Sport

Champions League: le italiane sorridono

di Francesco Iacona

La quinta giornata della prima fase di Champions League regala verdetti ed emozioni, anche per le squadre italiane impegnate in partite importanti e difficili. Il Napoli vince a sorpresa contro il più quotato Manchester City sorpassandolo in classifica, l’Inter si guadagna il primo posto del girone col minimo sforzo e il Milan, pur venendo sconfitto, sfoggia una prestazione assolutamente dignitosa contro i campioni d’Europa in carica.

La gara del San Paolo offre brividi ed emozioni. Uno strepitoso Cavani mette a sedere il City di Mancini e Balotelli regalando una notte magica ai 60mila presenti allo stadio. La prestazione maiuscola dei ragazzi di Mazzarri mette in evidenza non solo il cuore e l’impegno, ma anche tanta corsa, un’ottima organizzazione tattica e un gioco che una squadra italiana in campo internazionale non mostrava da tempo. Una qualificazione agli ottavi ormai quasi certa (Villareal permettendo, anche se i “Sottomarini gialli”, ultimi a zero punti, non dovrebbero essere un grosso ostacolo) sancisce un piccolo capolavoro sportivo (se si pensa che fino a pochi anni fa il Napoli era in Serie C) e fa sognare migliaia di napoletani.

Da una compagine azzurra che vince (quella italiana) a una che perde (quella inglese): il Manchester City ora deve sperare in un miracolo per qualificarsi. Dopo la sconfitta di Napoli i giornali inglesi si sono scagliati, ingiustamente, contro Roberto Mancini, definendo come pietoso il percorso europeo della squadra, che in Europa si è dimostrata – dicono – “tanto fumo e niente arrosto”. Ma forse dimenticano che il girone A è un girone di ferro, il più duro del torneo, e che comunque i Citizens sono primi in Premier League anche grazie all’allenatore italiano.

L’Inter conquista la qualificazione alla fase successiva ancora prima di scendere in campo, grazie alla vittoria pomeridiana del Lille sul campo del Cska Mosca. Il primo posto matematico arriverà, invece, dopo una partita non facile contro la bestia nera Trabzonspor (che sconfisse l’Inter nella Coppa Uefa 1983-‘84 oltre che nella gara d’andata), squadra modesta ma ben organizzata sul campo di gioco. Il pareggio per 1-1 è firmato dall’emergente Alvarez, rilanciato da Ranieri, e dal gioiellino turco Altintop. Ai nerazzurri basta il pari e non forzano, anche se alla fine devono ringraziare Julio Cesar e il tiro di Mierzejewski fermato solo dal palo.

Grande sfida a San Siro tra campioni d’Italia e campioni di Spagna e d’Europa. Il Milan di Allegri sforna una prestazione di buon livello, dimostrando che i giocatori del Barcellona, seppur forti, non sono dei marziani imbattibili: infatti un pareggio non sarebbe stato una bestemmia (considerando anche che il rigore non c’era). Ma c’è d’ammettere che i blaugrana hanno un’arma chiamata Lionel Messi, che dal nulla inventa dribbling fantastici e assist millimetrici. Ai milanisti non resta che inchinarsi alle giocate del doppio Pallone d’Oro in carica; ma possono comunque consolarsi con una qualificazione già acquisita, con uno strepitoso gol di Boateng e con un Ibrahimovic che dimostra di essere sempre presente in zona gol.

Negli altri gironi da segnalarsi due goleade spagnole: quella del Real Madrid per 6-2 sulla Dinamo Zagabria e quella del Valencia per 7-0 sul povero Genk. Oltre che all’inaspettata sorpresa dell’Apoel Nicosia, prima squadra cipriota della storia a qualificarsi agli ottavi di Champions, entrando a far parte delle 16 migliori d’Europa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *