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Ed il sexy-poster vinse

di Alberto Gumina

Come ben sapranno gli studenti fuori sede della nostra università, la “home” non sempre è “sweet”, vivere in affitto è tutto fuor che semplice: proprietari fantasma che offrono affitti salatissimi e contratti irregolari.
La soluzione? Un manifesto.
Sembra questo il rimedio trovato dai nostri colleghi d’oltralpe, che tramite l’ UNEF (unione nazionale degli studenti francesi) hanno creato un poster in cui è rappresentata una giovane coppia costretta a “consumare” nel lettone matrimoniale fra mamma e papà; di forte impatto anche lo slogan: «Alcuni fanno finta che gli studenti non abbiano problemi di alloggio…».
Questa campagna provocatoria, che in Italia non sarebbe mai stata accettata, in Francia sembra aver già dato i suoi frutti: il ministro dell’Università Valerie Pécresse ha annunciato un piano di investimenti pari a 620 milioni di euro per la costruzione di 5.000 nuovi alloggi e la ristrutturazione di 7.000 all’anno, fino al 2012.
L’unico ostacolo è la cattiva condizione economica dello Stato, che potrebbe costringere il Sarko-governo a destinare quei fondi ad altre attività.
Inutile dire che si avverte la necessità di qualcosa di simile anche nel nostro Belpaese, infatti non è che i ragazzi italiani amino stare alle dipendenze dei genitori, è che semplicemente sono costretti ad esserlo.

E continuano a chiamarli bamboccioni…

SexyPoster

11 pensieri riguardo “Ed il sexy-poster vinse

  • Alberto S.

    L’insulto che l’ ex ministro dell’economia TPS ci ha rivolto come “bamboccioni” mi ha veramente fatto incazz…, si vergogni lui di non sapere nemmeno quanti soldi hanno le casse dello Stato.
    La situzione degli alloggi è drammatica in tutta Italia, soprattutto nelle grandi città. A Milano si arriva a pagare fino a 500euro per una stanza!!! Anche Pavia non scherza, con la scusa di avere molti collegi, le politche degli affitti sono sempre state inesistenti. Questo risultato non è casuale! I collegi vogliono il tutto esaurito e guarda caso gli appartamenti in affitto sono carissimi, ma c’è di più! La viabilità pavese, in tutta la Provincia, versa in uno stato pietoso (e pericoloso!). Come mai? Provo a buttarla lì: non sarà che sfavorendo il pendolarismo i collegi si riempiono e le poche case in affitto con i prezzi alle stelle vengono puntualmente sempre affittate??!!

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  • Alberto

    Teorie forse un po’ azzardate ma affascinanti. Se mi porti le prove ci fai un pezzo da denuncia bello potente 😀

    Comunque il manifesto l’hanno già fatto in Italia uguale uguale e prima dei francesi. L’ha fatto l’Udu: sono sicuro di averlo visto ma non so dire quando e dove!

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  • Alberto Gumina

    Confessando la mia ignoranza sulla storia del manifesto (sorry!), dopo alcune ricerche ho scoperto che è stato ideato dalla stessa UNEF, ed effettivamente è stato proposto in Italia nel 2000 dall’UDU. Si veda http://www.udu.it/ per maggiori info.
    In ogni caso questo invera la mia teoria, infatti il medesimo messaggio in Italia non è riuscito a passare, finendo nel dimenticatoio.
    È merito dei tempi che sono cambiati o soltanto dell’erba del vicino che è sempre la più verde?

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  • c’è un’altra cosa sbagliata: non è stato in seguito al manifesto che il governo ha deciso di stanziare soldi per gli alloggi studenteschi, ma ciò è avvenuto in novembre, in occasione della protesta anti LRU. Il capo dell’Udef, duramente criticato e spinto alle dimissioni, era riuscito a combinare qualcosa con la sua mediazione, ed ecco il risultato. (leggere Inchiostro di gennaio per saperne di più)

    Inoltre, la politica degli alloggi in Francia non è nuova, va avanti da decenni e le residenze universitarie per studenti, private o pubbliche, sono tante. Non è certo una battaglia iniziata di recente.

    Dal vostro corrispondente,
    A.

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  • Alberto Gumina

    Partendo dal presupposto che non è certo una foto a cambiare il mondo, e che quindi i risultati raggiunti sono frutto di un’attività politica che dura da anni (la sequenza manifesto-soldi è ovviamente una forzatura volontaria); c’è un’altra cosa giusta: lo stanziamento di 620 mln di euro è stato annunciato ufficialmente il 15 febbraio 2008 (che non è novembre). Una serie di link per convicervi della data:

    link 1
    link 2
    link 3

    Comunque è vero, la tipa ha un gran bel culo.

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  • E allora perché titolare “e il sexy-poster vinse” e scrivere “La soluzione? Un manifesto”?!

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  • Seconda cosa: lascia che te lo dica io, che la vicenda l’ho seguita dall’inizio. L’approvazione ok, è arrivata ora, ma la decisione (o la promessa di aumentare gli aiuti) è arrivata a novembre.

    Fatto resta che in Francia, con moderazione, dialogo e decisione, ci sanno fare.

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  • Alberto Gumina

    Allora: riguardo al titolo e al resto la scelta è stata fatta perchè erano molto più “di rottura” rispetto ad altre alternative.
    In secondo poi, nessuno ha mai detto che a novembre non è successo nulla; ma entrambi sappiamo che tra il pensare una cosa e l’ufficializzarla ce ne passa, così come ne passa dall’ufficializzazione all’azione pratica. Te capì?

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  • Aggiungo: la promessa di aumentare gli aiuti era già emersa in campagna elettorale 😉

    Imbarazzanti, poi, le osservazioni su Pavia, forse sarebbe il caso di documentarsi di più….

    Infine concordo con il commento di R. Luca, ad maiora

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