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Inchiostro a volontà VI: ecco i vincitori

di Matteo Miglietta

 

Ieri sera, presso la libreria Feltrinelli di Pavia, si è svolta la premiazione finale del nostro concorso letterario “Inchiostro a volontà VI” dal tema “resto o vado via?”. I numerosi ragazzi presenti hanno potuto scoprire i titoli dei racconti che si sono aggiudicati le prime cinque posizioni, battendo tutti gli altri 124 avversari, oltre a conoscere finalmente le parole contenute in nei primi tre testi, letti dalle nostre bravissime redattrici.
Tutti e cinque i testi saranno pubblicati nell’inserto speciale del numero di gennaio di “Inchiostro”, oltre che sul nostro blog. Ora non resta che comunicare a chi non fosse riuscito a partecipare alla cerimonia di ieri i nomi dei vincitori.

Partiamo dunque dalla quarta posizione, dove si è registrato un ex aequo fra “Il cucchiaino” di Ilaria Frascarolo e “L’incompleto” di Valentina Leoni.
Il gradino più basso del podio è stato invece occupato da Marta Mangiarotti e il suo “Good luck my babe”, che si è aggiudicata un buono da 80 euro spendibile presso la libreria Feltrinelli di Pavia. “La riflessione sul tema proposto è il filo che lega molti brevissimi racconti, in un suggestivo itinerario attraverso il tempo che illumina via via, con duttile maturità stilistica, momenti cruciali di vite celebri e di vite comuni” è quanto hanno dichiarato i giurati nel consegnare simbolicamente il premio a un’amica di Marta, visto che la vincitrice non è riuscita a partecipare alla premiazione.

Secondo è arrivato Alessandro Madeddu con “Un lavoro per il dottor Fredersen”, vincitore di uno Smartbox “due notti fuori porta”. Alessandro, una volta chiamato a ritirare il premio, quasi incredulo ha subito detto “ringrazio i giurati per aver trovato un senso al mio racconto”, un testo che il dottorando pavese aveva scritto ben sei anni fa e che i giurati hanno ritenuto sia stato “scritto con penna tanto sicura e brillante sul piano stilistico quanto salda nella costruzione di una sapiente architettura narrativa e introspettiva”.

Infine il primo premio, un netbook del valore di 270 euro, è stato vinto da Corinna Trippini (nella foto) grazie a “Per fortuna lo sono”, un testo che la studentessa di medicina ha detto di aver realizzato “quasi in maniera terapeutica: avevo bisogno di sfogarmi e, invece di andare dallo psicologo, mi sono messa a scrivere”. Si tratta di un elaborato decisamente impegnativo, che, come si legge nelle motivazioni della giuria, ha vinto perchè “Il tema proposto viene declinato con piena aderenza e grande maturità espressiva. L’originalità della scelta narrativa poggia su una solida base di coscienza etica e impegno civile e umano”.

Un ulteriore ringraziamento per la riuscita dell’iniziativa va sicuramente ai membri della giuria il dottor Romano Franco Tagliati, la prof.ssa Gianfranca Lavezzi, la dott.ssa Grazia Bruttocao e le due nostre redattrici, tutti presenti alla premiazione di ieri (ad esclusione della dott.ssa Bruttocao, che a causa di un contrattempo non è riuscita a partecipare) e tutti entusiasti dei racconti inviati dai partecipanti. “È stato davvero difficile decretare un vincitore su tutti -hanno dichiarato all’unisono il dottor Tagliati e la prof.ssa Lavezzi-, e ci teniamo a sottolineare il fatto che sono stati apprezzati tutti i racconti che abbiamo letto. Il livello complessivo è stato molto alto”.
Appuntamento all’anno prossimo, dunque, quando contiamo di organizzare la settima edizione di “Inchiostro a volontà”.
Intanto continuate a seguirci perché nuove iniziative letterarie bollono in pentola!

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