapete, InChiostroVeritas ha il brutto vizio di osservare le cose da un’altra prospettiva, di vivere la filosofia assaporandola in quel clima originario in cui “filosofia” e “vita” erano quasi sinonimi. Terroristi o no, stato di legittima o illegittima difesa, nuovo tipo di guerra a causa di un nuovo tipo di nemico o vecchie guerre, una cosa rimane costante: l’uomo e la sua finitezza. L’uomo e la più antica delle guerre, quella in cui in gioco sono la vita e la morte. Il Tutto e il Niente. Se l’uomo riflettesse su questi argomenti, i quesiti a tutte le altre domande non troverebbero conseguentemente una soluzione? Se la politica sparisse e rimanesse solo una riflessione sull’esistenza, tutte le implicazioni superflue non si auto-eliderebbero? Forse sì. Se l’uomo capisse il vero, autentico, atavico, reale, brutale, schietto significato di “morte” allora forse vorrebbe attaccarsi alla vita talmente tanto, che ci penserebbe due volte prima di puntare il fucile e sparare. In fondo, La Morte è il Nulla e “di Nulla” è impossibile vivere. Che la pop-riflessione cominci!

Non ridere, non piangere, ma comprendi!

inchiostroveritas@gmail.com
@ChiostroVeritas

4 pensieri riguardo “InChiostroVeritas (23) – Stato di legittima difesa

  • Uhm… Prima ancora che una “democrazia”, gli USA sono un gigante economico e militare che esercita un potere di fatto, quali che siano i “pretesti di diritto”. Per il resto, essendo un’antichista terribilmente deformata in senso “professionale”, mi è venuto da pensare all’Atene periclea: assolutamente democratica e assolutamente imperialista. 😉 Perché la sua democratica macchina statale aveva bisogno di mantenersi coi tributi degli alleati/sudditi della “Lega di Delo”. E perché, per dare un ruolo politico-militare rilevante ai non-proprietari terrieri (buona parte della popolazione), era fondamentale quella flotta di triremi su cui erano impiegati e che era lo strumento dell’ “impero” marittimo… Chissà che nessuna democrazia, in realtà, sia così innocente come la si dipinge… 😉

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  • L’Atene democratica e schiavista ci ricorda anche recenti casi come il Sud Africa dell’apartheid o Israele, ossia Stati su base etnica caratterizzati da un forte nazionalismo e dall’esclusione di parte della popolazione dalla piena cittadinanza, ma al tempo stesso democratici per quanto riguarda la gestione del potere.

    Oppure pensiamo ai modelli di repubblica islamica come quello iraniano sciita, o quello propugnato dai Fratelli Musulmani, in cui a un ordinamento politico che prevede l’elezione popolare e il suffragio universale si affiancano principi confessionali.

    Oppure possiamo pensare alle democratiche potenze europee di 100 anni fa (Francia, Inghilterra, Paesi Bassi) e alle loro “gesta” coloniali.

    La partecipazione del demos alla gestione del potere e alla scelta delle cariche dirigenti non implica affatto un rispetto della legge naturale, specie riguardo a chi si trova o è posto fuori dal demos.

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  • tommi

    “gli Stati Uniti, che si stanno difendendo con le armi … sono ancora effettivamente una democrazia? Si stanno difendendo/attaccando in modo legittimo? La risposta di Regazzoni è negativa”. Ti sbagli, InChiostroVeritas, la risposta di Regazzoni è positiva! è un refuso, hai capito male o che? ciao

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  • InChiostroVeritas

    Hey ciao,
    È possibile che io abbia preso la classica cantonata!!!!-.-‘… Mi dispiace molto, moltissimo!!! Leggerò il libro, cercherò di comprendere e chiarirò l’equivoco!
    Ti ringrazio per avermelo fatto notare, mi scuso ancora 🙂
    Non riderò, non piangerò, ma comprenderò!
    🙂

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