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“Annientamento” – Distruzione, autodistruzione e cambiamento

Dopo il debutto alla regia con l’acclamato Ex machina (2015), Alex Garland ritorna alla cinepresa con Annientamento, trasposizione cinematografica del primo romanzo della Trilogia dell’Area X, di Jeff VanderMeer (pubblicata in Italia nel 2015). Il film è stato distribuito su Netflix in tutto il mondo, eccezion fatta per Stati Uniti, Canada e Cina, dove la pellicola è stata proiettata al cinema.

annihilation-movie-screencaps-3-768x317Annientamento segue la storia della veterana, biologa ed accademica Lena (Natalie Portman), che ha visto suo marito, Kane (Oscar Isaac), sparire in una missione militare segreta. La sparizione di Kane si rivela come il culmine di un rapporto profondamente incrinato. Il rimorso per aver contribuito al fallimento del matrimonio, ed il ritorno di Kane in fin di vita, portano Lena ad unirsi alla spedizione di scoperta nell’Area X, o “Shimmer”, assieme ad altre quattro scienziate, per far luce su un fenomeno ambientale di natura aliena. 

Nonostante le premesse del trailer prospettassero l’ennesimo film di genere Sci-fi senza troppe pretese, l’opera di Garland, in realtà, è una pellicola fantascientifica ben pensata, un prodotto estremamente gradevole, anche al solo fine dell’intrattenimento. Annientamento è un’opera stratificata e sfaccettata, che fornisce piacevoli novità al Cinema di genere.

annihilation-movie-screencaps--768x319Il film presenta una varietà di protagoniste che rimandano alla classica figura dell’eroina: una biologa, una fisica (Tessa Thompson), un paramedico (Gina Rodriguez), una geologa (Tuva Novotny) ed una psicologa (Jennifer Jason Leigh), professioniste, scienziate, ma anche donne con alle spalle il peso di perdite, dipendenze e sensi di colpa.

Non avendo più niente da perdere, le protagoniste accettano di andare in avanscoperta nello Shimmer, anche mosse dalla volontà inconscia d’intraprendere un percorso di cambiamento interno. Distruzione, autodistruzione e mutamento sono i temi fondamentali sul quale verte la storia delle cinque scienziate. La tendenza all’autodistruzione dell’Uomo è esplicitamente oggetto dei dialoghi tra Lena e la psicologa, ma appare anche implicitamente attraverso piccoli simboli e sequenze, che evidenziano le crepe nei rapporti umani e nell’animo dei personaggi. Il matrimonio di Lena e Kane scopre tutte le ferite: quando i due sposi vengono a contatto fisicamente, le immagini, disturbate da filtri trasparenti, si alterano.

Lo Shimmer non ha l’aspetto cinematograficamente convenzionale di un’entità extraterrestre nemica. L’ambiente, dall’aria onirica, gioca sui piccoli particolari fuori posto per mettere a disagio lo spettatore o, addirittura, spaventarlo. La paura è un fattore che, soprattutto nella seconda metà del film, diviene ricorrente. Garland decide di mostrare anche scene particolarmente violente, non in contrasto, ma in armonia con la natura che le circonda.

Purtroppo, Annientamento presenta alcune ingenuità che stridono con la complessità dei temi trattati, risentendo forse di una non sufficiente caratterizzazione dei personaggi delle scienziate, eccezion fatta per quello interpretato dalla Portman.

Annientamento lascia spazio a molti dubbi nello spettatore perplesso e sperduto, che vanno oltre la natura fantastica e surreale dell’opera, toccando istinti e desideri umani, soprattutto quelli più oscuri.

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