Sport

#InchiostRio, seguite con noi le Olimpiadi!

Pensavate fossimo tutti in vacanza eh? E invece «Inchiostro» quest’estate non va in ferie, e giuro che c’entra poco l’essere stato incatenato in Redazione…
Archiviati ormai da quasi un mese gli Europei di calcio, ecco alle porte un altro importantissimo appuntamento sportivo: le Olimpiadi di Rio, l’evento che avvicina un po’ tutti noi agli sport meno mainstream. Poco più di due settimane di Giochi, dal 5 al 21 agosto, con la sola eccezione del calcio che avrà inizio prima dell’apertura ufficiale (il 3 agosto quello femminile, il 4 quello maschile). «Inchiostro» seguirà con voi le Olimpiadi, con un appuntamento fisso ogni tre giorni per raccontarvi le gare, le medaglie e gli eventi più importanti di questo agosto brasiliano.
Ma come stiamo arrivando a Rio 2016?

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Diciamo che le premesse di queste Olimpiadi non sono certo le migliori: molti sono stati i problemi di questo pre-olimpico. Uno dei principali, nonché il più noto, è certamente lo scandalo doping che ha colpito principalmente (ma non esclusivamente) l’atletica russa, seguita dall’esclusione poi di ben 68 dei loro atleti. Uno scandalo massiccio, che ha colpito anche altre Federazioni, compresa la nostra Viktoria Orsi Toth, giocatrice di beach volley trovata positiva al doping e perciò rispedita immediatamente a casa.

Ma pure la location non scherza affatto: il Brasile ha riservato non poche sorprese agli atleti giunti lì. Innanzitutto la questione del virus Zika, che ormai da mesi sta colpendo il Paese sudamericano e che ha fomentato moltissime proteste per i pericoli che avrebbe potuto portare agli sportivi, tanto da spingerne molti a rinunciare ai Giochi. Forfait non da poco visto che, con l’aggiunta dei già citati squalificati per doping, ciò ha portato all’aumento degli atleti portati a Rio dalle altre Federazioni, italiana compresa (da 297 atleti iniziali siamo passati a portarne 308).

Il nuoto ad ostacoli, nuova disciplina olimpica
Il nuoto ad ostacoli, nuova disciplina olimpica. E si, uno degli ostacoli è la peste

Poi, superati i test antidoping ed dopo essersi armati di anti-zanzare per evitare contagi di Zika, come se la stessa partecipazione a queste Olimpiadi fosse una lunga corsa ad ostacoli, gli atleti hanno dovuto superare anche le disastrose condizioni del villaggio olimpico: cavi scoperti, appartamenti in stile bettola (addirittura alcuni senza acqua corrente o senza vetri alle finestre). Più una recensione negativa di “TripAdvisor” piuttosto che la descrizione di quello che dovrebbe essere l’alloggio di migliaia di atleti del più importante evento sportivo del mondo. Se a tutto ciò aggiungiamo l’inquinamento altissimo delle acque dove si dovrebbero svolgere le gare di nuoto di fondo, con addirittura la presenza di cadaveri, abbiamo davanti il quadro definitivo di un pre-olimpico con più ombre che luci.
Ah, e naturalmente non dimentichiamo nemmeno l’allarme terrorismo, con la richiesta alle Federazioni statunitensi ed israeliane di non esporre bandiere ai loro villaggi per abbassare il rischio di attentati. Ah, la gioia e la spensieratezza dello sport…

Ma bando alle ciance, noi siamo pronti a seguire con voi e per voi questi Giochi sperando di poter rivivere anche momenti di puro divertimento come questo. #VogliamoLeFilippineAiTuffi

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