Cultura

Concerti di Capodanno

di Federica Anna Amini

Cari lettori, a tutti voi, Buon Anno Nuovo! Il 2012 è stato festosamente accolto da fuochi d’artificio, brindisi, tanta allegria e, come vuole la tradizione, dagli immancabili concerti di Capodanno. Negli incantevoli scenari di Venezia (teatro La Fenice) e Vienna (Sala d’oro del Musikverein) la festa si è svolta sulle sublimi note della musica classica. Diego Matheuz ha diretto il concerto veneziano e subito si è distinto per abilità e freschezza.

Un Maestro appena ventisettenne, di origine venezuelana, che ha saputo conquistare velocemente il consenso del pubblico. Un ragazzo molto promettente e dal quale ci aspettiamo presto altri successi.A Vienna invece ha fatto ritorno un viso ben noto, quello del maestro lettone Mariss Jansons. Anche in questo caso numerosi sono stati gli elogi, specie per la scelta di far rientrare nella grande sala i Wiener Sängerknaben, ossia il Coro dei ragazzi di Vienna.Nello scintillante teatro La Fenice si sono alternate sia esecuzioni orchestrali (quale il valzer del commiato tratto da il gattopardo, di Nino Rota) sia liriche (Va’ pensiero sull’ali dorate eseguito dal coro della Fenice ed E lucean le stelle da Walter Fraccaro ). Da ricordare inoltre che le tre voci di quest’anno sono state del soprano australiano Jessica Pratt, del basso Alex Esposito e del citato Walter Fraccaro, tenore.
Nel programma viennese, invece, si è reso particolare omaggio ai lavori della famiglia Strauss, avvicendati ad altri capolavori, tra i quali, alcuni parti della Cenerentola di Tchaikovsky e un originalissimo Galoppo della locomotiva a vapore di Copenhagener del danese Lumbye. Sia Venezia che Vienna hanno inoltre offerto ai telespettatori delle scene di balletto, elegantemente eseguite sulle note di alcuni celeberrimi componimenti. Una lode particolare per il Vienna State Ballet, che ha omaggiato, nella sfarzosa Sala dei Marmi, Gustav Klimt, il pittore viennese di cui si celebrano quest’anno i 150 anni dalla nascita. Entrambe le orchestre, coi loro maestri, hanno infine rivolto un caloroso e immancabile augurio al pubblico: „ Libiam ne‘ lieti calici “ a Venezia (culminato in una fiabesca pioggia di coriandoli dorati) e un corale „Prosit Neujahr!” a Vienna a cui hanno fatto seguito i fuori-programma “Sul Bel Danubio Blu” e “La marcia di Radetzky”.
A questi auguri voglio aggiungere i miei per un felice 2012, ricco di allegria, armonia e tante soddisfazioni!

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