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Elezioni: vince il Coordinamento per il Diritto allo Studio-UdU Pavia

Quindi, ci siamo recati, ancora in pochi, alle urne e questa campagna elettorale è finita. Per davvero, non come a livello nazionale, tranquilli.

Dopo giorni di banchetti, stalking da parte dei candidati, messaggi istituzionali del rettore, di “hai già votato?” che hanno scatenato il panico tra gli studenti, alle 16.30 in centrale si è sentito un boato: i candidati del Coordinamento per il Diritto allo Studio – UdU Pavia hanno preso 12 seggi negli organi maggiori su 12 e vinto in tutti i dipartimenti, compresi quelli di fisica e Medicina, grazie alle liste alleate Studenti Indipendenti e Gruppo Kos, una vittoria che l’associazione definisce “storica”.

Effettivamente è un risultato che non si era mai visto nell’Università di Pavia: negli anni siamo stati abituati si alla vittoria del Coordinamento, ma con risultati ben diversi. Difatti, nei due mandati precedenti, l’associazione di sinistra ha sempre preso 11 organi maggiori, perdendo un senatore in area umanistica, che veniva occupato da un rappresentante di Azione Universitaria. Ma, come detto nelle puntate precedenti, lo scenario politico universitario è profondamente mutato, in quanto Azione Universitaria non si è ripresentata alle elezioni ed è subentrata una nuova associazione, Foro Universitario, che ha probabilmente pagato il fatto di essere una novità, con tutte le conseguenze del caso: meno candidati rispetto alle liste avversarie, poca esperienza, chiarezza e reperibilità del programma generale proposto, una campagna elettorale incentrata solamente in area umanistica. Parallelamente, ma al contrario, esce sconfitta anche Ateneo Studenti, che invece si è fatta sentire soprattutto in Nave e Cravino. Inoltre, il Coordinamento usciva forte da due anni di maggioranza negli organi centrali, con punti che hanno evidentemente interessato particolarmente gli studenti, come gli autobus notturni (servizio Morpheus) e la nuova tassazione universitaria.

Un punto dolente è la percentuale dei votanti, passata dall’11% del 2016 al 15% di quest’anno, registrando dei picchi di affluenza nei corsi di laurea di Medicina Golgi (corso in Italiano) col 24% e di Giurisprudenza con il 21,17%. Certamente ancora una partecipazione molto bassa ma che fa ben sperare in un ulteriore aumento tra due anni. Stupiscono poi i dati dei dipartimenti di Scienza del Farmaco e Scienze Economiche ed Aziendali, storiche roccaforti di Azione Universitaria, dove il Coordinamento ha vinto con uno stacco di 15 voti da Foro nel primo e registrando 7 seggi su 9 contro Ateneo Studenti nel secondo. Unico spazio lasciato a Foro Universitario è nel consiglio didattico di CIM, dove comunque occuperanno parimenti 2 posti a testa con il Coordinamento.

Parlando quindi dei rappresentanti eletti, riconfermata Ludovica Boschiero (Scienze Politiche) in Consiglio di Amministrazione con Matteo Beniamini (studi Umanistici). Siederanno invece in Senato Accademico Edoardo Pregnolato (Scienze Politiche), Elisabetta Franchina (Medicina), Federico Melchionna (Economia) e Pierlugi Sanfilippo (Ingegneria), accompagnati dalla dottoranda Simona Di Meo. In Nucleo di Valutazione saremo rappresentati da Gaia Gaino (Giurisprudenza) e Federico Alfeo (Ingegneria). In EdiSu riconfermata Marina Buffoli (Scienze Naturali e allieva del collegio Giasone del Maino) con Matteo Boccia (Scienze Politiche); Carlo Alberto Naldini e Giulia Liberali (entrambi studenti di Scienze Motorie) siederanno infine al Comitato per lo Sport Universitario (Cus).

Non resta dunque che augurare ai neo eletti un buon lavoro; noi di Inchiostro ci impegneremo a monitorare la situazione negli organi maggiori, con la speranza che, grazie a una buona informazione, l’interesse e la partecipazione da parte della comunità studentesca possa aumentare in questo anno di preparazione alle elezioni del CNSU (Consiglio Nazionale Studenti Universitari).