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Domani c’è Bassano-Pavia: ultima chiamata per gli azzurri?

Sette giornate al termine del campionato, 21 punti a disposizione e una sola (realistica) possibilità per sperare ancora nella promozione: strappare il quarto posto all’Alessandria, al momento in vantaggio di 4 lunghezze. Il Pavia si è ritrovato in una situazione che nessuno avrebbe previsto a inizio stagione, quando la proprietà cinese puntava dichiaratamente al salto di categoria. A parole ci hanno creduto in molti, nei fatti abbiamo assistito al fallime12896457_10207788821951855_1472135672_onto di due diversi progetti tecnici: quello di Michele Marcolini (rimasto in sella comunque fino a dicembre) e quello di Fabio Brini (al quale sono stati concessi appena tre mesi). Un altro ribaltone ha interessato la figura del ds con l’allontanamento del consulente di mercato Antonino Imborgia (precedentemente incensato da alcuni esponenti della stessa società per il suo operato) e l’arrivo di Aldo Preite, vecchia gloria del club lombardo. Domenica scorsa ha esordito sulla panchina azzurra Stefano Rossini, l’allenatore della Berretti (che aveva già guidato la squadra nell’ultima partita dell’anno a Pordenone, subito dopo l’esonero di Marcolini e prima che arrivasse Brini); ma nemmeno questo ennesimo avvicendamento ha prodotto la scossa sperata. Col Renate è arrivata un’altra sconfitta: gli ospiti al 10’ erano già in vantaggio per 2-0 (al 7’ Napoli su calcio di rigore, al 10’ Scaccabarozzi su un gran tiro dalla distanza) e a nulla è valso il goal di Cesarini nel secondo tempo. La seconda sconfitta consecut12874579_10207788824471918_1445678067_oiva (dopo il 3-0 subito a Padova due sabati fa) ha scatenato l’ira dei tifosi, che hanno chiesto rispetto e puntato il dito contro la scelte societarie e soprattutto contro i giocatori, accusati di scarso attaccamento alla maglia e alla causa azzurra. Domani gli azzurri sfideranno il Bassano in trasferta e le defezioni saranno molte: il maltese Muscat ha lasciato per Pavia per unirsi alla sua nazionale, Carraro è squalificato, Pirrone e Malomo sono indisponibili, Sforzini ha qualche linea di febbre. Contro una diretta concorrente per la promozione, il Pavia dovrà giocarsi il tutto per tutto e dovrà farlo nel suo momento peggiore dall’inizio della stagione. Sognare non costa nulla, ma un certo realismo porta a credere che gli azzurri siano più vicino al fallimento che al raggiungimento dei propri obiettivi stagionali.

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