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Calcio, Serie A / Goodbye MILANconia

di Simone Lo Giudice e Giuseppe Enrico Battaglia

“E poi se vanno tutti! Da qua se vanno tutti! Non te ne accorgi, ma da qua se ne vanno tutti!”. Fino a un paio di settimane fa il Milan di Allegri ricordava la Malincònia cantata da Caparezza, uno Stato ridimensionatosi dopo anni di inoculata gestione. Ma poi i risultati cominciano ad arrivare e ci scappa pure il colpo che non ti aspetti. E’ una serata in cui la fortuna ti assiste e il buonumore ritorna: il Milan batte la Juve 1-0 e “goobye MILANconia” diventa realtà. Arrivederci malinconia!

Dopo mesi difficili, Allegri ritrova un po’ di serenità e con lui lo fa tutto il Mondo Milan. L’abisso di 17 punti che separava Campioni d’Italia 2011 (Milan) e Campioni d’Italia 2012 (Juve) non si è intravisto nel posticipo di domenica sera. Una partita che forse per blasone passato diceva più che per rivalità attuale, una gara che potrebbe rivelarsi la chiave di volta della stagione rossonera. Un calcio di rigore (sull’inesistenza del penalty siamo tutti d’accordo) generosamente concesso al Milan ha spalancato le porte di un successo inaspettato. È mancata soprattutto la Juventus, meno affamata di altre occasioni e palesemente svuotata. Dopo la profanazione patita in casa per merito dell’Inter, anche in trasferta la squadra di Alessio-Conte non può più considerarsi illibata. Le energie nervose spese in Champions League (comunque suntuosa la prova disputata contro il Chelsea martedì scorso) si stanno facendo risentire in Campionato, sebbene la Juve resti la squadra migliore. Onore al Milan, in questa occasione più bravo che fortunato. Montolivo capitano forse è una scelta rivedibile, non come la leadership conferita a Stephan El Shaarawy: l’esplosione dell’italo-egiziano ha contagiato positivamente uno spogliatoio psicologicamente provato a inizio stagione. Un Milan competitivo per un piazzamento almeno in Europa League comincia a essere una piacevole scoperta.

Nel turno più spezzettato della stagione (per interessi esclusivamente televisivi), risorge il Napoli mentre affonda l’Inter. Hamsik trascina i suoi a Cagliari, dopo una prova complessivamente buona. Mazzarri punta a gestire i risultati, anziché affondare ulteriormente: in trasferta questa tecnica può dare i suoi frutti, in casa invece si è rivelata spesso deleteria. Così il Napoli si ritrova improvvisamente a -2 dalla Juve, ma non può definirsi più di una plausibile antagonista. Alcuni passaggi a vuoto nelle passate giornate (1-0 sconfitta a Bergamo, 1-1 col Torino e 2-2 col Milan sempre in casa), ci spingono a darle fiducia con le giuste riserve.

Male l’Inter invece. E stavolta non ci episodi arbitrali a celare le lacune palesate sul campo dalla squadra di Andrea Stramaccioni. Dopo la vittoria con la Juve, Milito e compagni hanno staccato la spina e sono ripiombati nelle proprie debolezze. I 2 punti racimolati con Atalanta, Cagliari e Parma sono meno di una miseria per chi si dice interessato allo Scudetto. L’Inter conquisterà senza patemi il suo posticino per l’accesso alla prossima UEFA Champions League, ma da questa stagione non si potrà aspettare niente di più.

Come anti-Juve, che non ti aspetti a inizio stagione ma che si sta rivelando tale, piace molto la Fiorentina. A Torino è arrivato l’ennesimo risultato utile (in una partita che ha visto pure gli infortuni di Aquilani e Toni), a sugellare un periodo viola da incorniciare. Squadra piena di talento, ma soprattutto diretta da  gente esperta (da Pizarro allo stesso Toni fino allo spagnolo Valero). Non giocare le Coppe europee non è mai positivo, ma per chi sogna a occhi aperti può rivelarsi un’arma in più. Per ulteriori conferme, chiedete alla Juve della passata stagione come è andata a finire.

 

PAGELLE:

Mauricio Isla voto 4,5: al minuto 31 si improvvisa Jesus Christ Superstar frapponendosi a braccia spalancate tra pallone e Buffon. L’effetto domino coinvolge guardalinee ed arbitro, in quella che potrebbe essere una rivisitazione sportiva de “La Traviata”. Tutto qui? Manco per idea: con le sue discese totalmente prevedibili e la sua risibile mancanza di verve, fa rimpiangere a Constant le ore passate a studiarsi i suoi movimenti invece di pensare a cosa scrivere nella letterina per Babbo Natale. DISASTROSO

Marco Amelia voto 6,5: i momenti più intensi della sua partita si hanno quando, in combinata con Yepes, vanno a fare brutto dagli attaccabrighe Vucinic e Giovinco. Dopo aver passato gli ultimi 15 minuti a prometterle un po’ a tutti, torna sotto la doccia con la porta inviolata, mettendo in difficoltà positiva Mister Allegri. ORDINARIA AMMINISTRAZIONE

Mirko Vucinic voto 5: scende in campo con le babucce, e gioca inspiegabilmente per 90 minuti. Provate a immaginarvi la sua faccia da ubriaco come sfondo, e avrete un’ottima immagine da postare su Facebook. DEMOTIVATIONAL

 

Per bocciare il pagellista su Twitter: @_batrax

Un pensiero su “Calcio, Serie A / Goodbye MILANconia

  • simone

    Ho letto in giro che domani a Cielo che Gol! ci sarà Max Tortora come ospite!!

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