Attualità

Cartolina dalla Lunigiana che fu

 

di Camilla Bruneri

 

Il ponte sul fiume Magra ci divide dall’abitato di Ameglia, provincia di La Spezia, inesorabilmente
chiuso. E’ crollato negli scorsi giorni a causa delle disastrose inondazioni che hanno colpito
Lunigiana e Cinque Terre.
Un ponte basta a stimare l’entità dei danni? Contando che l’uscita di Aulla sull’A15
(Autocamionale della Cisa) è ormai chiusa da giorni, e lo spettacolo che si presenta dall’autostrada lo
conferma,possiamo purtroppo dire che ancora per molto questi splendidi posti saranno meta di un tragico pellegrinaggio:volontari della Protezione Civile, medici e paramedici, militari. Ma non mancano i curiosi che, sfidando le norme di sicurezza, si sporgono dalle transenne per portarsi via un’immagine dell’apocalisse ligure.
Il bilancio dei morti è salito a 10 in questi giorni (ritrovato l’ultimo corpo a Borghetto Vara), tutti civili e tra questi un volontario della Protezione Civile: Sandro Usai, che gli abitanti non hanno esitato ad eleggere loro eroe,che riceverà con procedura d’urgenza la medaglia d’oro alla memoria al valore civile per decisione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lo ha annunciato lo stesso Capo dello Stato, in un messaggio al sindaco di Monterosso Angelo Betta in cui ricorda « il suo coraggioso concittadino» ed esprime «solidale vicinanza» a tutta la popolazione monterossina.
La storia di Sandro Usai ricorda quella di Simone Neri, l’eroe di Giampilieri che,nel Messinese
Jonico durante l’alluvione del 1° ottobre 2009 trasse in salvo 8 persone, tra cui molti bambini, prima di arrendersi alla furia del fango. Anche i suoi familiari ricevettero da Napolitano la medaglia d’oro al valor civile. Sono tragiche occasioni come queste quelle in cui possiamo ricordare storie di grande cuore, quelle occasioni in cui la generosità supera spesso l’istinto di sopravvivenza.
E purtroppo al tragico bilancio delle scomparse si somma anche quello dei danni.
«Un miliardo di euro», secondo i parlamentari liguri, che ieri si sono riuniti alla Spezia per fare il punto sulle iniziative necessarie per affrontare l’emergenza, che ha fatto scattare l’aumento di un centesimo al litro, sino al 31 dicembre, sull’accisa dei carburanti. L’incremento è stato deciso dall’Agenzia delle Dogane in seguito allo stanziamento di una prima tranche di fondi per 65 milioni di euro da parte del consiglio dei Ministri, che la scorsa settimana ha decretato lo “stato di emergenza”. I parlamentari liguri, così come le associazioni di categoria, hanno chiesto anche di sospendere tutte le scadenze fiscali e tributarie, a favore dei singoli cittadini e delle attività economiche. E proposto alle banche una moratoria per le scadenze dei mutui.
Ma al lavoro c’è anche la Regione Liguria, che potrebbe dare vita a un’accisa regionale sulla
benzina, in modo da escludere qualsiasi intervento su Irpef e Irap. E intanto studia la gratuità, per
venti giorni, dei farmaci prescritti da qualsiasi medico su ricetta bianca e l’eliminazione
dell’ecotassa prevista per il trasporto dei rifiuti ingombranti in discarica: «La gente è stremata, il governo deve capire che la Liguria da sola non può farcela», è stato l’appello del presidente della provincia della Spezia, Marino Fiasella, mentre nelle aziende, così come negli esercizi commerciali si continua a spalare fango e detriti. Come a Follo, zona industriale dei Greti di Durasca: è qui che la potenza incontrollata del Vara ha messo in ginocchio oltre trenta aziende e quasi mille lavoratori.

La tendenza meteo annuncia il ritorno della pioggia a partire da giovedì sera, con ulteriore
peggioramento fra venerdì e sabato, e maggiore concentrazione sulle province di Genova e Savona. Il fenomeno, secondo gli esperti, dovrebbe essere meno intenso, ma più persistente, rispetto a quello che la scorsa settimana.
La Regione Liguria, al momento, non ha emesso nessuna allerta, e la situazione sarà esaminata con maggiore precisione domani, quando la Protezione Civile farà il punto con le previsioni aggiornate: «La situazione è sotto controllo: siamo più deboli dal punto di vista morfologico, ma il dispositivo delle misure di sicurezza offre ampie garanzie sia alle popolazioni che ai soccorritori», ha detto ieri il prefetto della Spezia, Giuseppe Forlani.
Nel frattempo, sono state accelerati i sopralluoghi, per valutare il rischio residuo nei sette Comuni colpiti dall’alluvione, ed è allo studio la possibilità di costruire “sponde mobili” che indirizzino i fiumi in determinate traiettorie. La Procura della Spezia ha aperto fascicoli contro ignoti, con l’ipotesi di omicidio colposo, per ogni vittima (sette quelle accertate nello Spezzino sinora) dell’alluvione. Nel frattempo, gli uomini della guardia di Finanza stanno operando a 360 gradi nell’ambito dell’indagine conoscitiva che servirà a fare luce sull’intera vicenda legata anche alla situazione idrogeologica del territorio. In quest’ottica, ieri mattina il procuratore capo facente funzioni al tribunale della Spezia, Maurizio Caporuscio, ha compiuto un nuovo sopralluogo a Monterosso e a Vernazza.
Sono ancora 30 le strade della provincia della Spezia danneggiate dal maltempo, il 43% dell’intero sistema viario. Soltanto 11 sono di nuovo transitabili, ma solo per i mezzi di trasporti dei soccorritori. Ripresa, invece, la circolazione anche sul secondo binario ferroviario, con il ritmo di quattro treni all’ora. La stazione di Vernazza resta comunque inagibile.
A Radio19 è arrivata la testimonianza della maestra di Borghetto Vara Enrica Arbasetti,che ha lanciato un importante appello. L’insegnante aveva inviato una email in cui chiedeva aiuto per i bambini delle aree colpite dall’alluvione,«alcuni chiusi in un mutismo,altri eccitati, smarriti, frastornati». L’aiuto è arrivato subito da Diego Tumba, psichiatra, coordinatore del supporto psicologico delle zone colpite. «Lavoreremo insieme per risolvere i problemi come stiamo già facendo da giorni, anche con gli adulti». E annuncia, in vista delle feste natalizie, un progetto che si spera di poter realizzare: un albero di Natale «tanto grande da poter essere visto da tutta la Val di Vara».

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