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I precari e San Siro

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Il diploma di San Siro che il Comune di Pavia ha attribuito ai ricercatori precari dell’Università e di enti di ricerca per “pubblica benemerenza” è da oggi in rettorato dell’Università di Pavia.

A consegnarlo al rettore Angiolino Stella, una delegazione di ricercatori precari dell’Ateneo pavese, Andrea Membretti, in rappresentanza dei contrattisti, Roberta Valmechino, assegnista, Serena Stanga, presidente dell’associazione dottorandi, e Alberto Ceroni, dottorando. “Crediamo che il diploma ai ricercatori precari possa avere qui in rettorato la sua migliore visibilità” ha detto Andrea Membretti, che ha sintetizzato le richieste dei precari all’Ateneo: “un delegato con cui interloquire, l’impegno a rendere pubblici i dati sulla “ricerca sommersa” e l’organizzazione di una conferenza  dedicata a questi temi”; a una conferenza sulla ricerca a Pavia sta lavorando anche l’associazione dei dottorandi pavesi. Il rettore Stella ha confermato ai ricercatori precari la volontà di far emergere il loro lavoro: “Svolgete un ruolo importantissimo, per questa ragione ho affidato al prof. Giuseppe Faita, delegato per il personale, l’incarico di monitorare tutte le forme di lavoro precario della nostra Università”.

Durante l’incontro, il prof. Faita – la cui delega, da oggi, comprende anche i “precari” –  ha annunciato che l’Ateneo intende istituire un osservatorio sul lavoro retribuito: “Il progetto si propone di definire le tipologie contrattuali attualmente esistenti, nel campo della ricerca, della didattica e della gestione/amministrazione.” Sarà il primo passo per un report generale dedicato a tutte le forme di precarietà, un passo indispensabile per comprendere numeri, costi, durata dei contratti, persone coinvolte. “Sarà anche un’occasione importante – ha continuato Faita – anche per organizzare una conferenza di presentazione dei dati”.

Un pensiero su “I precari e San Siro

  • Alberto S

    Non sapendo piu` a chi rivolgersi da oggi i precari potranno contattare San Siro e direttamente in rettorato…

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