Riflessioni

Cat cafè: merenda in compagnia

Il gatto non fa nulla, semplicemente è, come un re.
Claudio Magris


In questo lento pomeriggio di novembre, circondato dalla nebbia, pervaso da una sonnolenza innata, dopo esserti crogiolato a sufficienza sul divano, trovi finalmente la forza di alzarti, recuperare qualche libro, posare gli appunti sul tavolo e accendere il computer. E proprio in questo momento, quando eri riuscito a superare la pigrizia, avevi trovato la forza necessaria e la buona volontà di fare qualcosa di utile…ti compare sulla home la notizia del giorno, il grande avvenimento che cambierà le merende, i caffè, gli appuntamenti per sempre. Eccoci di fronte all’innovazione del secolo: i cat cafè!

Nati in Taiwan, diventati poi tendenza Giapponese, negli ultimi anni si stanno diffondendo in tutta Europa. Arrivano quindi in Italia, prima a Torino, oggi a Milano e, non intendono fermarsi.

Prendere un caffè in compagnia degli amici a quattro zampe potrebbe essere interpretato come anti-igienico, lontano dalla prassi comune ma, in realtà, questi luoghi sono molto controllati, puliti; i gatti stessi, selezionati e curati, non creano rischi ai clienti…devono però essere rispettati! E’ noto che, l’animale indipendente, il viziato cucciolo domestico pretenzioso ed esibizionista altro non è che il gatto. Nei cat cafè essi non possono essere svegliati quando dormono (e quanto dormono!), devono però essere coccolati e considerati quando girano per il locale, osservano gli ospiti e pretendono da essi affetto e attenzioni. Che viziati!

Tutti i benefici non vanno però soltanto a loro: i clienti sono numerosi poiché  le conseguenze di un paio d’ore passate con i gattini non possono che essere positive per la salute fisica e psichica degli uomini. Ad esempio, gli esperti dicono che le vibrazioni delle fusa rallentano il ritmo cardiaco, fanno bene all’artrite, guariscono i reumatismi e abbassano la pressione.

E gli effetti non finiscono qua! Avete mai sentito parlare della “Ron ron terapia”? Il caratteristico suono prodotto dalla laringe del gatto quando lo si accarezza è un segno di rilassamento, sicurezza. Il veterinario francese che si occupò della terapia in questione analizzò le frequenze del suono prodotto dagli amici a quattro zampe e scoprì che esso varia dai 25 ai 50 hertz, un suono che provoca emozioni, portando al rilassamento del paziente, magari sottoposto a una situazione di stress o tensione emotiva.

Siete allergici ai peli del gatto o vi fanno paura i suoi ‘artigli’? Nemmeno questo è un problema dato che la terapia funziona allo stesso modo anche se, invece di accarezzare il cucciolo posato sulle vostre gambe, ascoltate la registrazione del suono delle sue fusa.

Perciò cosa aspettate? Tra un esame di analisi e uno di fisiologia, tra la cellula animale e psicologia generale, troverete sicuramente il tempo, e vi farà bene per non impazzire, di prendere in braccio il vostro gattino e approfittare dei benefici che esso vi darà…e perché non prendere anche un caffè in compagnia degli amici a quattro zampe?

Tante fusa a tutti, a presto!

Valentina Fraire

Studentessa al primo anno di Scienze e tecniche psicologiche presso l'Università degli Studi di Pavia

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