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Il punto letterario (4) – Sfuggi l’attimo e la noia ti ricompenserà!

di Elena Di Me

C’è un luogo che immagino essere particolarmente carico di spunti riflessivi, facile al risalir di pensieri nostalgici. Fosse per me, lo promuoverei a  locus amoenus del mese: il vano alla finestra, ciò che più invidio alle case in stile vittoriano. Proprio là mi vedreste seduta con le ginocchia tra le braccia e la testa poggiata sul vetro a inventarmi le vite degli altri. Se mi aiutaste a immaginare la scena, cogliereste anche voi ispirazione dal normale corso dei passanti, banali esseri che vorticano in una polverosa e desolata quotidianità. E sareste sicuramente catturati dalle attrazioni comunemente pavesi che offre via XX Settembre: il suonatore di organetto che addolcisce i vostri pensieri proprio mentre passate davanti alla Caritas diocesana; l’artista bohemien che con i suoi quadri vuole farvi rivivere la spensieratezza degli anni spesi a prendere il sole all’area Vul; il Charlie Chaplin che con il suo bastone sembra indicare focaccine e pizzette del forno proprio di fronte al suo modesto palcoscenico, l’unica vera stazione di rifornimento prima di affrontare la baraonda del mercato in Piazza Petrarca.

Senza spingerci troppo in là con i casting, di attori che vanno ripetendo la loro parte  per convincervi della loro assoluta audacia se ne possono trovare a migliaia in questo teatro sprovvisto di sipario che è la vita. Li incontrate sempre nello stesso luogo alla stessa ora mentre riepilogano gesti, emozioni e situazioni che si sono succeduti identici davanti a un pubblico rimasto invariato negli anni. Eppure, nella loro paralisi spirituale, la chiave per lasciarsi alle spalle la routine è passata tra le loro mani almeno una volta – bastava semplicemente spingere il maniglione antipanico per assaporare la libertà al di là dell’uscita di emergenza. Il tentativo di fuga è stato inevitabile e la successiva sconfitta altrettanto prevedibile. Qualche forza sovrannaturale – la morale della società – li ha schiaffati al suolo e ingabbiati in una realtà dov’è la corruzione a dettar legge. E sono così sfortunati quelli a cui il fallimento si palesa con tutta la sua prepotenza, che difficilmente potranno trattenersi dal prendersela con chi è indifeso; i più furbi potranno sempre inghiottire il rospo e spuntarla per un pelo anche quando si tratta di interpretare una canzone di cui non ricordano le parole.
Fermatevi dunque a osservare questa messa in scena e scacciate dalla vostra mente la convinzione che si tratti solo di una perdita di tempo. Attendete il momento rivelatore, il particolare che smaschererà il vero temperamento degli abitudinari, nascosto dietro ad un gesto ordinario o ad una banale situazione. Se avrete pazienza,“una lama di luce grigia” non esiterà a manifestarsi davanti ai vostri occhi per illuminare quanto vi sfugge tra uno sbadiglio e l’altro. Valuterete allora come anche il pallido Charlie Chaplin saprà confondersi tra la folla mostrando il volto disfatto dalla stanchezza mentre si avvia verso piazza Dante, alleggerito dai guadagni della giornata. Punto!

Un pensiero su “Il punto letterario (4) – Sfuggi l’attimo e la noia ti ricompenserà!

  • anonimo

    Complimenti ho letto tutti i tuoi articoli veramente molto brava 🙂
    aspetto con ansia il prossimo

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