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È morto XXXTentation

Il rapper XXXTentation, classe 1998, è stato trasportato in ospedale ieri notte a causa delle ferite da arma da fuoco riportate dopo avere subito un’aggressione mentre si trovava a Miami. Il decesso è stato confermato poche ore dopo. La dinamica e le motivazioni dell’aggressione non sono ancora chiare ma è ben nota la mole di violenza che ha gravitato intorno al rapper fin dai primissimi passi della sua carriera. Iniziando a far parlare di sé già a 16 anni, tramite il portale musicale SuondCloud, si è reso protagonista fin dalla prima adolescenza di aggressioni immotivate e violenze contro le donne, in particolare nei confronti della ex fidanzata. L’ultraviolenza delle sue canzoni, abbinate al suo stile di vita, ha attirato su di lui una spirale di critiche che ha rischiato di fagocitarlo nel calderone dei fenomeni virali degli ultimi anni. Tutto ciò fino all’uscita del video di “Look at Me”, il singolo più conosciuto del giovane artista. Le scene demenziali del video, che ripropongono ad immagini le liriche della canzone (“can’t keep my d*ck in my pants”), si interrompono bruscamente a metà filmato. L’atmosfera cambia, le tematiche anche. Attacca Riot, una vecchia canzone di XXX poco conosciuta e ben più impegnata della precedente, nella quale il rapper riflette sulla violenza e su come essa faccia parte della natura umana, diventando ingestibile quando viene repressa. Il video segue il testo con immagini, ora originali ora ricostruite, di alcuni tra i crimini più violenti ed immotivati accaduti negli ultimi anni sulle strade d’oltreoceano, inserendo anche una citazione agli “Strange Fruits” di Billie Holiday, diventato l’inno contro i linciaggi degli afroamericani degli anni ’50. Da qui la reputazione del rapper di Plantation inizia a cambiare. Fioccano attestati di stima da parte di colleghi blasonati ed il rapper acquista rapidamente una considerazione speciale, uno status a metà tra la genialità e la pazzia.

I due album pubblicati dal giovane, “17” e “?”, raccolgono uno spettro di emozioni ampio che va dalla rabbia alla depressione, dalla frustrazione alla gioia. Specialmente in “?”, suo secondo piccolo capolavoro, si passa da pezzi Trap, alcuni con sonorità più colorate, a pezzi intimisti di natura emo fino a sfoghi come “Pain= BESTFRIEND” in collaborazione con Trevis Barker. La plasticità di XXXTENTACION e l’adattabilità della sua penna lo hanno reso uno dei rapper più apprezzati degli ultimi anni sia dal grande pubblico sia negli ambienti più underground.

 “We just wanna party/ Party just for you/ We just want the money/ Money just for you […] / This is America/ Don’t catch you slippin’ up” queste sono le parole dell’ultimo singolo di Childish Gambino, che descrive l’America di oggi come una terra di musica e pistole, dove un ragazzo, tormentato e talentuoso, vittima e carnefice delle sue canzoni e del suo stile di vita, è stato consegnato alla leggenda con un colpo di pistola ieri notte a Miami.

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