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Al via il Giro d’Italia, tra costi e benefici

Oggi, 6 maggio 2022, prende avvio in Ungheria la 105^ edizione del Giro d’Italia. Dopo due anni ritorna la partenza da un Paese straniero; qui i migliori ciclisti del panorama internazionale cominceranno una battaglia che li impegnerà per 23 giorni. Le tappe ungheresi saranno infatti tre in totale, la seconda delle quali si svolgerà interamente nella capitale Budapest a cronometro. Dal 10 maggio la competizione si sposterà effettivamente in Italia, – nello specifico in Sicilia – toccando numerosi luoghi significativi della penisola, dalla Calabria a Sanremo, dalle Marche alla Marmolada.

Riguardo a una manifestazione imponente come il Giro d’Italia merita un’ampia riflessione l’aspetto degli affari economici connessi, sia in termini di spese che di ricavi. Di certo ospitare una tappa di partenza o di arrivo rappresenta per una città un costo molto elevato; in genere in una partenza si raggiungono i 70-100 mila euro e in un arrivo circa 200 mila. Ricordiamo ad esempio che Ravenna per la partenza della 13^ tappa del Giro d’Italia 2021 spese poco più di 85 mila euro. Esistono poi le dovute eccezioni: la tappa finale del Giro d’Italia 2018 costò alla città di Roma ben 400 mila euro.

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Tappa finale del Giro d’Italia 2018 a Roma Autore: Guido P. Rubino | Copyright: www.guidorubino.com – www.cyclinside.it

Comuni e Regioni accettano di impiegare somme così elevate perché il Giro d’Italia, essendo uno degli eventi più seguiti in ambito ciclistico e sportivo in generale, garantisce una serie di introiti a lungo termine; tali ricavi spesso giustificano il costo dell’organizzazione. Basandoci ancora sull’edizione del 2018, i soli incassi determinati dagli sponsor e dai diritti televisivi raggiunsero rispettivamente le cifre di 14 milioni di euro e 25 milioni.

In realtà, però, considerando le caratteristiche dell’economia italiana, la vera convenienza del Giro d’Italia consiste negli effetti che la gara produce sul settore del turismo. Il fatto che l’intera corsa sia ripresa mediante i canali della TV e del Web rappresenta infatti un’opportunità unica di mostrare al grande pubblico i posti più incantevoli d’Italia e incentivarlo quindi a visitarli.

Il caso di Ravenna 2021 è già emblematico: la città scelse infatti consapevolmente di associare il percorso della tappa a tutti i monumenti e siti turistici più importanti connessi con la figura di Dante Alighieri, in occasione del settecentesimo anniversario dalla scomparsa. I ciclisti, infatti, passarono vicino alla Casa Dante, in Via Da Polenta, e al Museo Dante, invitando implicitamente gli spettatori a visitarli in prima persona.

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La partenza da Ravenna al Giro d’Italia 2021 Autore: Fabrizio Zani Fotografo | Ringraziamenti: ZANI

Analizziamo più nel dettaglio il rapporto fra turismo e Giro d’Italia: innanzitutto pensiamo agli incassi a breve termine, una questione che si rischia di sottovalutare. Ogni tappa infatti implica un numero fisso – che mediamente corrisponde alle 2000 persone – di membri della carovana, i quali in ogni tappa devono mangiare, dormire e rifornirsi negli alberghi o ristoranti locali. A loro si può sommare anche una parte di pubblico particolarmente fedele che segue i ciclisti durante l’intero percorso, o buona parte di esso. Questo comporta un guadagno notevole per tutte le città ospitanti.

Alcune località sono ormai delle sicurezze all’interno del Giro e propongono almeno una tappa ogni anno: tra queste un caso esemplare è quello del Trentino-Alto Adige, in cui l’occasione diventa un ottimo motivo per lanciare dei pacchetti turistici convenienti per gli appassionati di ciclismo. Inoltre spesso l’evento è preceduto da una serie di appuntamenti amatoriali o manifestazioni dedicate al ciclismo. Esse sono rivolte soprattutto agli appassionati di cicloturismo, i quali tra il 2013 e il 2018 sono aumentati del 41%.

Tra le città che quest’anno hanno sfruttato al meglio la “vetrina” del Giro d’Italia possiamo citare Pescara e Napoli. La prima, infatti, ospiterà la partenza della 10^ tappa, il 17 maggio; in vista dell’appuntamento ha lanciato un esilarante contest sui social media, dal titolo Pescara Zona Rosa. Tutti sono invitati a postare “Il piatto più rosa”, “Il drink più rosa”, “Il selfie in rosa”, e si possono vincere i numerosi gadget dell’evento. Nella città di Napoli e in altri comuni dei Campi Flegrei, invece, si svolgerà la tappa del 14 maggio, completamente dedicata all’isola di Procida, Capitale italiana della Cultura 2022, per la quale è stata spesa la cifra di 244 mila euro.

Il Giro d’Italia 2022 si concluderà il 29 maggio a Verona; il sindaco della città, Federico Sboarina, ha saputo cogliere perfettamente la portata economica e d’immagine che una manifestazione ampia come il Giro d’Italia può avere su una città d’arte del genere: << L’evento porterà l’immagine di Verona ovunque attraverso foto, video e riprese. Il nostro anfiteatro sarà al centro del mondo sportivo, non solo quindi tempio della musica ma anche luogo dei grandi eventi agonistici >>.

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Federico Sboarina Autore: Angelo Sartori | Ringraziamenti: FOTOLAND | Copyright: ©Angelo Sartori

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