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Il G20 2021 è un’occasione per l’Italia?

Dal 1 dicembre 2020 l’Italia ha assunto la presidenza del G20, il principale forum globale per la cooperazione economica e finanziaria che riunisce i rappresentanti delle prime 19 economie del mondo e dell’Unione Europea.
A comporre il “Gruppo dei 20” sono, oltre all’UE, i membri del G7 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti), il gruppo BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e Arabia Saudita, Australia, Argentina, Corea del Sud, Indonesia, Messico e Turchia.
Questi Paesi rappresentano l’80% del PIL globale e il 60% della popolazione mondiale.
Al G20 presenziano anche, come ospiti permanenti, la Spagna e le più importanti istituzioni internazionali, ossia il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l’Ocse, il Financial Stability Board e le Nazioni unite; ma per permettere una maggiore rappresentanza la presidenza può decidere di invitare altri ospiti.

Questo summit è nato nel 1999 con l’obiettivo di mantenere la stabilità finanziaria a livello globale, tuttavia nel corso degli anni l’agenda del G20 si è estesa, includendo anche temi come le migrazioni, il riscaldamento globale, la parità di genere e l’occupazione.
Per questo motivo, dal 2008 partecipano al forum, oltre ai Ministri delle Finanze, anche i Capi di Stato e di Governo e dal 2011 si svolgono riunioni tra Ministri di varie competenze.
A proporre le attività e il programma principale è il Paese che detiene la presidenza, la cui assegnazione si basa su un sistema di rotazione annuale istituito nel 2011 ed applicato dal 2016.

g20-logo

Nel corso del 2021 l’Italia avrà l’opportunità di coordinare i lavori del G20 fino all’incontro dei leader che si terrà in autunno a Roma.
L’agenda della presidenza ruota intorno a 3 parole: People, Planet, Prosperity. L’obiettivo preposto è salvaguardare il pianeta e assicurare una ripresa economica inclusiva e sostenibile.
Con Joe Biden alla Casa Bianca, il G20 di quest’anno rappresenta anche l’occasione per l’Europa di rilanciare i rapporti transatlantici, che avevano subito una fase di stallo a causa della resistenza di Donald Trump al multilateralismo.
Le riunioni ministeriali si svolgeranno a partire da maggio 2021 e tanti sono gli eventi in programma lungo tutto il territorio nazionale.
Tra questi, il più atteso è il Global Health Summit, che si terrà il 21 maggio e sarà l’occasione di incontro tra i Ministri della Sanità, chiamati ad affrontare sinergicamente le sfide poste dall’emergenza sanitaria.

L’Italia è quindi protagonista di un momento cruciale per le sorti del pianeta: i danni economici dovuti all’emergenza sanitaria e il cambiamento climatico preoccupano sempre di più.
Il Fondo Monetario Internazionale ha registrato una contrazione dell’economia globale nel 2020 del 3,5% e ha stimato che 90 milioni di persone si ritroveranno in condizioni di povertà estrema entro la fine del 2021.
Nel frattempo, l’emergenza sanitaria è affiancata da quella climatica.
Secondo la World Meteorological Organization, il 2020 è stato l’anno più caldo mai registrato. Nonostante i dati climatici siano molto simili a quelli del 2016, il record del 2020 acquista maggiore importanza se consideriamo il crollo delle emissioni di anidride carbonica dovuto al blocco delle attività durante la pandemia.
Ma l’importante ruolo di Roma nella lotta contro il cambiamento climatico non si ferma al G20: durante il 2021 il Regno Unito e l’Italia collaboreranno nell’organizzazione della COP26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà in autunno a Glasgow.

Come sottolineato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno 2020, gli importanti eventi che attendono l’Italia costituiranno <<un’occasione preziosa per affrontare le grandi sfide globali e un’opportunità per rafforzare il prestigio del nostro paese>>.

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