Cultura

Affordable Art Fair: un fine settimana immerso nell’arte

 Dal 26 al 28 gennaio (con inaugurazione il 25), in via Tortona, 27, Milano apre nuovamente le porte all’ottava edizione della manifestazione che negli anni ha fatto innamorare gli italiani dell’arte contemporanea: l’Affordable Art Fair.

Si tratta di una fiera internazionale itinerante che conta eventi in 11 città diverse, da New York a Singapore, da Hong Kong ad Amsterdam, da Londra a Milano, e riscuote sempre più successo poiché rende accessibile questo mondo a tutti, dai collezionisti ai neofiti, proponendo opere che, da una base di 100 euro non superano i 6000.

Probabilmente starete pensando che 6000 euro non rappresentano esattamente un costo “accessibile”, ma chiaramente il confronto viene stabilito con altre opere d’arte, come quelle di Lucio Fontana il cui prezzo di listino parte dai 19 milioni di euro.

Il tema di quest’edizione è “LivGiardino e colazioneing with Art”, titolo che racchiude l’essenza della manifestazione: vivere l’arte nella propria quotidianità, lasciandosi ispirare ed emozionare ogni giorno. Chi non vorrebbe “La colazione sull’erba” di Manet esposta al museo d’Orsay di Parigi, nel proprio salotto? Forse ai giorni nostri non darebbe lo stesso scandalo di allora, visto che il nudo è diventato cosa ormai abituale e non desta scalpore nel 2018. Ebbene, ci ha pensato Emanuele Taglieri con “This is a breakfast club”, dove una bellissima Catwoman “versione nudo” mangia insieme a Spiderman e Batman, e sullo sfondo l’amazzone Diana fa il bagno. Una scelta senza dubbio curioso anche per la scelta di fondere tradizione classica e moderna (Marvel Comics).

85 gallerie vi faranno immergere nel variegato mondo dell’arte, in contatto con i grandi nomi contemporanei e i nuovi emergenti. Gli artisti assolutamente da non perdere: Alan Borguet, che costruisce mediante il segno un “alfabeto universale” i cui elementi primari si sovrappongono otticamente sulla tela, generando un’illusione di tridimensionalità; Bob Marongiu, alla base delle cui creazioni ci sono ottimismo, giocosità e ironia; Ilaria Facci con le sue fotografie, nelle quali nudi autobiografici indagano l’essenzialità della natura femminile, mostrandoci la bellezza autentica che si cela dietro l’imperfezione fisica; Samuel Salcedo che realizza sfere riportanti volti umani.

Visite guidate, talkworkshop e performance arricchiscono questi 3 giorni di esposizione, permettendo così al pubblico La sirenettadi avvicinarsi sempre più al mondo dell’arte contemporanea. Ad esempio: venerdì, un talk in collaborazione con Freeda, racconterà la collaborazione tra social media e realtà virtuale nella scoperta di nuove possibilità. Sabato sera la performance live della street artist salentina La Pupazza, nota per il suo stile unico e inconfondibile che le permette di creare opere in cui comunica la sua esplosiva voglia di vivere. Domenica, il workshop con Michela Gioachin, dove i partecipanti avranno la possibilità di realizzare in chiave “glitch” un’opera famosa con la pittura acrilica su tela.

Sono le opere di Luca De March ad avvicinare all’arte anche i giovanissimi, grazie alla sua proposta di classici personaggi della Disney, rivisitati in modo ironico nell’ipotesi che il “…e vissero felici e contenti” forse non esista davvero. Così Cenerentola accompagna il Principe Azzurro in un romantico tour all’Ikea e a Sirenetta scopre che avere le gambe significa anche fare la ceretta.

Un’esperienza a tutto tondo, insomma, quella di A. A. F. che merita di essere vissuta e provata almeno una volta, anche e soprattutto da coloro che credono che l’arte risieda solo nelle opere classiche, in modo da poter scoprire come l’arte contemporanea sia in grado, a sua volta, di suscitare emozioni e ricordi indimenticabili, sia positivi che negativi, nello spettatore, ma…in chiave “alternativa”.

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