E se cambiassimo casa (pianeta)?

Sempre più spesso si sente parlare dei disagi di cui soffre il nostro pianeta, per la Terra è quasi giunto il momento di andare in pensione.  Il detto “non ci sono più le mezze stagioni” sta diventando una delle molteplici motivazioni a causa delle quali tra non troppo tempo i nostri discendenti dovranno fare i conti con un trasloco…un po’ più faticoso. Sovraffollamento globale, scioglimento dei ghiacci sono solo alcune delle grandi tematiche che ci porteranno a compiere questo importante passo.

Chi si sta già preparando la casa è Alberto Villanueva, un architetto spagnolo, che ha progettato innovative strategie per adattare il pianeta Marte alla vita dell’uomo: si parla degli eco grattacieli a base di funghi e batteri. Il suo progetto parte dalla sfida di costruire in aree considerate estreme per la vita dell’uomo: prevede quindi, in collaborazione con altri coraggiosi colonizzatori che apriranno la strada, di posizionare delle enormi stampanti 3D su crateri situati sopra riserve di acqua ghiacciata. Questi strumenti dovranno impastare l’acqua con il suolo del pianeta rosso, si porranno così le fondamenta dei grattacieli.  Queste ultime, passati sei mesi, verranno sostituite da strutture bioluminescenti a base di funghi e batteri, intrappolati nell’acqua appena sciolta. La vita di questa micro vegetazione continuerà, le torri cresceranno e si andrà a convertire l’anidride carbonica in ossigeno. Gli studi affermano che, già dopo due mesi, si andrà a formare il sottile strato atmosferico del pianeta.

Prepariamo le valigie che fra poco si p(M)arte!

Valentina Fraire

Studentessa al primo anno di Scienze e tecniche psicologiche presso l'Università degli Studi di Pavia

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