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Inaugurazione della mostra dedicata a Gianni Brera

di Stefano Sette

Si è svolta sabato mattina, presso il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria, l’inaugurazione della Mostra “La (dis)informazione sportiva”, in ricordo di Gianni Brera. Nel ricordare il giornalista pavese, morto in un incidente stradale a Codogno il 19 dicembre 1992, sono stati mostrati i ritagli di alcuni articoli e le immagini sportive nella storia del Novecento, oltre a una collezione di quadri del pittore Antonio Belli e a una lettera scritta da Brera alla scrittrice e filologa letteraria Maria Corti il 29 marzo 1974. Le persone intervenute si sono volute soffermare sul carattere e sugli interessi di Gianni Brera: appassionato di Storia – nella sua mente e nei suoi pensieri precedeva lo sport – si laureò in Scienze Politiche nel 1942 con una tesi su Tommaso Moro. Dopo la firma dell’armistizio di Cassibile con le Forze Alleate si trasferì in Svizzera, e quando tornò in Italia si arruolò tra i partigiani combattendo in Val d’Ossola. Da simpatizzante di sinistra disse di provare ammirazione per Che Guevara e si candidò alle elezioni politiche del 1983 (in lista con il Psi) e del 1987 (con i radicali), senza però essere eletto.

Ci si è soffermati sul fatto che i migliori articoli di Brera, scritti nel primo dopoguerra da inviato della Gazzetta dello Sport, non riguardavano il calcio ma il ciclismo e l’atletica leggera: in particolare si è analizzato il suo racconto del Tour de France 1949 – in cui seguì le varie tappe con riferimenti alla cultura e il paesaggio locale – e il fondo Nessuno è straniero, pubblicato nel 1950 in occasione del primo Giro d’Italia vinto da un ciclista non italiano (la maglia rosa andò allo svizzero Hugo Koblet). Altri aspetti che hanno segnato l’eccentricità di Gianni Brera sono stati l’intervista in latino al finlandese Paavo Nurmi (campione di mezzofonodo), fatta sul traghetto che li portava da Stoccolma a Turku, e aver cominciato un articolo di prima pagina sulla Gazzetta con un richiamo a Ugo Foscolo. Al termine dell’incontro è stato messo a disposizione del pubblico il volume Il tempo sperperato nel ricordo di Gianni Brera curato dal professor Angelo Stella, in cui sono presenti alcuni dei migliori pezzi della letteratura sportiva.

La mostra rimarrà aperta fino al 31 dicembre, e sarà possibile visitarla dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 18:30 e il sabato dalle 8:30 alle 13:30.

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