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Il saluto di Del Piero e il sorriso di Cassano

di Francesco Iacona

Segnano quattro gol a testa la Juventus e il Milan. Le trasferte delle due contendenti allo Scudetto risultano entrambe vittoriose, lasciando così invariata la situazione nella parte più alta della classifica. E stando così i risultati, la corsa al titolo sembra ormai definitivamente conclusa: è ormai improbabile che i bianconeri potranno farsi recuperare addirittura 4 punti (considerando che in caso di arrivo a pari merito prevarrebbe la Juventus) nelle ultime tre abbordabili partite.

Si fa subito in discesa il derby piemontese per la Juve grazie a un pregevole gol in mischia di Vucinic: dopo 16 minuti, infatti, i tre punti sono già messi al sicuro. Seguono il secondo gol consecutivo del recuperato Borriello e l’ennesima marcatura di uno strepitoso Vidal, tutto in preludio della seconda rete dell’attaccante montenegrino, che per la prima volta realizza una doppietta in maglia bianconera. Poco altro da aggiungere, se non che la squadra di Conte – sotto gli occhi attenti di due vecchie glorie come Michel Platini e Giampiero Boniperti – mette a segno l’ottava vittoria consecutiva (in cui: 23 gol segnati e solo 1 subito).

Campionato a parte in casa bianconera, ormai, uno degli argomenti più discussi è senz’altro il futuro di Alessandro Del Piero, che nell’intervista con Fabio Fazio a “Che tempo che fa” dichiara che la finale di Coppa Italia del prossimo 20 maggio sarà – salvo sorprese dell’ultima ora – la sua ultima gara in bianconero. Ai tifosi juventini certamente verrà il voltastomaco al solo pensiero di non vedere più indossare la casacca bianconera al loro Capitano, ma forse è meglio così. Quale modo migliore per una bandiera come Del Piero, di dire addio alla propria squadra se non riportandola alla vittoria (sicuramente dello Scudetto, forse della Coppa)? Chiudendo la sua lunghissima avventura quest’anno avrebbe sicuramente l’occasione di concludere in bellezza, salutando i tifosi con un bellissimo Scudetto conquistato dopo tanti anni bui. Meglio così, forse.

Ai quattro gol della Juve risponde il Milan che, seppur mantenendo l’andamento poco frizzante degli ultimi tempi, riesce a essere incredibilmente concreto. Il segno lo lasciano due grandi campioni: Zlatan Ibrhaimovic e soprattutto Antonio Cassano. Il primo parte (molto) male sbagliando stop e appoggi elementari, ma diventa devastante subito dopo il gol del vantaggio. Fantantonio, invece, torna a splendere dopo un incubo durato cinque mesi e mezzo: la sua presenza in campo regala quel tocco di fantasia che tanto era mancato alla squadra e i suoi due assist a Ibrahimovic e il suo ritorno al gol fanno tornare il sorriso a un ragazzo che si merita questo riscatto dopo lo sfortunato malore. Felice lui, quindi, felice il Milan e felice anche Prandelli, che in vista degli ormai imminenti Europei sembra aver ritrovato una pedina importante. Tra Ibrahimovic e Cassano si infila furtivo il sorprendente Nocerino – nota felice della stagione rossonera – che con una splendida (e fortunosa) serpentina realizza il suo decimo gol in campionato (l’undicesimo stagionale), confermandosi sempre più vicecapocannoniere della squadra.

Apertissima è, invece, la corsa all’Europa. Uscita dal giro la Roma, ben quattro squadre condividono il terzo posto utile per giocare i preliminari di Champions League. La Strama-Inter conquista 3 punti importantissimi (e non facili) contro il Cesena e, in quanto squadra più in forma, si candida come favorita per raggiungere l’obiettivo. Mentre l’Udinese resuscita sul più bello e stende (agganciandola) una cottissima Lazio in uno scontro diretto dal finale accesissimo. Nella disputa anche il Napoli, beffato proprio dalla Roma all’ultimo minuto.

La classifica rimane invariata pure in coda, dove ancora è da decidere la terza squadra che accompagnerà in Serie B Cesena e Novara. Il Lecce viene sconfitto in casa dal Parma, non approfittando dell’ennesima sconfitta del Genoa e del passo falso della Fiorentina (comunque abbastanza sicura in virtù dei 6 punti di vantaggio).

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