Attualità

Il caffé lungo non sveglia nessuno

 

di Giovanni Cervi Ciboldi

 

Va bene che siamo «l’unico modo di dare una svolta al cambio di passo del paese», che su di noi «devono essere incentrate le riforme», che «i giovani sono l’unica speranza del domani».

Lo ha detto Bagnasco, ieri; lo ha detto un qualche politico, ieri l’altro. Verosimilmente, lo ripeteranno entrambi anche domani. Solo che il ruolo di un cardinale è quello di predicare, quello di un parlamento di razzolare. E – per essere buoni, vista la primavera – razzola male, malissimo.

Felici di essere «l’unica speranza del domani». Basta chiarire che l’iscrizione al registro della futura speme non è una concessione o un riconoscimento, ma una fatalità data da cause di forza maggiore (il tempo). A furia di recitare la parte della maschera che attende in eterno senza mai entrare in scena, va a finire che poi qualcuno o s’addormenta, o se s’infastidisce inizia veramente a pensare di metterci ogni firma possibile, sulla riforma del lavoro. Perché tra il poco e il nulla, meglio il poco.

«L’unica speranza del domani». E oggi? Oggi annacquiamo riforme. O magari non le votiamo proprio.

Nel merito: occorre «migliorare le condizioni d’ingresso nel mercato del lavoro» ma «l’attuale forma dell’articolo 18 non può essere accettata». E’ necessario «eliminare i vincoli che non permettono ai giovani pari possibilità lavorative» ma «emenderemo il decreto liberalizzazioni». E via così. Dalla vulgata alla pratica c’è un abisso.

Così da Seoul Monti dice che «il paese non è pronto». Non è vero, la gran parte del «paese» è prontissima, è una gran parte dei suoi rappresentanti a non esserlo. O meglio: a non volerlo essere. Non con le elezioni vicine.

Non conviene affatto somministrare agli elettori un caffè tanto forte da svegliarli e riportarli alla realtà di una società mutata nei fatti e che deve cambiare anche nelle leggi. Non sotto elezioni, quando urge tenere in piedi possibili coalizioni e sotto braccio possibili elettori.

Meglio annacquarlo, allora. Solo che il caffè lungo, oltre a non svegliare nessuno, ha pure un sapore orripilante.

 

Un pensiero su “Il caffé lungo non sveglia nessuno

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    Bravo!

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