Europei Indoor di atletica: record azzurro
Giovedì 2 marzo hanno avuto inizio i Campionati europei indoor di Atletica Leggera, ad Istanbul. Sebbene la Turchia sia stata estremamente colpita dal terremoto del 6 febbraio 2023, non si è tirata indietro nell’organizzare il più importante evento della stagione invernale.
La compagine azzurra presentava 24 donne e 25 uomini: con capitan Tamberi a casa, le redini della squadra erano in mano a Lamont Marcell Jacobs.
Gli azzurri hanno piacevolmente sorpreso, conquistando la centesima medaglia nella storia degli europei per la nazionale italiana. In totale sono state ottenute esattamente di 6 medaglie in questa edizione, 2 ori e 4 argenti.
Un lancio d’oro
Venerdì 3 Marzo Zane Weir e Leonardo Fabbri hanno preso parte alla finale di lancio del peso. L’italo-sudafricano cercava un riscatto dopo l’amaro quinto posto delle Olimpiadi e così al secondo lancio ha raggiunto i 21.89 metri, nuovo record italiano indoor. Si è piazzato in testa alla classifica provvisoria, che però è variata immediatamente, quando il campione uscente Tomas Stanek ha segnato un 21.90 metri che sapeva di medaglia. L’azzurro non si è perso d’animo ed è tornato a lanciare lungo: il metro ha segnato 22.06, migliorando nuovamente il suo record italiano. Grazie a questa prestazione Zane Weir si è laureato Campione europeo indoor.
Leonardo Fabbri, invece, non è riuscito ad entrare in gara, collezionando 6 nulli.

10 minuti di medaglie
Sabato 4 marzo, sulla pedana del salto triplo, è andata in scena la finale femmile; le azzurre Dariya Derkach e Ottavia Cestonaro sono state attrici fondamentali. La Derkach ha iniziato con un 13.97 che prometteva alte posizioni in classifica. La risposta è arrivata dalla vice Campionessa olimpica Patricia Mamona, che è volata a 14.16 metri. Le sorprese non sono finite: l’atleta di casa Tugba Danismaz ha piazzato un 14.31 capace di proiettarla in testa, record nazionale turco. Inutili i tentativi delle avversarie di superarla, è stata lei la regina del triplo di questi Campionati. Grandiosa la prestazione della Derkach che al quinto salto ha segnato 14.20 metri, misura che le ha assicurato la medaglia d’argento. Ottavia Cestonaro ha concluso la gara al quarto posto, dietro al bronzo di Mamona (14.16), con un salto da 14.08 metri.

La corsa alle medaglie non è finita. Pochi minuti dopo, alle 19.30 (ore italiane) era programmata la finale dei 60 mt piani. L’Italia ha schierato il Campione olimpico Marcell Jacobs, qualificato con il tempo di 6.52 secondi, e il neo Campione italiano Samuele Ceccarelli, che in semifinale ha fatto registrare la miglior prestazione europea dell’anno in 6.47. I due si sono presentati ai blocchi, come una settimana prima ad Ancona ai Campionati nazionali. La sfida era ancora tra loro. Al traguardo il timer ha parlato chiaro, Ceccarelli primo con 6.48, Jacobs secondo con 6.50 (miglior prestazione stagionale). Il giovane ha battuto il maestro per la seconda volta.
L’italia in soli sette secondi ha guadagnato un oro e un argento.

Inaspettate
Domenica 5 Marzo era la giornata conclusiva dei Campionati europei, ma gli azzurri non si sono fatti scappare altre due medaglie, quasi inaspettate. Dopo un inizio poco incoraggiante, le ragazze della staffetta 4×400 Alice Mangione, Ayomide Folorunso, Anna Polinari ed Eleonora Marchiando non si sono arrese e, con la seconda frazione hanno preso saldamente il secondo posto, conquistando così la medaglia d’argento, in 3.28.61 e riscrivendo il record italiano.

Forse un po’ meno attesa e più insperata la seconda medaglia di giornata. Larissa Iapichino si è presentata alla pedana del salto in lungo con tanta voglia di riscatto dopo tre anni privi di risultati. Figlia di Fiona May, è salita alla ribalta sin da giovane e nel 2020 è arrivata a 6.80m, seconda miglior prestazione nazionale e quinta al mondo. La finale era molto combattuta, tante pretendenti di alto livello. Il salto da capogiro è stato realizzato dall’inglese Jazmin Sawyers, 7.00 metri esatti erano il peso della vittoria. Larissa ha ingarellato una serie di salti in crescendo: (6,64-6,74-6,77-6,75-6,91) fino ad arrivare al nuovo record italiano: 6.97. Argento europeo, per soli 3 centesimi. Bronzo la campionessa europea uscente Vuleta (6.91) e quarta la regina di Tokyo Mihambo (6.83).

Il Campionato europeo indoor si è concluso con l’Italia all’ottavo posto nella classifica a punti, quarto nel medagliere, con un totale di venti atleti qualificati alle finali. Le emozioni per quest’anno, comunque, non sono finite: ad agosto ci saranno i Campionati Mondiali outdoor di Budapest.