Attualità

America Votes/3

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dal nostro redattore Alberto Scaravaggi, San Francisco, U.S.A.

Il secondo dibattito presidenziale non mi ha entusiasmato. Obama è apparso più sciolto e credibile, mentre McCain non aveva niente da dire. Entrambi non sono preparati ad affrontare la crisi economica che si sta abbattendo sul mondo intero, partita dagli Stati Uniti. Nell’era del mondo globalizzato una crisi si diffonde con la rapidità di un’epidemia e i leader che si candidano a governare un grande Paese dovrebbero essere in grado di cambiare i loro programmi, se necessario. Eppure sia Obama che McCain sembrano ancorati alle loro strategie: per Obama convincere gli indecisi che non hanno ancora superato il problema del colore della pelle; per McCain cercare di apparire nuovo e scattante, cosa impossibile a 74 anni, quando la miglior battuta che ti riesce è “se diventerò presidente non avrò il tempo per farmi il trapianto di capelli”.  Devo però essere sincero: guardando l’America dalla California è difficile avere il polso della situazione. Qui la maggioranza sostiene Obama. Ho visto dei piccoli gruppetti di persone con dei cartelli a favore di Obama e, mentre procedevano lungo la strada per arrivare alla fermata del metrò, spontaneamente altre persone urlavano il suo nome e battevano le mani. Mentre ero alla ricerca di un alloggio a San Francisco ho visto alle finestre di molte abitazioni, soprattutto tra le casette a due piani dei quartieri residenziali, cartelli con la scritta “Obama-Hope”. Insomma qui il vento democratico soffia davvero forte, San Francisco è un po’ com’era Bologna per il Pci. Ma non tutto è così chiaro nemmeno in California, perché hanno scelto per Governatore un repubblicano-terminator come Schwarzenegger. Infatti, una signora che ho conosciuto a Sausalito, ricco paesino di vacanze oltre il Golden Gate Bridge, mi diceva che ci sono molti repubblicani anche in California, soprattutto nei piccoli centri dove si concentra un turismo d’élite. Non mi resta che guardare la tv e leggere i giornali per cercare di capire meglio cosa succede in tutta l’America. Concludo ricordando quello che potrei definire un grande esempio di giornalismo: alcuni giorni fa, un quotidiano gratuito distribuito a San Francisco titola a tutta pagina: l’Examiner sostiene McCain-Palin. Bene, viva la sincerità! Un mese prima, non un giorno prima, si scoprono le carte e ognuno è libero di tentare l’azzardo che preferisce. Ultimo dibattito presidenziale mercoledì 15 ottobre alla Hofstra University di Hempstead, a New York. [continua…]

Un pensiero su “America Votes/3

  • Suzanne Ciani

    Bravo Alberto!
    Ai capito bene!!

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