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GIRLFRIEND IN A COMA: IL MaXXI RIMANDA IL DOCU SULL’ITALIA ADDORMENTATA

di Andrea Viola

Una sensazione di annebbiamento, di stasi, di impotenza. Un Paese avvolto in una specie di bambagia che filtra ed attutisce pensieri, azioni e tendenze che vogliano in qualche modo liberarsi dalle catene di un inesorabile immobilismo. Una nazione incapace di strapparsi di dosso una camicia di forza che le impedisce di rialzarsi e camminare a testa alta.
È la nostra povera e malconcia Italia la protagonista di Girlfriend in a coma, documentario realizzato a quattro mani da Bill Emmot (ex direttore de The Economist di Londra) e Annalisa Piras (film-maker e corrispondente da Londra per l’Espresso): un’opera che si interroga sul processo di declino che da vent’anni ad oggi continua ad avanzare sull’onda di una politica scellerata e finalizzata solo all’interesse ed al tornaconto personale, ignorando concetti come “lungo termine” e “benessere collettivo”. Un documentario che evidenzia come tutto ciò abbia prodotto effetti anestetici su cultura, costume e società di un Paese ormai addormentato, in coma, proprio come la fidanzata del titolo.
Realizzato nel 2012, e presentato per la prima volta lo scorso 26 novembre presso l’Istituto d’Arte Contemporanea di Londra, il documentario verrà proiettato nei principali festival internazionali nel corso di quest’anno ed era atteso in Italia il 13 febbraio, per una proiezione in anteprima nazionale al MaXXI di Roma (il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo).
Nel pieno della campagna elettorale nazionale  il museo (o chiunque l’abbia spinto ad effettuare tale scelta) ha tuttavia deciso di posticipare la proiezione a dopo le elezioni, per tutelare la par condicio e non scadere in una politicizzazione che, evidentemente, non è consona ad un contesto come quello del MaXXI. Giovanna Melandri, neo presidente del museo ed ex sottosegretario alla cultura, afferma infatti: «Mi dispiace per Emmott e per le proteste ma non cambio idea: ho detto no all’anteprima di Girlfriend in a coma il 13 febbraio perché sono convinta che sia mio dovere tenere fuori la campagna elettorale dal Maxxi, che è un museo pubblico, finanziato dai contribuenti».
Un vero peccato perché allora, come afferma Stefano Corradino, direttore del sito Articolo21 che denuncia e combatte ogni forma di censura, dovrebbero essere cancellate, o quantomeno rimandate, le programmazioni di innumerevoli film che in maniera diretta o meno affrontano temi scottanti, come quelli del documentario di Piras ed Emmot. Ed è proprio quest’ultimo ad aver lanciato un indignato appello su Twitter, chiedendosi se un simile atteggiamento sia il risultato di censura o stupidità.
L’indagine del fenomeno della “mala Italia” è condotta con il potente e diretto strumento dell’intervista, che nel caso di“Girlfriend in a coma coinvolge diversi esponenti di economia, cultura e politica italiana, tra cui Umberto Eco, Emma Bonino, Lorella Zanardo, Roberto Saviano, Susanna Camusso, Mario Monti, Sergio Marchionne e Nanni Moretti; il tutto, affondando sul tema del berlusconismo, attorno al quale emergono aspri toni di critica ed accusa.

Una pellicola scomoda insomma, non solo per il contenuto in sé ma soprattutto per il momento storico in cui viene proposta. Nulla di nuovo all’orizzonte, se vogliamo, sia per quanto riguarda la tematica, sia per la scelta di intervistare alcune personalità che, in un modo o nell’altro, non potrebbero comunque dichiararsi “pulite” e libere da ogni responsabilità al 100%. Ciò che conta è che si continui a parlare di un Paese che, da troppi anni, aspetta speranzoso colui che lo risvegli da un coma all’apparenza senza fine, e che sia in grado di ridare alla gente la capacità e la coscienza di reagire prendendo finalmente in mano le redini di una nazione che le appartiene.
In attesa di ulteriori novità sarà comunque possibile vedere Girlfriend in a coma venerdì 15 febbraio in prima visione su Sky Cinema Cult. Da Milano arriva inoltre un’ulteriore risposta alla censura romana: lunedì 18 febbraio la pellicola sarà presentata a Palazzo Mezzanotte, cuore finanziario della città, proiezione alla quale si potrà partecipare su invito, previa registrazione all’evento.

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