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Classica for dummies apre la stagione del Volta

Dopo il Giappone, l’Europa e un gran numero di città italiane, anche Pavia è diventata una meta del tour mondiale di Classica for dummies, spettacolo del duo comico-musicale Microband. In occasione dell’inaugurazione della stagione, sabato 28 ottobre, il Teatro Volta ha ospitato sul palco Luca Domenicali e Danilo Maggio, due autentici istrioni dello strumento. Un biglietto di presentazione fatto di tournée e successi internazionali ha infuso fiducia al pubblico pavese che, curioso e possibilista, ha sancito il successo dell’iniziativa riempiendo la sala.

maxresdefaultA smentire la credenza secondo cui la musica classica è un vetusto intrattenimento per non-più-giovani, ci ha pensato la significativa presenza di adolescenti e bambini, che ha accolto il duo con entusiasmo. Virtuosismo e stravaganza sono gli elementi con cui questi funamboli del pentagramma conquistano ogni sera il pubblico, e anche in questa circostanza non hanno tradito le aspettative. Interruzioni e stravaganti sovrapposizioni musicali muovono lo spettacolo, aprendo a rese musicali indubbiamente originali: Verdi non avrebbe mai pensato ad un adattamento per archetti a fiato ed archetti a corda per la sua Aida e nemmeno Handel sarebbe riuscito ad immaginarsi la versione per flauti a naso della Sarabanda. Il repertorio di autori non si ferma a questi due. Ad altri classici della musica strumentale (Rossini, Chopin, Beethoven ecc.) viene reso omaggio con estro e inventiva: palloncini, custodie di violini, stringhe e chitarre microscopiche costituiscono parte della dotazione strumentale. Un modo inedito di intendere l’arrangiamento musicale.

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Il pubblico ride e risponde alle spinte di Microband con schiocchi, sorprendentemente a tempo, sulle note della Sylvia di Delibes. Calda accoglienza e continui applausi a scena aperta, motivati da virtuosismo e inscindibile presenza scenica, unita alla mimica buffonesca che, in alcune espressioni di Danilo Maggio, ricordava quella di Dario Fo. Uno spettacolo all’insegna della soddisfazione generale: sia per la parte di pubblico abile nel ricondurre i brani all’autore, sia per chi in Beethoven vedrà sempre e solo il sanbernardo peloso di Italia Uno.

Far coincidere l’apertura della stagione con uno spettacolo poco canonico è stata una scelta significativa, un segnale che mostra quale direzione vuole prendere il Teatro Volta. Le parole del sindaco Massimo Depaoli e di Luisa Cuttini (C.L.A.P.Spettacolodalvivo), che hanno introdotto la serata, sottolineano quella che sarà la vocazione dello spazio: essere un riferimento di sperimentazione artistica all’interno della città, alternativo ed integrato alla proposta più tradizionale del Teatro Fraschini. Guardando alla programmazione futura, il livello artistico resta alto e in perfetta continuità con quello di questo primo spettacolo. Prossima ad esibirsi sarà la compagnia di danza contemporanea Déjà Donnè, che, dopo i palchi americani, europei ed asiatici, sabato 18 novembre calcherà quello del Teatro Volta, portando in scena TRE|14. Se avete mancato l’appuntamento con l’inaugurazione della stagione, il consiglio è quello di restare vigili, leggere attentamente la programmazione e non commettere lo stesso errore.

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