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Carpi-Pavia, neanche il quarto Mr. della stagione riesce a invertire la rotta degli azzurri

di Fabio Muzzio

Giorgio Roselli non riesce a invertire la rotta e nemmeno a ottenere il pareggio nella prima gara sulla panchina azzurra, risultato che avevano racimolato al loro debutto i tre allenatori che lo hanno preceduto sulla scomoda panchina azzurra: Domenicali, Pergolizzi e Sangiorgio.

Il Pavia torna da Carpi con l’ennesima sconfitta, scusate non vogliamo nemmeno più contarle. E quei nove punti in classifica non sembra che si vogliano schiodare.

Cerchiamo di vedere una nota positiva: i risultati delle dirette concorrenti, Foligno, Viareggio e Monza, che hanno tutte perso. Classifica immutata, tranne per la Spal che, seppur alle prese con grossi problemi societari, rimane un organico di altro spessore e che potrebbe essere l’avversario più pericoloso in vista dei play out nel caso in cui i ferraresi non riuscissero a raggiungere le squadre di metà classifica coinvolgendole nella lotta per la salvezza.

Ciò che si ricava dalle impressioni degli ammirevoli “amis” presenti è qualche segnale interessante dai due nuovi Cinelli e Statella, mentre appare immutabile il canovaccio maledetto della stagione: Pavia in gara per la prima frazione più qualche spicciolo e poi il ritmo cala e gli avversari escono, manco fossero tutti dei provetti predatori della savana. Ci viene il dubbio che questa squadra abbia problemi di tenuta fisica, che si sommano all’evidente, lo dicono i risultati, pochezza tecnica.

E dire che, questa volta, al cospetto di suoi tre ex, Mandrelli, Eusepi e Ferretti, il Pavia era passato in vantaggio su rigore causato ai danni dell’altro ex, questa volta emiliano, Cesca. Dal dischetto Falco, all’ultima partita in azzurro (?) non sbaglia. Carotti e compagni vanno al riposo in vantaggio e la speranza del colpaccio diventa un’ipotesi da prendere in considerazione.

Ripresa con il Carpi, che è bene ricordare occupa la terza posizione in graduatoria, ad aumentare il ritmo e il risultato, come recitava una canzoncina della mia infanzia a proposito del camino, si ribalta: prima con Memushaj su punizione, poi con Eusepi che si procura e realizza un calcio di rigore originato da un fallo di Caidi.

La stagione azzurra, a questo punto, entra nella sua fase cruciale: le prossime quattro gare sono contro le dirette concorrenti. Si parte con il Monza al Fortunati, si andrà a Foligno (l’unica squadra sconfitta dal Pavia fino a ora), si ospiterà la Spal e si farà visita al Viareggio.

Se i ragazzi di Roselli non dovessero far punti pesanti non resterà che attendere in agonia il termine di un campionato già ora tremendamente deludente. A quel punto le speranze resterebbero legate a fattori esterni come la possibile riforma o da eventuali penalizzazioni delle avversarie.

Il cronista, ma, soprattutto, il tifoso, non ci vuole nemmeno pensare.

Alla prossima.

 

 

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