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IJF17 #4 – Fare rete: condividere per costruire comunità

Venerdì 7 aprile 2017, alle 10.30, nella Sala Priori dell’Hotel Brufani, si è tenuta una conferenza, mediata dalla giornalista del TG2 Maria Concetta Mattei, nella quale i relatori, appartenenti a campi differenti, hanno condiviso la loro esperienza di vita sulla quale hanno costruito progetti in grado di contribuire al miglioramento della società, ognuno in un modo differente.
Federico Bastiani, fondatore di Social Street, racconta la nascita, nel settembre 2013, della sua idea che sta avendo molto successo a livello non solo nazionale. Il progetto è una vera “strada sociale” che dal virtuale porta al reale, ricreando un senso di comunità che nasce dal vicinato. Sfata così la definizione di solitudine che ci fornisce il Treccani, infatti secondo lui, “Internet avvicina le persone lontane e allontana quelle vicine”. Social Street utilizza i gruppi chiusi di Facebook, a costo zero e si basa sui principi di “inclusione, gratuità e socialità disinteressata”. Il progetto ha come obiettivo l’abbassamento dei muri tra noi e i nostri vicini di casa, con cui spesso non si tende ad avere alcun rapporto.
Il contributo di Giovanni Maddaloni, fondatore di Star Judo Club Napoli, ci riporta alle difficoltà che segnano un territorio italiano da sempre schiacciato dai pregiudizi: parliamo della realtà di quartieri come quello di Scampia, in cui Maddaloni è nato e che oggi cerca di risollevare, creando una sinergia anche con la politica, in questo momento in una fase di crisi epocale. Egli sottolinea poi l’importanza della resilienza e del contributo che ognuno di noi può dare per fare stare meglio gli altri, partendo dalle nostre sofferenze.
Sandra Mori, general counsel di Coca-Cola e presidente di Valore D, illustra i valori che un’impresa deve avere, utilizzando l’esempio di quella in cui lavora: la missione di contribuire all’interno della comunità diventa quasi inevitabile per soddisfare l’aspirazione di ognuno di vivere al meglio. Sandra è anche una forte sostenitrice della causa femminile: con il progetto Valore D vuole combattere il pregiudizio nei confronti delle donne sul mondo del lavoro e invita ad agire in questo senso, fin dalla prima adolescenza, per evitare che molte giovani donne siano soggette alla falsa verità che i mestieri siano differenziati in base al genere di chi li svolge. Da qui l’hashtag: #ledonnediscienza.
Con il coinvolgimento di questi ospiti e del pubblico interessato, la conferenza è riuscita a lanciare importanti messaggi, condivisi e sostenuti da tutti i relatori e in particolare è riuscita a dare spunti per la realizzazione di progetti in grado di migliorare una realtà, territoriale e individuale, con grandi potenzialità non ancora pienamente sfruttate.

Valentina Fraire

Studentessa al primo anno di Scienze e tecniche psicologiche presso l'Università degli Studi di Pavia

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