Birdmen

Due parole sulla questione Disney/Fox

Sia che sia siate cinefili incalliti o consumatori occasionali, nostalgici del vecchio cinema o entusiastici delle novità una sola domanda vi accomuna tutti dallo scorso giovedì. Cosa succederà ora che il topo ha mangiato la volpe? Tante cose sicuramente e gli effetti presto o tardi li vedremo tutti (in sala e non) ma è bene fare chiarezza su quella che probabilmente è l’operazione commerciale cinematografica più importante di sempre: la Disney ha acquisito la Fox o almeno una parte consistente di essa che include i canali Fox e FX (Modern Family, American Horror Story, Homeland…) gli studi cinematografici e tutti i loro film (Avatar, Alien, Kingsman per citarne alcuni), un ulteriore 30% delle azioni Hulu (The Handmaid’s Tale), la società Enedmol Shine (responsabile di programmi come Masterchef) e lo studio di animazione Blue Sky (Era Glaciale & Co). Il tutto è avvenuto nelle scorse settimane quando Bob Iger (CEO della Disney) e Rupert Murdoch (boss di Sky fra le altre cose) hanno siglato un accordo del valore di 52 miliardi di dollari in pacchetti azionari. Chiedersi cosa avverrà in futuro ad Hollywood non vuol dire solo pronosticare le future uscite cinematografiche ma interrogarsi criticamente se sia giusto o meno che la più importante multinazionale mondiale gestisca un monopolio così vasto del patrimonio cinematografico. Ecco quindi alcuni scenari per il futuro (e qualche sguardo al passato).

Disneflix

O Netflisney? Chiamatelo come volete (per ora) ma sia chiara una cosa e cioè che il servizio streaming targato Disney di prossima uscita ha la sua ragione d’essere proprio in questa recente acquisizione. Si tratterebbe di un’offerta pericolosamente concorrenziale nel panorama attuale. Un servizio che includerebbe tutti i film e le serie Disney (inclusi i film Pixar e Marvel Studios) oltre a tutti i film e serie targate Fox (quindi ormai anche i vecchi film Marvel/Fox). In pratica 2/3 del cinema di consumo di sempre si ritroverebbero in un unico posto con un unico abbonamento. Non male ma non finisce qui. Parliamo ora infatti della notizia sulla bocca di tutti (i nerd) e cioè la…

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Marvel

Evviva! Gli X-Men, Deadpool e i Fantastici Quattro sono tornati a casa. Era ora. O No? Certamente sapere che buona parte della Marvel stia sotto un unico ombrello è motivo di gioia e tripudio per tutti i true-believers là fuori. Lo stesso Stan Lee non ha mancato di esprimere tutta la sua contentezza al riguardo così come Rob Liefeld il co-creatore di Deadpool. Ma il Deadpool cinematografico in persona, Ryan Reynolds ha espresso il proprio scetticismo via Twitter e Instagram con un’immagine diventata presto virale (“a quanto pare non puoi far saltare il Matterhorn”) e Mark Millar, un altro titano del fumetto mondiale e autore di lavori come Wanted, Kick-Ass, American Jesus e la Civil War della Marvel, non è dello stesso avviso. Ritiene infatti che in questo modo la Marvel cinematografica possa perdere molta della sua originalità e diversità: “se la Marvel avesse avuto fin da subito X-Men e Fantastici Quattro nel suo pacchetto avremmo mai visto Guardiani della Galassia o Ant-Man?”. Domande fastidiose ma una prima indiretta risposta ci arriva dallo stesso Bob Iger che ha assicurato che film come Deadpool manterranno un visto censura VM-18. Che basti questo ad assicurarci sulla libertà creativa e sull’originalità dei futuri progetti legati al MCU? Vedremo, così come vedremo cosa ha intenzione di fare la Disney di tutti quei progetti Marvel/Fox avviati e dal futuro incerto. A cominciare dalla saga principale degli X-Men che conta ben 10 film, sei della serie principale, tre spin-off di Wolverine e uno di Deadpool, senza contare quelli di prossima uscita X-Men: Dark Phoenix, Deadpool 2 e The New Mutants. Verranno questi lavori integrati nella mitologia Marvel Studios? E se sì come? Oppure verranno semplicemente riavviati senza tenere conto degli importanti trascorsi? Discorso simile si faccia per le serie TV come The Gifted o l’eccellente Legion, forse il prodotto televisivo Marvel seriale più originale mai fatto. Chi vivrà vedrà ma chiaramente speriamo di vedere qualcosa di bello.

