AttualitàCulturaPavia

Bye bye Piera!

di Francesco Rossella

capitelli-1-1.JPG

Alla fine, dopo mesi di agonia (in senso politico, ovviamente), è accaduto quello che molti prevedevano da tempo: mercoledì 28 gennaio, il sindaco Piera Capitelli ha dovuto rassegnare le dimissioni, constatando di non avere più una maggioranza in Consiglio comunale. Si andrà a votare a giugno in concomitanza con le elezioni europee; nel frattempo l’amministrazione della città sarà gestita da un commissario straordinario.
Si potrebbero fare molte riflessioni su questo ennesimo autogol della sinistra, che proprio come accade a livello nazionale col PD in crisi su tutti i fronti, anche a livello locale pare non avere ancora conciliato le identità delle sue due anime maggioritarie, quella diessina e quella margheritina: non a caso, a determinare la caduta della giunta Capitelli, ex DS, sono state le dimissioni del vicesindaco Filippi e di tre consiglieri a lui fedeli, tutti di area centrista.
Si potrebbe parlare dei possibili scenari che si verranno ad aprire in questi mesi di campagna elettorale che si preannuncia infuocata, col PD che deve leccarsi le ferite in fretta per proporre un candidato credibile (ancora una volta spunta il nome del precedente sindaco Albergati, evidentemente uno dei pochi ad essere rimpianto) e il PDL che invece ha l’occasione storica di riprendersi Palazzo Mezzabarba dopo anni passati all’opposizione.
Si potrebbe parlare di molte altre cose, ma ora è forse il caso fare un bilancio, seppure sommario, di questi quattro anni di governo di centrosinistra (si fa per dire…) a Pavia. I risultati purtroppo sono sotto gli occhi di tutti.
Si è cominciato male, anzi malissimo, con la gestione dei rom della Snia che è diventata un caso nazionale, e si è finito peggio, con la chiusura imminente della multisala Kursaal senza che fossero nemmeno cominciati i lavori previsti per una nuova, più capiente multisala in piazzale Oberdan. Nel mezzo, una serie di decisioni quantomeno impopolari e affrettate: gli sprechi dei festival dei saperi, in particolare nell’ultima edizione; l’istituzione delle corsie preferenziali per i bus in viale Matteotti, che di fatto ha paralizzato il traffico della principale arteria cittadina nelle ore di punta, manco fossimo a Milano; la pessima gestione dell’emergenza neve di qualche settimana fa, resa ancora più evidente dal confronto con altre città lombarde che avevano subito gli stessi disagi iniziali di Pavia; una serie di misure ultraproibizioniste nei confronti dei giovani, culminate in autunno con la famosa ordinanza antibivacco, poi solo parzialmente revocata, e soprattutto con la chiusura del circolo Arci Radioaut. Insomma, in questi anni l’amministrazione Capitelli è riuscita nella difficile impresa di scontentare un po’ tutti, per primi i suoi elettori che le avevano dato fiducia nel 2005 e che ora sono delusi per una politica che di sinistra ha ben poco.
Restiamo quindi in attesa del verdetto di giugno sperando che il futuro primo cittadino, di qualsiasi partito egli sia, prenda davvero a cuore i problemi della nostra città, che altrimenti rischia di sprofondare sempre di più nella provincialità.

2 pensieri riguardo “Bye bye Piera!

  • Alberto S

    Si`, per fortuna se n’e` andata! Forse aveva finito le cose da distruggere, non c’e` un solo settore che funzioni nel comune di Pavia. Questa Giunta e` riuscita a peggiorare una situazione gia` precaria. Se ci fosse un premio come peggior sindaco lo vincerebbe proprio la Capitelli. Comunque e` un pessimo momento per andare alle elezioni, ancora una volta si fara` sentire l’effetto nazionale. Ma forse dopo mille batoste risorgera` anche la sinistra e non solo a Pavia.

    Rispondi
  • Delirium lo Sciamano

    Temo (per quanto mi riguarda ovviamente) che il centro-destra questa volta vincerà. Magari non lo farà a mani basse come ormai da anni in provincia, però se sommiamo il malcontento cittadino al disastro nazionale del PD le speranze del centro-sinistra si assottigliano considerevolmente. Decisamente le elezioni non potevano capitare in un momento peggiore.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *