Attualità

Il Festival dell’Economia a Trento

di Alberto Scaravaggi – Trento

Oggi si chiude a Trento il Festival dell’Economia (quarta edizione), quattro giorni di incontri e dibattiti in cui gli economisti di mezzo mondo hanno provato a spiegare le cause di questa crisi globale, come indica il tema di quest’anno, e le ragioni del fallimento delle loro previsioni. Ci hanno provato anche con un processo, celebrato ogni giorno alle ore 12, presso la Sala Depero del palazzo della Provincia autonoma. Presidente del “tribunale” era Massimo Gaggi, inviato negli Stati Uniti del Corriere della Sera, che ha svolto il ruolo di moderatore, mentre la giuria era composta da un gruppo di studenti universitari italiani, selezionati dall’Università di Trento. L’accusa agli economisti, ai banchieri, ai controllori e ai governi del mondo è stata sostenuta da Roberto Perotti, docente di economia politica alla Bocconi, da Luigi Spaventa, docente di economia alla Sapienza di Roma, già ministro del bilancio nel governo Ciampi del 1993 e presidente della Consob tra il 1998 e il 2003, e da Marco Onado, docente di economia dei mercati finanziari alla Bocconi ed editorialista del Sole 24 Ore. Gli “avvocati” difensori, invece, sono stati interpretati da Luigi Giuso, docente di economia all European University Institute di Firenze, da Pier Carlo Padoan, vicesegretario generale dell’Osce, da Andrea Prat, docente della London School of Economics, e da Luigi Zingales, docente di economia alla Chicago University. Il verdetto della giuria è stato molto chiaro e severo: colpevoli. Gli economisti, le agenzie di rating, gli organi di controllo internazionale e la politica economica del governo americano e non solo, sono stati ritenuti colpevoli di condotte omissive e non rispettose delle, pur esigue, regole economiche fondamentali. Inoltre, è stata sottolineata la netta opposizione dei regolatori, durante gli anni che hanno preceduto lo scoppio di questa bolla finanziaria, alla elaborazione di regole più severe, con riguardo soprattutto a quelle sul consolidamento delle riserve finanziare degli istituti bancari. Insomma, questo Festival ha provato a mettere a nudo quali e di chi sono state le principali responsabilità del disastro economico che stiamo vivendo, in un clima molto organizzato, ma decisamente “freddo” che caratterizza il capoluogo tridentino.
Tutte le informazioni e i podcast delle conferenze sono disponibili sul sito del Festival: http://2009.festivaleconomia.eu/

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