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Star Wars

Poche ma importantissime le notizie sul fronte Star Wars. Con l’acquisizione della Fox la Disney può finalmente mettere le mani sulle versioni originali dei film di Lucas. Si tratta di un’occasione ghiottissima per recuperare dopo più di quarant’anni il primo colpo di Han Solo su Greedo, l’artigianalità dello Slave I al decollo da Bespin o il vero fantasma di Anakin su Endor. Trattandosi della Disney, ovvero della più grande manipolatrice emotiva che il mondo abbia mai conosciuto, ci piace già immaginarci come procederà: dopo aver rilasciato durante l’estate i tre film originali al cinema arriverà al natale successivo con un bel cofanetto contenente le suddette versioni. Una mossa obbligata per una multinazionale la cui metà dei guadagni deriva dall’effetto nostalgia che lei stessa ha inventato. Ciò si tradurrà in guadagni stratosferici a fronte di costi di produzione pressoché inesistenti.

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Simpson, Griffin e compagnia bella…

30 anni fa i Simpson approdarono in televisione con dei semplici ma gustosi siparietti all’interno del Tracey Ullman Show. Circa 20 anni fa (nel 1998 per essere esatti) nel quinto episodio della decima stagione (When you dish upon a star) i Simpson ipotizzarono un possibile futuro nel quale la Fox fosse una “divisione” della Disney. Oggi quella ironica previsione è una solida realtà. Ma cosa riserverà il futuro alla famiglia americana più famosa del mondo? E non solo a loro ma anche a molte altre “omologhe” come i Griffin (Family Guy) o i Belcher (Bob’s Burger). Quello che è certo è che la Disney ora possiede le serie animate più viste d’America e siamo certi che non si lasceranno scappare un’occasione simile per capitalizzare ulteriormente sui gusti del pubblico. Anche se questo vorrà dire avere in casa dei parenti sboccati e dissacratori come Stewie e Brian nell’ottava stagione.

I canali Fox

Ricapitoliamo quali sono i canali in mano alla Disney da adesso: Fox, Fox Crime, Fox Life, Fox Comedy e Fox Animation. Un bel pacchetto che include serie TV di successo e di qualità come Homeland, American Horror Story, Prison Break e molte altre. Ma ci sono anche canali come National Geographic e FX ad ampliare ulteriormente la gamma di contenuti via cavo. La Disney quindi sarà presto la regina tanto dei contenuti in streaming che di quelli via cavo. Un vero e proprio monopolio del mercato. Una piccola curiosità? La Fox detiene anche i diritti televisivi del personaggio di Batman (la serie Gotham di Bruno Heller è solo su licenza Warner). Ciò vuol dire che di fatto ora la Disney possiede i diritti televisivi del più importante personaggio DC/Warner!

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E quindi?

Ci sarebbe moltissimo altro da dire e molto altro da ipotizzare. Che ne sarà ad esempio di serie cinematografiche storiche come Alien, Predator, Avatar (il film con gli incassi più alti di sempre), Il pianeta delle scimmie e altri ancora? Ma prima di chiederci questo dovremmo chiederci che ne sarà della Disney stessa. Perché anche affermare che la Disney abbia acquistato la Fox non è del tutto esatto. Di fatto si tratta di uno scambio azionario come detto sopra e questo rende Murdoch un azionista di punta all’interno della Disney stessa. Certamente Bob Iger rimarrà alla dirigenza almeno fino al 2021 ma ciò non significa che successivamente Murdoch o qualcuno del suo entourage non possa puntare alla dirigenza. Ma chiediamoci anche se tutto questo sia giusto. Perché se certamente come consumatori non possiamo che gioire di fronte alle sterminate possibilità di una simile fusione è altresì vero che così tanto potere concentrato in relativamente poche mani non può che lasciare perplessi. Il cinema, specialmente in America e specialmente a Hollywood non è mai solo arte ma anche interessi di tipo politico ed economico a livello internazionale. Si pensi ad esempio agli esosi interessi che la Disney esige per ogni suo film proiettato (e alle relative proteste di molti cinema). Si pensi ai produttori che si dichiarano sostenitori di questo o quel partito e che di punto in bianco si vedono passare sotto un colore diverso e con politiche diverse. Si pensi a questo e a molto altro sì come spettatori ma spettatori consapevoli. Almeno fino al prossimo film dei Fantastici Quattro.

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