Cultura

Cinema Italian Style 2012

di Andrea Viola

Dagli omaggi al grande passato alla vitalità del presente: l’edizione 2012 di Cinema Italian Style, tenutasi a Los Angeles dal 13 al 18 novembre, ha costruito una sorta di ponte tra epoche del cinema, solo apparentemente, lontane tra loro.

La rassegna, nata nel 2004 e organizzata da Luce Cinecittà e dall’American Cinematique, propone ogni anno al pubblico d’oltreoceano il meglio della produzione cinematografica italiana di oggi affiancandole, a partire dall’anno scorso, l’omaggio ai grandi del passato che hanno costruito le fondamenta del nostro cinema.

Così, dopo Dino De Laurentiis nel 2011, l’appuntamento di quest’anno celebra il centenario della nascita del grande produttore Carlo Ponti con la proiezione della copia restaurata de La ciociara di Vittorio De Sica, film prodotto proprio da Ponti. La pellicola consacrò a stella del cinema l’allora ventiseienne Sofia Loren di cui, infatti, si è festeggiato il cinquantenario dell’Oscar come miglior attrice protagonista;  riconoscimento ancor più significativo se pensiamo che la Loren è stata la prima attrice premiata a Hollywood per un’interpretazione non in inglese.

Il presente è invece segnato dalla marcia inarrestabile verso l’Oscar firmata fratelli Taviani: Cesare deve morire, già vincitore dell’Orso d’oro al festival di Berlino di quest’anno, è stato l’apripista di una selezione di pellicole rappresentatrici della più recente cinematografia italiana di qualità.

Un cinema contemporaneo, frutto di una lunga tradizione culturale, che parla di noi, riflette sul presente, denuncia e veicola messaggi importanti. Vanno così in scena lo spaccato socio-politico con Diaz di Vicari e I primi della lista di Johnson, il contrasto tra illusione e disillusione nella malconcia scuola italiana con Il rosso e il blu di Piccioni, l’elegante apparenza di una borghesia alle prese con la crisi finanziaria de L’industriale di Montaldo.

Senza dimenticare il sentito omaggio di Pupi Avati alla figura femminile con Il cuore grande delle ragazze o l’infanzia problematica e il sogno adolescenziale di sfuggire all’inferno quotidiano in La Kryptonite nella borsa di Cotroneo e in Acciaio di Mordini.

Il sottobosco della produzione italiana è inoltre ricco di splendidi documentari che anche quest’anno hanno trovato spazio al CIS: La guerra dei vulcani di Patierno, Voi siete qui di Matera e Handmade cinema di Torlonia, esempi di un genere che da sempre fatica a farsi conoscere e distribuire nelle sale italiane.

Si è chiusa così, con un bilancio estremamente positivo, l’edizione 2012 di Cinema Italian Style: nuovi talenti che incontrano i loro “padri” per dimostrare che il cinema italiano ha ancora molto da dire.

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