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Bette Davis e “Eva contro Eva”

“Prendete il salvagente. Stasera c’è aria di burrasca!” – a recitare una delle battute più iconiche nella storia del cinema è la “diva agrodolce” di Hollywood, Bette Davis, nel film “Eva contro Eva”, diretto da Joseph Mankiewicz nel 1950.

La grande Davis veste i panni di Margo Channing, famosa attrice quarantenne di Broadway, acclamata dalla critica e idolatrata dagli ammiratori, ma tormentata da una paranoica e ingiustificata insicurezza circa la stabilità della vita di coppia con il regista Bill Sampson (interpretato da Gary Merril), e la paura d’invecchiare. La sua vita privata e la sua carriera vengono messe in crisi con l’arrivo di Eva Harrington (interpretata da Anne Baxter), una giovane aspirante attrice che, con astuzia e falsità, riesce ad intromettersi nella vita di Margo con lo scopo di farsi strada nel mondo del teatro. Grazie ad un piano ben escogitato, Eva riesce ad organizzare un incontro con la diva di Broadway, fingendosi una sua grande ammiratrice. Margo cede alle adulazioni e ai complimenti della giovane e vuole che diventi la sua assistente. Facendo attenzione a strani comportamenti e alla morbosa attenzione con cui Eva si interessa e organizza la vita della diva,  una delle collaboratrici più strette di Margo, da sempre scettica nei confronti della ragazza, informa la Channing e le apre gli occhi sulla vera natura della scaltra giovine.

La pellicola è basata sul racconto The Wisdom of Eve, scritto quattro anni prima dalla giornalista Mary Orr sulla rivista statunitense Cosmopolitan, tratto a sua volta da un fatto reale.

Il regista Mankiewicz stava già lavorando ad una storia che avesse come tema centrale il processo d’invecchiamento di un’attrice di teatro e, una volta letta la storia sulla rivista, ne rimase entusiasta e contattò la giornalista per comprare i diritti dell’opera.

Il film, che ha detenuto fino al 1997 il record per il maggior numero di nomination agli Oscar (record oggi condiviso con Titanic), è stato inserito al sedicesimo posto nella prestigiosa classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, stilata dall’American Film Institute. La pellicola detiene ad oggi il record di  ben quattro nomination per i suoi ruoli femminili.

Oltre alla Davis e alla Baxter, nel film compare, anche se per una piccola parte, Marilyn Monroe, che incanta gli spettatori in uno dei suoi primi ruoli.

Sebbene il film non sia dei più recenti, tratta di tematiche ancora attuali: Margo Channing per continuare a lavorare è costretta a interpretare ruoli e copioni “scritti per attrici 24enni”, come lei stessa denuncia nel film. Non esistono ruoli adatti per la sua età e questo la rende insicura e fragile sia nella vita privata, che in quella professionale, dove tutto gira intorno all’aspetto esteriore.

Trattamento diverso per gli uomini che non sembrano avere gli stessi limiti di età: “Bill ha trentadue anni e ne dimostra trentadue. Li dimostrava cinque anni fa e li dimostrerà ancora fra vent’anni. Maledetti uomini!”, recita la Davis. Questo problema è tutt’oggi discusso da numerose attrici di Hollywood, vittime di questa visione sessista e appunto discriminatoria.

La buon riuscita del film è data grazie ai dialoghi mai noiosi e incisivi, e, naturalmente, alla bravura e al talento degli attori che lo interpretano. Bette Davis è al top della forma e interpreta uno dei suoi personaggi più iconici e ricordati dal grande pubblico.

Film assolutamente consigliato, anche a coloro che, per qualche strano pregiudizio, non sono soliti a guardare film in bianco e nero: è una storia che non annoia mai e potrebbe essere la trama di un film in uscita nelle sale di oggi.

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