Arrivederci Jò

di Giulia Avanza

È  morto Giò Rende, il Jò per i tanti di noi cresciuti a Pavia. Conosciuto dai più per i suoi discorsi filosofici e per la sua voglia di parlare con tutti, specialmente i più giovani. Tra le tante cose che diceva ce n’era sempre almeno una che colpiva. Io personalmente mi chiedevo spesso da dove nascessero, nella sua testa, certe associazioni di idee. Era un pensatore il Jò, probabilmente le cose non gli sono andate come aveva immaginato ma ci ha lasciato qualcosa. Era divertente, schietto, sempre pronto alla risata, prodigo di consigli, alla ricerca di una donna,  a volte logorroico, è vero. Ce lo ricorderemo così, con un sorriso dei suoi e i ricci neri, davanti al Sottovento a cercare compagnia e una sigaretta.  Quello che molti di noi non hanno mai sentito, però, è il Jò che suona la chitarra. Divino, a quanto mi riferivano. Mi spiace essermelo persa.

Era il preferito di tutti e sono sicura che domani mattina alle 09.00, nella chiesa di San Francesco, saranno in tanti a volerlo salutare e a sorridere ricordando gli aneddoti che ci ha regalato.