Scienza

B2: verso il futuro

di Daniele Pane Mantione e Valentina Montagna

 

Ricerca antitumorale, contro il parkinson, contro l’altzheimer, studio della medicina etnica e di come il nostro naso interpreta i profumi: fantascienza oltre oceano? Affatto, sono tutte qualità della nostra università: del laboratorio B2 di chimica organica. Situato al terzo piano del dipartimento, è sapientemente condotto dal Prof. Giovanni  Vidari, ordinario della cattedra di chimica organica III per il corso di studi di Chimica, e Chimica organica per il corso di studi in biotecnologie.
Il laboratorio si occupa della ricerca nel ramo della Bio-organica e della chimica delle sostanze naturali, cioè di quella chimica che interessa la vita di tutti noi, e di etnobiofarmacia, ossia approfondire quelle che sono le culture del mondo e in particolare le metodologie curative, aprendo nuove frontiere per la medicina ma restando saldi ai “rimedi della nonna” che appartengono  e confortano tutti noi. Queste ultime ricerche rientrano nelle attività principali del C.I.S.T.R.E., una realtà multidisciplinare che comprende i dipartimenti di chimica farmaceutica con il Prof. Caccialanza, Farmacologia con il Prof. Dacarro e altri Professori della nostra università.
L’attività del laboratorio si estende quindi dal sud-America all’ Africa, infatti la ricerca preleva direttamente in questi continenti, in particolare in Ecuador e in Camerun, piante del posto che vengono poi studiate nella nostra università, ma anche particolari tipi di funghi che crescono nei nostri Appennini, al fine di riconoscere ed estrarre farmaci antibiotici, antivirali e antitumorali. Essi sono contenuti in piccola quantità, per cui l’utilizzo provocherebbe un eccessivo danneggiamento dell’ambiente, per cui il laboratorio analizza il corretto metodo di sintesi e, se è possibile, migliora chimicamente le caratteristiche.
Sempre grazie a organismi viventi lo staff studia e modifica particolari prodotti in grado di essere rintracciati nel nostro organismo a livello cellulare: questa particolare ricerca viene fatta in stretta collaborazione con l’ università di Vanderbilt in Tennessee, negli Stati Uniti, poiché grazie a queste molecole si è in grado di segnalare, in linea preventiva, gravissime malattie come cancro, alzheimer e Parkinson, così da combatterle prima che possano danneggiare l’organismo. A favore della ricerca per la vita il B2 studia composti essenziali per una cura chiamata BNCT, con la quale si sperimenta la guarigione di gravissimi tumori, quali quello al cervello e al collo. Un’ultima ricerca, ma non per importanza, è nel campo delle essenze odorose, sostanze particolari che interagiscono con il nostro naso facendoci percepire l’odore. Lo studio, in questo campo, è capire come queste sostanze si relazionano con il nostro naso, ossia con la nostra mucosa per creare quello che poi noi interpretiamo come un profumo.
Le ricerche del laboratorio B2 sono finanziate dall’Università di Pavia, dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dalla fondazione Cariplo, dalla regione Lombardia e in passato anche dalla Comunità Europea, sono condotte da una decina di persone tra cui professori aggregati, borsisti, assegnasti, studenti di dottorato, e laureandi. Molti sono stati e sono gli studenti stranieri presenti nel laboratorio.

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